I difensori del crocifisso contro i migranti
Nella serata di presentazione del libro “Mamadou va a morire” promossa da noi, Centro di Documentazione e Informazione sulla Pace di Borgo Valsugana, nel 2008, l’autore Gabriele Del Grande riportò alcune delle numerose tragiche esperienze vissute dai clandestini, che partendo dall’Africa cercano fortuna in Europa ma incontrano soprusi, sopraffazioni e talvolta anche la morte. Da altre testimonianze certe si sa che i C.P.T. libici assomigliano molto a campi di concentramento dove avvengono violenze di ogni tipo: sottrazione di documenti, stupri e pestaggi. Per non parlare della mancanza di cibo, del sovraffollamento e delle condizioni igieniche inaccettabili.
Alla luce di queste testimonianze, particolarmente grave ci sembra il respingimento dei barconi di migranti, al di là del fatto che chi viene rimandato verso la Libia abbia o meno diritto all’asilo politico in un Paese europeo. Esprimiamo pertanto profondo dissenso nei confronti degli ultimi provvedimenti del governo italiano in materia di immigrazione e ci stupiamo delle battaglie in difesa del crocifisso da parte di chi sostiene orgogliosamente queste iniziative, presentandole come scelte di giustizia, sicurezza e civiltà.