Un asino in chiesa
Nella Chiesa di San Lorenzo, a Trento, con l’acustica che si ritrova, potrebbe sembrare intonato anche un asino, con rispetto parlando. Però un asino non sa leggere la musica, e non potrebbe mai studiarsi a dovere un repertorio corale fondato sul cosiddetto "Romanticismo tedesco". L’asino - come il lettore avrà capito - il 9 maggio in realtà era tra il pubblico che ascoltava con crescente emozione la Corale Polifonica di Lavis, diretta dal maestro Mariano Ognibeni.
Perseverando chissà perché nella metafora, vien da dire che un asino, anche se non legge la musica, ha delle buone orecchie per ascoltarla (o almeno lo presume, nella sua asinaggine). Chi gli crederà allora se consiglierà ai suoi tre lettori di non perdere le repliche del concerto della Corale di Lavis, che avranno luogo il 17 maggio presso la Chiesa Parrocchiale di Pieve di Bono (ore 20.30) e il 25 maggio presso la Chiesa Parrocchiale di Caldonazzo (ore 21.30)?
Forse si potrà credere, almeno, a Felix Mendelssohn Bartholdy, autore di metà dei brani eseguiti dalla Corale, così come a Schubert, Rheinberger, Reger e Bruckner, le cui musiche non si lasciano cantare dal primo che capita. E se neanche questa notizia fosse sufficiente a smuovere l’interesse del pigro spettatore, potrebbe allora essere utile rammentargli che la Corale di Lavis esiste dal 1973 e che l’attuale formazione il 28 ottobre scorso ha vinto ben due primi premi al Concorso Corale Internazionale "Praga Cantat", ovviamente nella Repubblica Ceca... ma non sorda, a quanto pare. Può restare, pertanto, cieco e sordo a questo invito, l’amante della musica sacra?
Credenti o laici, nella nostra epoca di chiassosi rumori, trascorrere un’ora nell’ascolto dal vivo di questa Musica e di questa Corale non può che far bene alla nostra salute, qualsiasi salute abbiamo o crediamo di avere.