Il responsabile del “marcio” in Comune candidato a Sindaco del PD. Quando la politica se ne infischia dei risultati e bada solo alle alleanze interne. Per fortuna sembrano all’opera alcuni anticorpi.
Margherita Cogo è giuridicamente prosciolta perchè falsificare una fotocopia non è reato, e truffare i Ds che non querelano, nemmeno. Ma politicamente è colpevolissima, e così il partito che, pur sapendo, l’ha proposta e promossa.
Ma se nel Pd c’è qualche segnale di risveglio etico, preoccupa l’insieme della politica e dei media: che prima di sganciarla quando ormai indifendibile, l’assessora sbianchettatrice la hanno difesa ad oltranza
La magistratura appura le responsabilità, l’elettorato chiede rigore, ma il PD se ne impippa. La solidarietà di casta prima di tutto. Ma il rinnovamento arriverà, ci dicono.
Con queste parole la magistratura ha bollato l’alterazione di un documento da parte di Margherita Cogo (Pd) per non pagare soldi dovuti al proprio partito.
Ma la casta se ne frega e ora la propone alla Presidenza del Consiglio Provinciale.