Il sorprendente Riz Ortolan
Serata di colonne sonore di film eseguite dall'Orchestra Haydn con un direttore d'eccezione: Riz Ortolani.
La musica da cinema non sempre riceve l’adeguato riconoscimento nei templi della cultura.
Tant’è vero che, in molti casi, anche compositori di tutto rispetto si vedono quasi sottovalutare, quando prestano la propria opera a commento delle immagini di un film. Eppure, fin dai tempi del muto, anche personalità molto apprezzate della tradizione colta hanno scritto per la settima arte. Nella serata del 26 marzo, l’orchestra regionale ha reso omaggio ad un grande compositore italiano di musica da film: Riz Ortolani.
Il maestro Ortolani era inoltre ospite eccezionale alla direzione dei musicisti Haydn, insieme alla moglie, la cantante Katyna Ranieri, che ha interpretato alcune canzoni.
Il programma, non annunciato in precedenza, si è rivelato molto piacevole ed ha comportato la presenza, anche questa inaspettata, del coro "Castelbarco" di Avio diretto dal maestro Azzolini.
Sospeso fra Italia e America (la cerimonia degli Oscar si era svolta il weekend precedente e il maestro Ortolani è stato più volte in lizza per l’ambito premio), il concerto ha ricordato il grande compositore Renzo Rossellini, autore delle musiche di "Roma citttà aperta" e "Paisà", Heinz Provost ("Intermezzo"), Herman Hupfeld ("Casablanca"), Nino Rota ("La strada", "La dolce vita", "Amarcord", "Otto e mezzo") e tanti altri.
E’ sembrato quasi di tuffarsi in un mondo di immagini più che di suoni, anche grazie alla bravura della signora Katyna Ranieri, una cantante versatile e un’interprete di grande classe, veramente una gran dama del palcoscenico, che ha anche monologato a più riprese con pubblico raccontando episodi della sua brillante carriera. Katyna Ranieri ha creato un’atmosfera particolare soprattutto ricordando il grande Federico Fellini: impossibile non essere risucchiati in un vortice di ricordi e di rimpianto, sentendola interpretare "La mia malinconia" da "Amarcord", film del grande regista riminese del 1973. Ascoltando le melodie tratte da "Fratello Sole, sorella Luna", inoltre, ci si sorprende a pensare quanti si ricordino di quell’opera di Zeffirelli e quanta parte del pubbico sapesse, prima del concerto, che l’autore di tanta bellezza era il maestro Ortolani. Un plauso va quindi ai curatori della stagione dell’Orchestra Haydn per aver portato questo autore, così prolifico e importante, sul palcoscenico trentino.