Dicono di noi..
Lettere di adolescenti ai genitori dopo la strage di Novi Ligure. Da L’Altrapagina, mensile di Città di Castello.
L'idea di inviare un messaggio ai propri genitori, partendo da una discussione sul tragico episodio di Novi Ligure (i due fidanzatini che uccidono madre e fratello di lei) è stata decisa da un gruppo di ragazzi e ragazze che frequentano la parrocchia di Riosecco. Le lettere, successivamente raccolte in un opuscolo, sono complessivamente undici. Ne abbiamo scelte quattro che ci sembrano particolarmente significative. I testi non hanno subito alcuna manipolazione e sono stati riportati in forma integrale come i giovani li hanno scritti. Errori compresi.
Cari adulti, vi scrivo per cercare di comunicarvi un messaggio. Questo messaggio viene da tutti noi adolescenti, un grido d’aiuto, perché voi riusciate a capire il nostro stato d’animo, quando per un errore di alcuni nostri coetanei bisogna pagare tutti.
Certe volte sembriamo bestie con il bisogno soltanto di divertirci, senza pensare ai nostri doveri. Qualche volta mi stupisco anche io di qualche atteggiamento, ma se invece di evitarci ci aiutate a crescere, si perché noi siamo il futuro del mondo e abbiamo il diritto e il dovere di essere aiutati da voi, con la speranza che impariamo qualcosa. Invece voi questo problema lo evitate. Non dico che così scomparirà la fame nel mondo, e smetteranno di esserci le guerre, ma sarà un piccolo passo verso un futuro migliore, perché dietro ad uno sguardo di un adolescente che sembra esprimere soltanto odio, c’è una parte che vorrebbe esprimere amore ma non ci riesce.
Voi vivete tranquilli nelle vostre casucce calde, con le vostre famiglie, e non riuscite a vedere oltre quelle mura, dove molti ragazzi crescono tra violenze, droga, e voi non fate niente perché siete sicuri che altri penseranno a loro.
Ma non solo: anche i vostri ragazzi hanno dei problemi, invece, voi siete sicuri che non gli manchi niente, perché gli avete comprato il cellulare, lo stereo, la televisione…
Invece anche loro ne hanno tanti, ma non ve ne accorgete, perché siete così indaffarati a lavorare per dargli quello che gli serve, ma siete sicuri che ci basta la paghetta per essere felici?
No, ci serve qualcosa di più, che non ci darete né lavorando, né viziandoci, ed è la comprensione, il saperci ascoltare.
Allora se potete cercate di ascoltare il grido d’aiuto di ogni adolescente: perché noi abbiamo molta paura e poco coraggio per diventare il futuro.
Cari adulti, chi vi scrive è uno di quei tanti esseri viventi che sta vivendo l’età adolescenziale e che voi in senso dispregiativo chiamate giovani.
I fatti che si sono susseguiti negli ultimi anni, ci descrivono come persone prive di un’anima, senza alcun valore e rispetto per il prossimo. Ma siete proprio sicuri che questo identikit ci si addice alla perfezione? Io credo proprio di no! Si fa presto ad etichettare la società come "comunità marcia", ma sono tanti gli episodi che dimostrano il contrario. Io mi sto appellando alla vostra coscienza, al vostro senso di umanità! Essere adulti significa anche prendersi le proprie responsabilità. Credo che i bambini diventino ciò che vivono: con questo non voglio addossarvi colpe che non vi sentite, errare è umano e qualche errore lo avete commesso anche voi. Io, che sono una dei tanti mi sento travolta da un vortice che solo con la collaborazione è possibile fermare. Vorrei più spazio, vorrei, senza peccare di superbia, poter esprimere la mia opinione, vorrei che ci fosse più attenzione da parte vostra alle nostre esigenze. Vorrei che il flebile dialogo che c’è tra noi si rafforzasse perché potrebbe portare benefici a tutti.
Anche se a voi sembrerà strano, abbiamo tanto bisogno di sentirci utili e di poter sapere che la nostra esistenza serve a qualcosa: abbiamo tanto affetto da donare!
Per poter giocare questo gioco meraviglioso che è la vita, è necessario rispettare delle regole, quella fondamentale è sicuramente il rispetto: ma deve essere reciproco, anche noi vogliamo essere rispettati!
Questo circolo vizioso potrebbe cessare, basta solo volerlo e credere nella possibilità di ogniuno. Con affetto.
Cari genitori, in questo periodo il nostro rapporto è diventato una vera e propria guerra incessante. Ogni giorno a discutere, e poi per che cosa? Stupidaggini!!
Noi adolescenti in questo periodo siamo molto scontrosi e ce la prendiamo per niente e poi voi, sembra che vogliate aumentare i nostri piccoli, ma per noi grandi, problemi: e a noi questo non va giù! Perché non ci ascoltate? Sì, siamo più piccoli, ma anche noi abbiamo in cuore, un cervello, un’anima.
Ci dite voi non fate niente, non avete tante difficoltà! Eppure anche voi ci siete passati e sapete quanta difficoltà si trova. Bisogna integrarci nella società affrontare le prime discussioni… e poi le cotte… non ne parliamo!!
Vorremmo avere con voi quel rapporto che c’è tra amici, ma abbiamo paura che ogni cosa che diciamo ci ritornerà contro. La colpa è anche la nostra, questo non bisogna nasconderlo, ma voi adulti cosa ci fate capire con il vostro comportamento? Dovete essere un punto di riferimento, oppure solo delle persone dai cui errori bisogna imparare? Ci sono tante domande difficili da formulare e da rispondere.
La cosa che mi dispiace di più è che noi non parliamo, non c’è dialogo, siamo come delle persone estranee che vivono nella stessa casa. Tutti i giorni tra noi c’è una vera e propria sfida e questo solo per avere un confronto con voi. Perché non lo capite? Perché non capite che noi abbiamo bisogno di voi e che ci dite alcune volte ti voglio bene?
Sono poche le cose da dire, ma importanti e profonde. Abbiamo bisogno di voi, stateci vicino, ma non soffocateci, fateci commettere i nostri errori, solo così possiamo crescere e diventare adulti che riconoscono i loro pregi difetti.
Non ci lasciate soli in questo periodo. Spero che questa lettera serva a qualcosa. Ciao
Cari adulti, come mai non ci ascoltate? E’ una cosa che mi sono sempre chiesta. E’ perché siamo più piccoli, o perché avete una mentalità regredita? Non sono mai riuscita a rispondermi. Ci sono adulti che ci negano perfino la libertà di parola, sì, insomma, non vogliono sentire le nostre opinioni perché sono diverse dalle loro, e ad essere sinceri questo non mi piace per niente. Non mi piace neppure che ci imponiate delle regole da rispettare, anche se lo fate per il nostro bene, e che ci sgridiate quando non le rispettiamo, ma sono sicura che in fondo non ci biasimate come dite, perché sapete cosa si prova nel trasgredire le regole.
Siete un esempio per noi giovani, allora perché ci criticate sempre? In questo modo criticate voi stessi e i vostri principi. Molti di voi sono un esempio per noi, generazione futura. Noi giovani siamo strani e lunatici riguardo le nostre scelte di vita, ma non potete criticarci per questo, perché noi siamo diversi, siamo come ho detto prima, una nuova generazione, che ha nuove idee e nuovi idoli da seguire, ma allora perché invece di criticare non ci ascoltate un po’ di più? Forse è un fatto di orgoglio, oppure è colpa nostra che non ci confidiamo troppo con voi, forse pretendete troppo da noi, instabili adolescenti, oppure credete di ascoltarci, invece ascoltate solo quello che vi interessa, che credete giusto, ci sono milioni di risposte a questo quesito, che forse non sarà mai risolto. Ciao