Gli elefanti e la tirolesità
Trentino, Alto Adige e Tirolo all’esposizione di Hannover.
Un vespaio di critiche, pochi elogi, e non troppi visitatori. Il progetto di una comune presentazione delle tre province dell’Euregio sull’Expo di Hannover è fallito? A sentire certi esponenti delle giunte di Bolzano e Innsbruck, sembra proprio di sì. Però... In paragone a certi padiglioni nazionali costruiti a suon di miliardi (20 miliardi circa per una presentazione “media”), che poi hanno fatto plof, il padiglione trentino-sudtirolese-tirolese, con il suo magro bilancio di 7 miliardi per il milione e mezzo di abitanti di questa regione, non sembra poi che sia diventato la miseria che certi critici lamentano. Anzi. Pare che, in fin dei conti, quello che fa arrabbiare Durnwalder e Weingartner sia la mancanza di “tirolesità”, attribuibile ai trentini che hanno vinto il concorso per la progettazione della presentazione dell’Euregio, e al marketing eterodosso.
Insomma, per fare pubblicità per il trekking nel Sudtirolo, hanno condotto quattro elefanti attraverso la fiera e per le piazze di Hannover fino al municipio. E non importa che l’Hannoveranische Allgemeine Zeitung (800.000 lettori nella regione dell’Expo) ne abbia riferito con pagine a quattro colori (per non parlare della televisione tedesca). Ricordare Annibale ed il suo exploit con gli elefanti sui passi alpini un cavolo - si infuriò qualcuno nel Consiglio provinciale di Bolzano: gli elefanti con noi tirolesi non c’entrano niente, e quel Schweigkofler (il manager della presentazione, con 6 anni in Rai, altri anni nel teatro e poi una carriera come autonomo nel settore dell’ event-marketing alle spalle) dev’essere proprio un matto. Non importa che il bilancio preventivo lo abbia rispettato scrupolosamente, non importa che - dopo un inizio cupo - sia riuscito a superare i 10.000 visitatori giornalieri... Niente elefanti, per favore, qui ci vogliono canti e danze popolari, punto e basta.
Rispondendo a un’interrogazione nel Consiglio tirolese, il capitano Weingartner ha ricordato (il 25 luglio, per la precisione) che la giunta votò, già nel dicembre del ’98, la costituzione della societá Ewiv, insieme alla Pat e alla Provincia di Bolzano, per organizzare la presentazione comune dell’Euregio. Per il concorso, le tre Province stabilirono come tema (nell’ambito del tema generale “Uomo-Natura-Tecnologia”) “Acqua e Montagna” (come allusione alle condizioni concrete dello spazio naturale e come metafora per la combinazione di conservazione e continuo cambiamento, tipica per la regione). Nella giuria del concorso sedettero sia dirigenti delle Province che esperti indipendenti come ad esempio l’arch. Knechtl (Vienna), il regista Werner Masten (Berlino) e l’arch. Pallaoro di Trento. La vittoria fu assegnata - all’unanimitá - al gruppo Fabrizio Plessi, Sirio-Film Trento ed architetti Giovanazzi. I quali, debitamente, furono incaricati di progettare la presentazione dagli assessori competenti Astl, Frick e Muraro. La giuria sottolineò che il progetto vincitore aveva un suo autonomo valore estetico-architettonico, esprimeva efficacemente il concetto voluto dalla Ewiv, ed era ragionevole sul piano sia tecnico che finanziario. Da ricordare, infine, che l’artista Plessi è molto stimato in Germania e sarebbe stato un richiamo per il pubblico.
Tutto bene, allora? Macché. Hanno costruito, usando sempre il triangolo come simbolo dell’Euregio, una gigantesca scultura d’acciaio con dentro televisori sui quali corrono videoregistrazioni di acqua (il ghiaccio delle montagne, le rive, i laghi), un tunnel del passato con 8 stazioni che rievocano la storia della regione alpina, fino alla dogana del Brennero raffigurata come un relitto. Attorno, la “piazza del mercato” con gli stand di diverse ditte ed istituzioni dell’Euregio (con alcune importanti assenze, non dovute però a inefficienza degli organizzatori, ma perché qualcuno ha preferito presentarsi nei padiglioni nazionali invece che nello spazio dell’ Ewiv). L’ambiente è decisamente freddo, propone un’immagine dell’Euregio moderna, guardando al futuro, decisa a diventare una regione economica che vuole contare nella competizione europea. Altro che comodo rifugio alpino, turismo e tirolesità.
E allora? I Freiheitlichen, nel consiglio di Innsbruck, si sono scandalizzati per i 350 millioni che Plessi ha incassato (piú 435 milioni per la produzione della sua scultura). Weingartner, in Consiglio, ha riferito che, tecnicamente ed economicamente, la presentazione funziona come previsto - ma pubblicamente si è dissociatio dalla comune presentazione e ne ha ripetutamente criticato il design. Può sembrare strano, ma il mensile imprenditoriale Wirtschaft im Alpenraum (Economia nello spazio alpino) é rimasto quasi l’unico a difendere l’inziativa dell’Euregio. In una nota editoriale critica ferocemente la mentalitá tradizionalista, difende lo spirito “europeo” dell’iniziativa, attacca i politici che celebrano l’Euregio per poi timidamente dissociarsene, e si congratula con gli organizzatori che, una volta tanto, hanno tralasciato Schützen e folklore per far vedere il volto futuro della nostra regione che, in certi settori, riesce a vincere la concorrenza internazionale.