Le meraviglie dell’Autonomia
Volontariato sì, solidarietà no
L’inaugurazione di Trento capitale europea (e italiana) del volontariato, sabato 3 febbraio, ennesima giornata di sole ormai presaga di primavera, induceva all’armonia, alla concordia, alla bontà. Ma sarebbe stata un’ora e mezza rituale e un filo noiosa, se una voce non si fosse alzata, emozionata ma precisa, a disturbare il manovratore. Luca Bronzini, della Scuola Penny Wirton per migranti ai Cappuccini, nel capitolo inclusione ha incluso una denuncia (300 persone dormono per strada), un accorato appello, una critica mirata (le pubbliche istituzioni non possono lasciarli a dormire sotto i ponti). Fugatti ha incassato, more solito, a muso duro. Mentre Mattarella, figlia e duemila volontari applaudivano entusiasti, lui ha sfoderato il suo mento forte con ghignetto ironico, anti-empatico. Per poi dire – la politica è l’arte della bugia – che non l’aveva percepita come critica alla Provincia autonoma. D’altra parte, una delle prime cose che ha fatto il Mau Fu Gat, giunto al potere in Trentino nell’autunno 2018, è stato cambiare il nome al dipartimento salute e attività sociali, togliendo la parola “solidarietà” che – ebbe la bontà di spiegarmi in commissione legislativa – non gli era mai piaciuta, anche se è scritta bella splendente in Costituzione.
Paolo Ghezzi, Salto.bz, 5 febbraio”.
L’asso pigliatutto
Raffaele De Col non vuole rinunciare alle stellette da generale di divisione. E men che meno ora che i forestali trentini iniziano a sparare agli orsi, come disposto dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. E più che mai serve chi sappia eseguire militarmente gli ordini. L'ingegnere al vertice del Dipartimento della protezione civile dal 2010, che dal 2020 il governatore Fugatti ha voluto a capo anche del Corpo forestale, perché si occupi della delicata gestione dei grandi carnivori (orsi e lupi), nel dicembre scorso è stato nominato direttore generale della Provincia a seguito del pensionamento di Paolo Nicoletti. Ma il nuovo direttore generare resterà nel contempo anche al vertice del Corpo forestale. Oggi, infatti, la giunta provinciale approverà la delibera con la nuova organizzazione dei Dipartimenti della Provincia e i nuovi dirigenti generali che confermerà il ruolo di De Col come numero uno del Corpo forestale.
L'Adige, 9 febbraio
La grande riforma
Vengono cambiati i gradi dei dirigenti stabilendo che: “Se al comando del corpo forestale è preposto un dirigente generale che sta svolgendo il primo incarico di preposizione a struttura organizzativa complessa, lo stesso assume la denominazione di generale di brigata; decorsi tre anni dall'incarico come capo del corpo, assume la denominazione di generale di divisione. Negli altri casi, il dirigente generale preposto al comando del corpo assume la denominazione di generale di divisione fin dal momento dell'incarico come capo del corpo”. Ma quando il comando del corpo è collocato presso la direzione generale della Provincia, il dirigente della struttura complessa competente per le foreste sarà colonnello forestale.
L'Adige, 9 febbraio
Parla come mangi
Il combinato eeh degli impegni presentati da Degasperi mira più o meno surretizà... sut.. surretizianamente al blocco totale del... dell'opera sostanzialmente. Ma il Consiglio con l'impegno al punto tre volto a imporre la bonifica del sito internazionale eeh Loi... Sloi Carbochimica possiamo ribadire che l'opera è strategica eeh nel suo complesso. Fratelli d'Italia (pausa) appunto è pronta a portare avanti (pausa) chiaramente l'opera tutelando la salute e l'interesse dei nostri cittadini e l'ambiente. Se le analisi progessero (?) preoccupanti eeh risultati, è chiaro che dovremmo (pausa) adottare opportune soluzioni.
Intervento del consigliere provinciale Daniele Biada (Fratelli d'Italia) durante la discussione sul bypass ferroviario.
Il Dolomiti, video, 10 febbraio
Welfare
Dirigenti: la paga balza a 240mila euro. La Provincia al lavoro per adeguare i compensi fermi a 155mila.
L'Adige, 21 febbraio
Dulcis in fundo
È una pubblica amministrazione “autoreferenziale”, poco incline alla denuncia, in un contesto giudiziario delicato in cui si rileva un aumento dei reati per associazione mafiosa. Questo è il Trentino che emerge dalle relazioni lette all'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei conti. Presente in prima fila il presidente della Provincia Maurizio Fugatti che, al termine della cerimonia ha replicato: “Vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva”.
L'Adige, 17 febbraio