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Salvini attacca l'Austria. E Bolzano tace.

Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer, Zeno Oberkofler, consiglieri provinciali sudtirolesi del gruppo Verde.

Dopo mesi di minacce, il ministro dei Trasporti italiano fa attivare la procedura prevista dai trattati per l'eventuale violazione della legge UE a causa delle restrizioni al valico alpino. Questo attacco è in perfetta sintonia con il personaggio, le politiche e la visione di Salvini, non c’è dubbio. Che il traffico scorra e che non diminuisca mai.

Destano preoccupazione le conseguenze regionali e ambientali di questo passo di Salvini. Perché la Giunta Provinciale sudtirolese, nonostante il pesante attacco all‘Austria, cerca di tenere un profilo basso. Il Presidente Kompatscher al massimo invita al “dialogo”. Non si percepisce nessuna solidarietà con la “potenza protettrice”, né con il Land del Tirolo. Neanche una parola in difesa delle persone che vivono lungo l’asse del Brennero alle quali anzitutto giovano le misure austriache.

Il silenzio a Bolzano può essere spiegato. Primo, non si vuole disturbare in nessun modo la ancora fragile coalizione di governo tra SVP, Lega Salvini e Fratelli d’Italia. Evidentemente ci si preoccupa più di possibili successi politici a Roma che della salute delle persone in Alto Adige. Già alla seduta congiunta dei consigli provinciali del Tirolo-Sudtirolo-Trentino nello scorso giugno a Riva del Garda si capiva. Allora la SVP respinse tutte le proposte in difesa delle misure austriache e rimase fedele a Salvini, probabilmente in vista delle elezioni provinciali. E in barba alle promesse di protezione del clima e di sostenibilità.

In secondo luogo c’è la decennale questione dell’A22, la cui soluzione dipende in larga misura da Salvini.

Mentre a Innsbruck e Vienna si dà la precedenza alla salvaguardia della salute e alla quiete di cittadini e cittadine, a Bolzano si sta in sordina. Il tanto declamato sistema digitale dei flussi del traffico porta sollievo solo se il transito dei TIR resta in una misura sopportabile per le persone che ci vivono accanto, specie nelle ore notturne.

In questo penoso silenzio della Giunta Provinciale rispetto all’attacco romano alla “potenza protettrice” si vedono le prime conseguenze della coalizione della SVP con la Lega Salvini e Fratelli d’Italia. Le prospettive per la riduzione del traffico e la precedenza per la salute delle persone sono davvero buie.

I consiglieri verdi invitano il Presidente Kompatscher a prendere posizione chiaramente sulla questione – e gli chiedono di spiegare come vuole adeguare finalmente il flusso del traffico sull’asse del Brennero alle esigenze delle persone che ci vivono. È in ballo la qualità della loro vita, e la loro vita stessa.

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