Stampa locale: una proposta
Il Trentino è di fatto uno stato: tranne il conio e la forza militare, riusciamo a gestire tutto il resto in piena autonomia. Uno stato che però ha un unico quotidiano, o quasi.
L’inattesa chiusura del Trentino ha destato malumori e polemiche; benché il suo proprietario fosse lo stesso dell’Adige, i due giornali riuscivano ad essere editorialmente distanti, con una sana e sincera concorrenza.
C’è chi, nei mesi successivi alla chiusura, ha insistito, sia a livello politico che della cittadinanza, per la formazione di una cordata imprenditoriale che desse vita a un nuovo quotidiano, ma l’impegno economico di un così ambizioso progetto ha subito spento ogni entusiasmo.
Ma come spesso accade, i problemi più complessi hanno soluzioni semplici. Come accennavo all’inizio con quel “o quasi”, abbiamo in realtà un altro autorevolissimo quotidiano, che essendo un allegato del Corriere della sera, passa spesso per un carneade, ma in effetti il Corriere del Trentino racconta la cronaca della nostra provincia con professionalità.
Basterebbe svincolarlo dalla vendita abbinata al Corriere nazionale e offrirlo anche nell’opzione singola con un prezzo ribassato; ciò facendo si riuscirebbe ad entrare anche nelle valli dove il Corriere non ha la stessa diffusione riscontrabile nel capoluogo.
Concludendo, si potrebbe ben dire che questo problema ha più di una soluzione: quella dell’editore dell’Adige, che ben volentieri manterrebbe la situazione di monopolio, quella di chi vorrebbe una nuova testata, e poi la soluzione giusta, o per meglio dire, quella più razionale.