Natale d'emergenza

Il tormentone

Sul numero scorso esprimevamo la fondata speranza che una serie di circostanze (la delusione elettorale della Lega, l’allontanamento di Mirko Bisesti dalla segreteria provinciale del partito e soprattutto le conseguenze dell’epidemia sul funzionamento della scuola) avrebbero indotto i governanti trentini a pensare alle cose serie, evitando di infliggerci, almeno per questo Natale, il consueto tormentone sull’allestimento dei presepi nelle scuole.

Macché! Sul Trentino del 10 novembre leggiamo:

“Con l’arrivo del freddo torna puntuale anche un cavallo di battaglia del centrodestra: il presepe nelle scuole, obbligatorio o quasi. Va detto che la Lega, che governa il Trentino, non solo lo scorso anno lo aveva fortemente raccomandato ma per iniziativa dell’assessore all’istruzione Mirko Bisesti era poi pure andata a verificare quante scuole lo avessero, di fatto, allestito. Quest’anno con molte classi costrette alla didattica a distanza e la pandemia a tenere banco si era preferito glissare sul tema, sino a ieri almeno. Ci ha pensato Giorgio Leonardi, Forza Italia, a riproporre capanna e stella cometa, con bue ed asinello, nelle scuole. Il dispositivo della mozione, impegna la giunta a favorire e promuovere l’allestimento e l’esposizione dei presepi durante il periodo natalizio nelle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado presenti nel Trentino, per tutelare e mantenere vive l’identità culturale e le tradizioni cristiane della nostra cultura. L’assessore Bisesti ha apprezzato il documento: sebbene la scuola sia al momento alle prese con gravi problemi, è certamente importante il valore di pace e fratellanza diffuso dal presepe ed è dunque ancora più importante, doveroso e giusto promuoverne l’allestimento in questo momento”.

Rimane un cruccio: con la didattica a distanza, come sarà possibile ”tutelare e mantenere vive l’identità culturale e le tradizioni cristiane della nostra cultura” per tutti gli studenti?

Innovazione

Oggi io porto al collo questo micro-purificatore d’aria, che costa 50 euro, di tecnologia israeliana, che per un metro cubo attorno alla persona inibisce qualsiasi virus abbia segno positivo. Questa tecnologia andrebbe distribuita alle forze di polizia e a tutti i sanitari, perché gli darebbe una mano a fare serenamente il loro lavoro. È un neutralizzatore di batteri.

Giuseppe Tiani, presidente di InnovaPuglia (l’agenzia che gestisce gli appalti sanitari della Regione Puglia), durante un’audizione alla Commissione Affari Costituzionali.

Speriamo in Dio

Secondo i media, Biden salverà il mondo dal virus con l’aiuto del vaccino prodotto dalla multinazionale del Viagra. Ognuno si sceglie i salvatori che preferisce. Io penso che la salvezza in ogni caso venga da un Altro. Ogni essere umano deve dare il meglio di sé nella politica, nella scienza, nel lavoro di ogni giorno e in famiglia, ma ricordiamoci che non siamo soli. Aiutiamo con la nostra povera preghiera i malati e chi sta combattendo in prima linea contro il virus.

Simone Pillon, senatore della Lega.

Commento: Le preghiere non ci aiuteranno. Servono medici e infermieri.

Risposta di Pillon: Non mi risulta che medici e infermieri possano far guarire in eterno. Prima o poi si muore. E a quel punto che si fa?

Medicina alternativa

Se accettate le leggi di questo governo infame vi ammalate! Questo è quello che vogliono! Se al contrario come anime libere, come spiriti liberi vi affrancate da esso rivendicando i diritti primari, nulla può questo coronavirus e nemmeno l’influenza stagionale contro le forze spirituali che allora si insediano in voi attraverso il coraggio animico (sic) che permette alle forze spirituali di rendervi immuni a questa follia.

Eleonora Brigliadori, ex attrice, seguace del “metodo Hamer”.