Due buone notizie
Lo stralcio delle aree di Pilcante e di Sardagna dal piano provinciale della gestione dei rifiuti inerti, ora si attende la riqualificazione ambientale
Le buone notizie vanno festeggiate, e condivido quindi la gioia delle comunità di Pilcante e di Sardagna per lo stralcio, dal piano provinciale di gestione dei rifiuti inerti, delle due aree poste in quel di Ala e di Trento, da tempo contestate. Si tratta di una decisione importante, che permetterà finalmente di pensare alla bonifica e al recupero di due aree molto importanti sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico.
I due comitati costituiti a Pilcante e a Sardagna si interrogano ora sul futuro. Vorrei quindi ricordare come fortunatamente sia possibile registrare interventi, anche di un certo impegno, volti a porre rimedio a situazioni di abbandono e degrado. Si è così riscoperto, riaprendolo al pubblico, l’orrido di Ponte Alto sul Fersina, interessante spettacolo naturale, e un tempo meta delle passeggiate trentine. È poi recentissima la notizia del recupero ambientale del piccolo lago di Valle, in quel di Fornace, già rovinato e reso assolutamente ingodibile dal dilagare delle cave di porfido. Si tratta di un bellissimo minuscolo angolo di natura che si presenta a quanti transitano sulla strada provinciale che costeggia lo specchio d’acqua. Mi auguro che ne sappiano apprezzare l’incanto.
Il lavoro di bonifica e recupero dei due siti di Pilcante e Sardagna ricadono in due territori, quello alense e il Bondone, alquanto maltrattati dalle passate politiche di “sviluppo”, Potrebbe essere questa l’occasione per una riflessione di ambito più vasto, volta a mettere in rilievo e a valorizzare con intelligenza il molto che le due zone ancora conservano da un punto di vista naturale, paesaggistico e storico-artistico. Paesaggio ed ambiente, frutto di un’antica convivenza fra la natura e l’uomo, vanno curati e se necessario sostenuti con interventi che non trovino unicamente ragione nell’interesse economico immediato. Su questa strada potrebbe nascere un turismo diverso e più diffuso sul territorio, volto alla valorizzazione dei prodotti locali e alla promozione della piccola agricoltura, e che metta in luce le caratteristiche storiche e ambientali del Trentino.