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In ricordo di Arian Kosova

Il nostro tributo al pittore, differente da quello dipinto dai giornali. In allestimento una mostra delle sue opere.

Davide Caceffo, Claudio Rossi, Tomas Curti, Eriona Cepeli, Bruno Santoni, Bianca Paris, Elisa Dalvai, Roberta Di Franco, Sonia Parzian, Nicoletta Trentini, p. Massimo Lorandini
Arian Kosova, autoritratto

Il 22 dicembre scorso è morto all’ospedale di Arco il nostro amico Arian Kosova. Aveva 55 anni. La notizia è stata riportata dai giornali il 4 gennaio.

Bell’articolo, grande fotografia dell’ospedale, presenza delle autorità al funerale... Peccato che quello descritto dal giornale non fosse l’Arian Kosova che abbiamo conosciuto. Si è scritto di solitudine. In pochi erano a conoscenza delle sue gravi condizioni di salute e forse per questo è sembrato rimanere solo in quegli ultimi momenti; in realtà gli erano accanto sia la compagna Claudia che la sua dottoressa.

Si è scritto di indigenza. In realtà lo ha stroncato una grave malattia polmonare. In realtà, cercando di non disturbare nessuno, Arian ha tentato in tanti modi di rifarsi una vita in Italia e anche di riprendere un vecchio sogno di gioventù: in Italia era un pittore, un pittore di strada, un pittore di arte povera. Disegnava con penne colorate ricalcando segno su segno e componendo così le sue numerose opere. Ultimamente lavorava anche con gli acrilici, con i colori a tempera in tecnica mista e creava splendide cornici in materiale riciclato. Per il suo talento aveva anche esposto in diverse sale pubblico di Trento e in vari luoghi; era anche andato a Parigi a confrontarsi con i pittori di Monmartre.

Si è scritto di stato di abbandono del corpo. In realtà, nonostante le istituzioni fossero a conoscenza dei suoi problemi di salute e del fatto che non avesse un tetto dove stare, chi di dovere non ha mai voluto prendersi la responsabilità del suo caso, salvo poi stupirsi che non ci fosse nessuno degli ignoti famigliari a coprire le spese di tumulazione.

I suoi amici trentini ricorderanno Arian come una persona buona e mite che ha vissuto una vita dura e sfortunata, che però non gli ha mai fatto perdere la dignità, e nella quale ha anche trovato espressione un contributo alla nostra crescita culturale e a quella del suo Paese. Per questo in suo ricordo sarà allestita una mostra delle sue opere.

Davide Caceffo, Claudio Rossi, Tomas Curti, Eriona Cepeli, Bruno Santoni, Bianca Paris, Elisa Dalvai, Roberta Di Franco, Sonia Parzian, Nicoletta Trentini, p. Massimo Lorandini

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