Viva gli Alpini! Però...
Per gli Alpini non esiste l’impossibile, motto a imperitura memoria da ricordare in occasione della loro imminente sfilata: un motto che ben si addice a chi partecipò generosamente alla ricostruzione post terremoto del Friuli, quando i fondi versati dagli Americani furono consegnati direttamente agli Alpini.
Gli Americani, che evidentemente si fidavano più di loro che del governo italiano, assegnarono infatti 52 miliardi di lire all’ANA, che la stessa utilizzò per la ricostruzione, aggiungendo la manodopera totalmente gratuita; e al termine della ricostruzione avanzarono pure dei soldi, che prontamente l’ANA restituì al governo americano.
Purtroppo, anche gli Alpini hanno un limite: in qualsiasi loro manifestazione o ricorrenza nazionale alla quale partecipano vi è sempre un momento religioso, vi è anche la preghiera dell’Alpino, per di più recentemente modificata con l’aggiunta di un riferimento alla “millenaria civiltà cristiana”.
Personalmente, auspico l’estraneità dell’associazione alla politica, e cosi pure a qualsiasi patente religiosa.
Nelle commemorazioni alpine dei caduti di tutte le guerre non si è mai fatto un accenno alle penne nere non credenti, che pure esistono.
La mia speranza è dunque che alla prossima adunata nazionale a Trento il carattere pluralista abbia il sopravvento, perché “per gli alpini non esiste l’impossibile”.