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Treni in loden

Luigi Francesco Traverso

Ho letto che la Provincia di Trento ha sottoscritto un contratto triennale con Trenitalia per la gestione del trasporto passeggeri su ferrovia. Tanti bei soldini, 180 milioni di euro in tre anni, che passano di mano dall’ Ente Pubblico a... società? Ente? Partecipata?

Se queste sono le regole bisogna rispettarle. Se per muovere i treni da una regione all’altra, ogni regione deve dare il proprio contributo a Trenitalia, che sia.

Intanto Trenitalia, forse privata ma forse no, ti garantisce i collegamenti ferroviari, grazie ad un’altra... società? Ente? Partecipata? che si chiama, se non erro RFI e che gestisce la linea ferroviaria.

Quanto caos! Prima si chiamavano Ferrovie dello Stato e gestivano sia la rete che i treni e, particolare non da poco, sia i treni che la rete erano di proprietà pubblica. Adesso? Adesso si chiamano in due modi e ci vogliono i soldi dalle Regioni e dalle Province, queste sì Enti pubblici e con i soldi pubblici probabilmente si ripianano i debiti

Fin qui, hanno complicato le cose ma pazienza. Adesso io mi chiedo se è proprio il caso che questi nuovi sei treni che, a quanto sembra La Provincia di Trento fornirà a Trenitalia, debbano avere la tappezzeria interna in loden!

Mi chiedo quanto possa essere difficoltoso ripristinare atti di vandalismo (tagli, scritte, macchie, ecc.) da un tessuto di loden. Mi chiedo se qualcuno mi può dire se in Scozia i treni abbiano la tappezzeria a quadri con i colori dei vari clan. Mi chiedo se quegli investimenti di facciata siano utili o siano uno spreco.

Mi chiedo anche se per coloro che utilizzano la linea della Valsugana sia più interessante velocizzare i tempi di percorrenza o sia più utile sedersi su un tessuto in loden dove magari, un attimo prima, qualche ben educato signore avrà appoggiato i propri arti inferiori magari per fare pedicure.

Mi chiedo infine se sia più facile tener pulito un normale sedile in similpelle oppure questo benedetto loden, che a dire la verità non è neanche di tradizione tipicamente trentina.

Quante domande! Grazie e buon viaggio a tutti.

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