Una stazione da sistemare
La stazione di Trento è un pessimo biglietto da visita per una città che fa del turismo la sua vocazione e della mobilità sostenibile il suo credo; e che dovrebbe fare di tutto per favorire turisti e pendolari. Sale abbandonate e sbarrate, locali trasandati, orrende sovrastrutture metalliche, un cantiere perennemente aperto al quarto binario. Orari di apertura dell’assistenza clienti Trenitalia insufficienti e nessun tipo di altra assistenza al viaggiatore. Quel poco che c’è è malamente indicato (avvisi attaccati con lo scotch), la sala d’aspetto non è visibile a chi arriva e lo stesso vale per l’ascensore di accesso alle pensiline, col risultato che viaggiatori con bagagli ingombranti ostacolano il deflusso sulla rampa di scale principale.
Non c’è deposito bagagli, mancano completamente informazioni turistiche, non c’è coordinamento col trasporto urbano ed extraurbano, manca persino un avviso che indichi dov’è la vicina stazione delle corriere; c’è solo una biglietteria urbana di Trentino Trasporti relegata in una brutta struttura, in un angolo praticamente invisibile e dunque inutile. E infine, come rilevato anche dai quotidiani locali, esistono notevoli problemi di decoro e di sicurezza, specialmente di notte.
Il nostro sogno è una stazione non solo bella, ma anche funzionale, dove pendolari e turisti possano trovare accoglienza, informazioni, lasciare i bagagli custoditi, trovare assistenza per i propri viaggi a tutte le ore... e perché no, passare la loro attesa in un ambiente vivo, leggere materiale informativo, degustare e comprare prodotti tipici e così via.
Il valore architettonico dell’edificio non può essere un ostacolo ad una sua riqualificazione funzionale, anzi il ripristino funzionale può essere occasione per il restauro di strutture che altrimenti rischiano il degrado. Il costo di una tale operazione non sarebbe elevatissimo, specialmente in confronto a quanto si spende per altre iniziative sia nell’ambito dei trasporti che della promozione turistica e della sicurezza.
Ci rivolgiamo con questo appello alla Provincia e ai responsabili di RFI e Centostazioni affinché possano trovare in tempi brevi un accordo per il ripristino dell’edificio e dei suoi servizi, in modo da dare finalmente alla città una stazione non più abbandonata al degrado e che soddisfi le esigenze dei viaggiatori e invogli all’uso del treno.