Il re è nudo
Lo scandalo delle liquidazioni d’oro è stato il definitivo abbattimento di uno “scudo” che ci ha impedito di vedere come anche dentro una nostra istituzione in questi ultimi tempi, sia penetrata quella cultura che ha ammorbato di malaffare l’impegno politico nel nostro paese. Così essere consiglieri regionali è diventato una rendita di posizione spesso distante dai problemi delle persone. Il re è rimasto nudo e la reazione è stata la sequela di risposte scomposte: “Non sapevamo di queste cifre”, “I soldi me li tengo me li sono guadagnati”, “Li restituisco ma prima deve cambiare la legge”...
Adesso molti, troppi, ancora tergiversano e la cosa più saggia - restituire l’intero “Fondo family” - non viene fatta. Adesso le strade sono due: o ci si risveglia da questo incubo cambiando la legge, o il rapporto con la società civile si logorerà del tutto e gli effetti negativi sulla cultura democratica di questo territorio saranno imprevedibili. “Segreto” è da sempre il contrario di “pubblico”, ed ecco che cosa è diventata la nostra Regione: un’ enclave che si definiva al servizio del territorio, ma che in segreto si spartiva per interessi privati prebende inaccettabili.
Jacopo Zannini del comitato “Aiutiamoli a cambiare”