21° Rassegna Internazionale di Satira e Umorismo
Chi va piano...
Hermann Hesse imputava alla fretta di essere il peggior nemico del piacere. La 21° Rassegna Internazionale di Satira ed Umorismo Città di Trento, organizzata dallo Studio d’Arte Andromeda e allestita nel salone del Palazzo della Regione in piazza Dante, ne è un chiarificante esempio. Nata nel 1979, è tra le più longeve d’Italia e, avendo da sempre improntato le tematiche all’analisi sociale, quest’anno ha impegnato i disegnatori sulla lentezza, tema controverso e suggestivo che costringe a fare i conti con l’abituale, superficiale e frenetica velocità, affascinante illusione della post-modernità, che caratterizza i nostri gesti quotidiani e ci strappa il presente, impedendoci di assaporare pienamente l’esistenza, incalzati da quello che appare un nemico: il tempo.
Diverse ed originali le sfaccettature emerse, dagli aspetti più intimi (la lentezza di una donna quando si prepara allo specchio, per esempio) alla dimensione più ampia del vivere (vita, morte, amore, pace, guerra, potere) in un affresco internazionale di autori (ben 304 in rappresentanza di 48 nazioni) che viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda: la lentezza è il segreto della felicità (e lo sanno bene lumache e tartarughe, che si ripetono in moltissimi lavori, in un monito ossessivo e sagace, ma non banale), perché chi va lento riesce a cambiare sé e il mondo, ma quando ad essere lenti sono servizi quali le Poste, Trenitalia, la burocrazia (chissà perché, sono i soggetti preferiti degli autori italiani), lentezza diventa impotenza, tutta un’altra cosa.
Si tratta di una mostra di satira e perciò vuole sollecitare una svolta, un cambiamento, un turning point. Forse oggi è necessario recuperare l’otium degli antichi, non nell’errata accezione di “inattività”, dal sapore riprovevole, ma in quella, carica di significati, di “contemplazione”.
La qualità grafica dei lavori della rassegna e del catalogo è apprezzabile a livello internazionale, come molto elevato è anche il livello degli artisti.
I premi sono stati assegnati da una giuria internazionale (innegabile il 1° premio a Jerzy Gluszek, Polonia), dopo una scrematura iniziale di quasi 600 opere. La qualità umoristica, invece, sembra lasciare un po’ a desiderare, ma il presidente di Arte Andromeda, Romano Oss, ci fa notare che questa non è satira politica e, più che a far della satira, spinge a riflettere su un tema d’impegno sociale che s’intreccia ad un tema di costume. Per quanto riguarda l’Italia, un primo premio giovani e una segnalazione a due trentini, Cristian Stenico e Marianna Carazzai. Allo svedese Vitold Marian è stata invece assegnata la menzione speciale “Città di Trento”.
Ricordiamo in conclusione che questa è una delle poche rassegne internazionali che ha istituito un premio riservato ai giovani, per favorire il confronto tra esordienti e professionisti, all’interno del medesimo spazio.