I 40 anni di Greenpeace
Abbiamo appena compiuto i nostri primi quarant’anni dalla parte del Pianeta. Da quando siamo nati, il 15 settembre 1971, con un’azione contro i test nucleari nel Pacifico settentrionale, abbiamo fatto infuriare tanti governi, multinazionali e potenti lobby, li abbiamo costretti a cambiare e abbiamo vinto.
Oggi, quel piccolo gruppo di attivisti che salpò per la prima protesta a bordo del peschereccio Phyllis Cormack, è cresciuto fino a poter contare su milioni di sostenitori in tutto il mondo. Ma siamo sempre motivati dagli stessi principi: indipendenza, nonviolenza e creatività, che ci hanno permesso di costruire una storia piena di successi.
Multinazionali, come Nestlè, convinte a non distruggere più le foreste per l’olio di palma. Aziende hi-tech che decidono di eliminare gradualmente le sostanze tossiche dai propri prodotti. Il divieto di scarico di rifiuti radioattivi in mare o la fine della caccia commerciale alle balene. Il Trattato Antartico o l’introduzione di nuova tecnologia verde per i frigoriferi. In tutti questi casi, Greenpeace è stata una forza per il cambiamento.
Oggi il nostro impegno è portare risorse dai Paesi occidentali a quelli emergenti: la partita per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici, i cui principali responsabili restano i Paesi industrializzati, si gioca anche in India, in Cina, Brasile e Africa.
Mai come nel XXI secolo l’unica pace possibile è verde: per evitare le guerre tra gli uomini bisognerà proteggere le risorse del pianeta. Aiutaci a costruire questo futuro verde e di pace.