Lago di Serrala di Piné: come mai il sindaco ha cambiato idea?
Sono uno dei più anziani turisti di Piné: ho quasi 65 anni e fin dalla nascita frequento la valle. Perciò sono particolarmente affezionato alla stessa ed al suo ex gioiello: il lago. Quanta mestizia nel notare il suo progressivo deterioramento. Partecipai con i miei famigliari il 3 agosto scorso alla riunione presso l'albergo "Serrala", ove il sig. Sindaco illustrò con competenza e chiarezza la situazione dello specchio d'acqua, affermando tra l'altro che la causa principale dell'ipertrofia e quindi dello sviluppo abnorme di alghe sia con ogni probabilità da attribuire ai concimi usati nella coltivazione dei piccoli frutti a ridosso del lago, prospettando dei rapidi provvedimenti (acquisti verso Stemigo vasche di raccolta e riciclaggio verso il lido) si rimanda ance al resoconto del quotidiano Alto Adige del 12 agosto.
Quale sorpresa ora nel leggere le affermazioni del primo cittadino di Piné pubblicate da Questotrentino del 12 scorso (Serraia: un lago in cattive acque)! Egli sostiene che la cultura dei piccoli frutti non c'entra o c'entra in minima parte; attribuisce la maggior colpa agli scarichi fognari. Ma come mai il numero dei colibatteri presenti nelle acque è piuttosto ridotto e comunque inferiore a quello di molti laghi balneabili? Mi meraviglia poi il fatto che in poco più di un mese egli abbia modificato totalmente opinione.
E' sorto in me un dubbio amletico: il tecnico dott. Claudio Joriatti in questo lasso di tempo è venuto in possesso di nuovi dati di rilevamenti oppure il signor Sindaco usa un linguaggio "politichese", adattando le sue asserzioni al pubblico a cui intende rivolgersi? Sia ben chiaro che io ho la massima stima degli agricoltori, ma penso che anche ragionando da un punto di vista esclusivamente economico la morte del lago abbia una rilevanza di gran lunga superiore (se riconosciamo a Piné una vocazione turistica) dello spostamento e della razionalizzazione delle colture delle poche e limitate aree prospicienti il lago. Mi sembra inoltre che si dimentichi il fenomeno di accumulo dei concimi, dato che si parla sempre di quantità annuale di fosforo che si scarica in acqua.
E' però evidente che le cause dell'inquinamento sono anche altre e pure su queste bisognerà intervenire. Ricordiamoci sempre che ogni volta che l'uomo tenta di assoggettare la natura al suo volere ne paga pesantemente le conseguenze.
Guai a rompere gli equilibri naturali!