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QT n. 14, 8 luglio 2000 Scheda

Successi in crescendo

Nel maggio ’96 nasce, con la parola d’ordine "Ridate acqua ai nostri fiumi", il Comitato permanente per la difesa di fiumi, laghi, rogge ed ambienti acquatici della Provincia. Ne fanno parte associazioni di pescatori, di ambientalisti, canoisti e comuni cittadini dei molti comitati locali di difesa. In breve tempo il Comitato raccoglie 10.000 firme in calce ad una petizione popolare da inviare al Consiglieri provinciali, al presidente dell’Enel, all’autorità di bacino dell’Adige, assieme a 2.500 cartoline ritraenti l’Avisio completamente prosciugato all’interno del biotopo protetto "Foci dell’Avisio". Sintetiche le richieste: immediata revisione delle concessioni idroelettriche, moratoria dei nuovi progetti di sfruttamento dei pochi corsi d’acqua ancora al naturale, una politica di salvaguardia e di ripristino delle funzioni ecologiche di fiumi, torrenti, rogge e laghi ed una corretta gestione del patrimonio idrico finalizzata ad uno sviluppo equilibrato e razionale nell’interesse dell’intera comunità.

I risultati non mancano:

1) Presentazione all’Ufficio del V.I.A. di contro- osservazioni avverse ai progetti di realizzazione di centraline sui torrenti Vermigliana e Magnone. Dopo la valutazione, il V.I.A. esprime un giudizio di incompatibilità ambientale che comporta la sospensione del primo progetto e la bocciatura del secondo.

2) Nell’ottobre 1997 il Tar di Trento accoglie il ricorso presentato dal WWF del Trentino contro la realizzazione di una centralina idroelettrica sul torrente Grigno.

3) L’Associazione Pescatori Dilettanti presenta nel luglio ’97 al Genio Civile di Trento le proprie osservazioni in merito alla richiesta di rinnovo della concessione da parte della Edison di Mezzocorona. Nel febbraio successivo il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici accorda il prolungamento alla concessionaria, ma le impone, per la prima volta in Trentino, il rilascio di un deflusso minimo vitale, accogliendo con ciò in pieno le richieste dell’Associazione e del Comitato.

4) A seguito del giudizio negativo sul progetto (pur reso semanticamente più accettabile nelle ultime relazioni di fattibilità con l’aggiunta del termine "di laminazione") della diga di Valda espresso dal Ministero dell’Ambiente, il Comitato per la Salvaguardia dell’Avisio insieme alla Conferenza dei sindaci della Valle di Cembra, ottiene dalla Provincia l’istituzione di una commissione scientifica che individui soluzioni alternative di salvaguardia dalle piene in alternativa alla diga preventivata: una serie di piccoli bacini artificiali che, posti in serie, laminino con la stessa efficacia le portate di piena.

Se è vero, come sosteneva Hellmut Walters che "del progresso fa parte anche la retromarcia", allora, forse, stiamo progredendo. Un dubbio però: riusciremo a tenere la retro anche col petrolio a trenta dollari?

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