Il Primiero non è imbalsamato
Intervengo brevemente sull’articolo Una valle imbalsamata, a firma di Luigi Casanova, apparso sul n. 7, dell’8 aprile 2006, di Questotrentino, nel quale si riportano alcune considerazioni generali in ordine all’attuale momento politico - istituzionale e programmatorio vissuto dal Comprensorio di Primiero, come anche al ruolo da me rivestito in tali frangenti.
Nel pieno rispetto delle libertà di cronaca e di critica giornalistica, sentimento che contraddistingue la mia formazione culturale, mi sento tuttavia di sottolineare come le valutazioni di Luigi Casanova apparse su Questotrentino prendano il là da una analisi del tutto parziale e, mi sia consentito dire, anche superficiale, degli accadimenti politico-amministrativi che hanno caratterizzato la Valle di Primiero nei mesi appena trascorsi.
Superficiale nei presupposti innanzitutto: posso assicurare che quanto è accaduto in seno alla assemblea comprensoriale è assolutamente lontano da logiche partitiche o di contrapposizione di forze precostituite. E’ stato, piuttosto, il tentativo, riuscito, di superare una esperienza di governo locale basata esclusivamente sulle rappresentanze comunali e diretto quindi a porre le basi, politiche, per preparasi all’avvento delle nuove Comunità di Valle.
Appare quindi paradossale che venga tacciato di "imbalsamazione" proprio questo esperimento amministrativo, forse unico e comunque innovativo nel panorama trentino. Non mi riconosco inoltre nella definizione di "giovane ambizioso fortemente legato alle fortune di Depaoli e della Margherita", se non altro perché, purtroppo, non più così giovane e senz’altro privo del virus dell’ambire fine a se stesso! Cosa diversa – che credo lecita ed anzi trasparente - è condividere con altre persone percorsi di impegno pubblico nel quale si crede e per il quale si cerca di operare al meglio.
Parziale e superficiale anche nel merito, perché se è vero che l’Amministrazione comprensoriale da me presieduta intende trovare finalmente una soluzione condivisa ad alcune problematiche infrastrutturali presenti ormai da troppo tempo nel settore turistico, è altrettanto vero che Luigi Casanova evidentemente non conosce o non prende in dovuta considerazione il contesto programmatorio nel quale questa volontà di azione si inserisce. Per tale ragione Lo invito dunque a prendere piena conoscenza dei documenti di programma elaborati dall’Esecutivo comprensoriale, nei quali potrà trovare, spero addirittura condividendole, molte risposte a quei "bisogni essenziali della popolazione locale" che Egli giustamente evidenzia nel Suo articolo.
E’ ben presente alla nostra Amministrazione, infatti, la necessità e l’urgenza di agire con metodologie nuove ed efficaci, per riscontrare pienamente alle esigenze sempre più pressanti nel campo della istruzione, della formazione e della cultura, in quello dei servizi essenziali, in quello, ancora, della assistenza sociale e sanitaria. Senza dimenticare la necessità di una modernizzazione e di una diversificazione del quadro economico locale, come anche del recupero di una piena partecipazione della cittadinanza alle scelte di governo fondamentali.
Innovazione e progettualità sociale sono proprio al centro del nostro lavoro, e dispiace pertanto che dall’articolo in questione esca invece una valutazione del tutto antitetica a ciò che l’amministrazione intende fare.
Resto a completa disposizione per l’eventualità che le problematiche trattate costituiscano ancora motivo di interesse per la Sua pregevole rivista.
Con immutata stima, Le porgo i miei più cordiali saluti.