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Il mostro urbanistico di Povo

Paolo Giacomoni

Ho molto apprezzato l’articolo di Ettore Paris Quando il Comune “sbaglia” favorendo la speculazione pubblicato sull’ultimo numero di QT, riguardante il mostro urbanistico di via alla Val a Povo, nato dagli "errori" cartografici che il comune di Trento non ha voluto sanare. La questione, nata da una meritoria iniziativa di un singolo cittadino che si è giustamente intestardito sulla vicenda, è stata successivamente ripresa ed è diventata di pubblico dominio sulla stampa locale da una mia interrogazione al Comune, (poi fatta propria dall’intero consiglio circoscrizionale di Povo), presentata in data 25 agosto 2005 a cui peraltro l’Amministrazione comunale non ha ancora "ufficialmente" risposto!

La stessa interrogazione ho mandato in copia, lo stesso giorno (25 agosto 2005), per opportuna conoscenza, al presidente della Commissione Urbanistica Marco Dallafior ed al componente della stessa Nicola Salvati, che dovrebbe essere uno dei "referenti" in Consiglio comunale per la collina est, ma non ho avuto alcun riscontro.

Lo stesso Nicola Salvati, presumo, componente della redazione di QT, nonché amministratore del giornale. Giustamente Ettore Paris riguardo la commissione urbanistica dice testualmente: "Serve a qualcosa, o a decidere sono i dirigenti, con gli "errori" e le capziose interpretazioni? …. Cos’hanno da dire?".

Credo quindi sia opportuno suggerire che alla prossima riunione della redazione di QT, il direttore metta dettagliatamente al corrente il consigliere comunale in questione del problema di via alla Val con tutti i particolari della vicenda così bene sviscerati nell’articolo citato.

Cordialmente.

Paolo Giacomoni, Consigliere Circoscrizionale di Povo

Risposta

Sono attivo e fiducioso

Caro Giacomoni, posso assicurarle di essermi attivato a seguito della sua nota relativa al mostro urbanistico di Povo attraverso gli organi istituzionali, come corre obbligo al mio ruolo di consigliere comunale.

Ho sollevato il tema in due incontri con l’Ufficio urbanistico, due incontri con l’assessore competente, un incontro col sindaco ed infine due incontri col gruppo di Trento Democratica. Al momento, non sono ancora in grado di garantire il buon esito, ma sono molto fiducioso, perché in caso contrario vi sarebbe materia per un contenzioso ben più rilevante.

Ing. Nicola Salvati, Consigliere comunale di Trento Democratica