Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

L’ennesimo assalto alle Marocche

Italia Nostra, sezione trentina

Le associazioni ambientaliste della Provincia di Trento hanno condotto da anni lunghe e tenaci battaglie per la salvaguardia e tutela del patrimonio naturale rappresentato dalle Marocche nella valle dei Laghi.

Hanno salutato con soddisfazione l’istituzione a biotopo della zona, hanno combattuto e denunciato tutti i tentativi di comprometterne l’integrità e di banalizzarne la vocazione con l’inserimento di strutture sportive, dall’autodromo al golf, che ne avrebbero intaccato e compromesso qualità e vocazione. Sorrette in questo anche da importanti pronunciamenti popolari, che negli anni scorsi hanno bocciato i propositi di "valorizzazione" turistica.

Un pericolo, questo, che peraltro non è da considerarsi archiviato, se viene posto in evidenza dalle stesse schede illustrative presenti sul sito del Servizio parchi della Provincia Autonoma di Trento.

Contraddittoria con la funzione del biotopo e preoccupante nelle sue modalità di gestione rimane inoltre l’attività di "tiro al piattello" nell’area contigua al biotopo, attività che nell’arco di pochi anni ha portato al deposito di abbondanti materiali di scarto (frammenti di piattelli e pallini di piombo) senza che alcuno provvedesse ad un lavoro di recupero delle sostanze inquinanti e a ripristinare l’area.

Le risposte degli uffici provinciali interessati sono state vaghe, anche se tra le righe della corrispondenza non manca la preoccupazione, soprattutto per gli effetti che possono provocare i depositi, divenuti consistenti in anni di attività, dei pallini di piombo caduti a terra.

Tutto questo si aggiunge all’inquinamento da rumore che un’attività come il tiro al piattello porta in una zona definita "di rilevante importanza per la nidificazione, la sosta e/o lo svernamento di uccelli protetti o in forte regresso, e/o a distribuzione localizzata sulle Alpi"; rumore che è di notevole disturbo anche per chi percorre il versante opposto dei monti Biaina, Brento e Casale.

Italia Nostra riunita in assemblea a villa Ciani-Bassetti a Lasino, in questa zona del Trentino particolarmente ricca di elementi ambientali e culturali, chiede al Comune di Dro e alla Provincia Autonoma di Trento di rompere il palleggio di responsabilità ed i silenzi e, in coerenza con l’azione finora svolta per tutelare l’area delle Marocche entro il perimetro del biotopo, di garantire anche l’integrità di quelle porzioni che diventano la sua naturale protezione, salvaguardandole da elementi inquinanti e di disordine.

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.