Quando il costruttore ritarda
Era stato organizzato tutto per fine anno: il trasloco, l’affitto della vecchia abitazione, la consegna dei nuovi mobili, il cambio di scuola dei due figli. Durante l’estate, però, i lavori di costruzione si arenano: le finestre non arrivano, le piastrelle per i pavimenti neppure, il cantiere rimane deserto per settimane. Tutto perché il costruttore accusa problemi di liquidità. Malgrado la consegna chiavi in mano prevista per Natale, la famiglia dovrà quindi attendere ancora un annetto, prima di poter prendere possesso della nuova abitazione. La coppia di acquirenti si rivolge allora al nostro servizio di consulenza e apprende così di avere diritto a un risarcimento danni da parte dell’impresa.
Di casi del genere ce ne capitano in continuazione. I costruttori si trovano spesso nella situazione di non riuscire a rispettare il termine di consegna concordato. I motivi sono i più disparati: problemi con la concessione edilizia, difficoltà di coordinamento dei lavori, ritardi nella consegna di pezzi e materiali, problemi di liquidità. Ed ecco che il costruttore non riesce più a consegnare l’immobile entro la data stabilita.
Questa situazione può causare danni di vario genere all’acquirente, ad esempio:
- la necessità di continuare a pagare l’affitto della vecchia abitazione oppure impossibilità di affittare quella nuova e quindi di realizzare un certo profitto;
- la perdita del diritto al mutuo agevolato;
- la necessità di depositare i mobili già ordinati in un magazzino a pagamento;
- varie spese impreviste, quali ad esempio spese di trasporto per recarsi al lavoro. ecc.
A fronte di un ritardo di un anno nella consegna della nuova abitazione, i danni possono superare anche i 10.000 euro. Ciò che non tutti sanno è di avere diritto a un risarcimento, un diritto di cui dovrebbero invece senz’altro avvalersi.
Centro Tutela Consumatori Utenti