Cime Tempestose
I furbetti delle cantine
Nel 2008-2009 ai tre rappresentanti del CdA di casa Girelli del gruppo LaVis (Roberto Giacomoni, Fausto Peratoner, Cesare Andermarcher) sono stati assegnati 690.000 euro come ricompensa per il lavoro svolto. Niente male per i dirigenti di una società che ha accumulato debiti per quasi 2 milioni di euro.
Nome omen
Tempi duri per i bar trentini. Il bar del Big Center di Trento è stato sfasciato a colpi di mazza per rubare le slot machine presenti all’interno. Certo che chiamarsi “Bar mordi e fuggi” forse non è stato di buon auspicio. In un locale di Andalo, invece, sono spariti nel nulla soldi, fornetti e decoder. Nome del bar? “Bo”. Come la fine che ha fatto la refurtiva.
Il male minore
Il sindaco di Rovereto, Miorandi, commentando la serie di furti a danno dei videopoker di alcuni locali trentini ha dichiarato che lo preoccupano più gli effetti sociali delle macchinette che i furti. Parole coraggiose. Ricordano la vecchia provocazione anarchica: è più criminale fondare una banca o distruggerla? Domanda retorica.
Eccessi verbali
Un cittadino trentino è stato processato per procurato allarme poiché, mentre in cucina un amico gli cucinava il pesce, è uscito sul davanzale di casa urlando. “Aiuto, aiuto il bastardo sta cucinando!”. A quelle urla un passante, spaventato, ha chiamato il personale del 118 che è intervenuto, inutilmente, mentre i due stavano tranquillamente cenando e se ne è andato lasciando come ricordo una denuncia per procurato allarme. Curiosa storiella di eccesso di zelo. L’Adige che nel titolo dell’articolo ha definito il malcapitato “Il terrorista del pesce” invece eccede e basta. Come sempre.
Beata ignoranza
Il consigliere dell’Upt Marco Patton ha spiegato l’aumento dei frequentatori della biblioteca di via Roma a Trento con la presenza del bar interno che, praticando prezzi modici, attirerebbe soltanto disturbatori. Ha giustificato le sue affermazioni spiegando che il numero delle presenze risulta il doppio dei prestiti effettuati, mentre nelle altre biblioteche trentine il numero più o meno coincide. Che faranno, quindi, quelli che vanno in biblioteca senza chiedere in prestito i libri? Bevono e disturbano, come sostiene Patton? No. Studiano per gli esami universitari nelle sale preposte, come sa chiunque frequenti quella biblioteca. Ma varcarne la soglia per il consigliere upittino è troppo difficile. Magari qualcuno lo accuserebbe di andare a bere al bar.
Mercato ammuffito
Nella valle del Sarca più di un agricoltore ha dovuto buttare l’uva da Merlot perché il conferimento è stato effettuato troppo tardi e l’uva è ammuffita. Motivo del ritardo: quell’uva non è più gradita perché meno richiesta dal mercato rispetto a qualità come Nosiola o gli spumanti. E pensare che in Trentino ogni anno si celebra la Mostra dei Merlot d’Italia. Dovrà ammuffire pure quella?
Il buon pastore
Padre Bartolomeo Sorge, arrivato a Trento a presentare il suo libro sul Concilio Vaticano II, ha definito la cultura leghista “anti-evangelica” e ha bollato come “blasfemo” l’uso che la Lega fa del crocifisso. Papa subito!
Il cattivo pastore
A Bolognano alcuni bambini e ragazzi si sono lamentati di non poter più frequentare il campo dell’oratorio e di non potersi recare in piazza della chiesa se vestiti in modo “alternativo” perché una banda di bulletti, “teste rasate”, sta diffondendo un clima di paura e intimidazione. Il parroco si è rifiutato di commentare la situazione, invitando i giornalisti ad andarsene, con un plateale gesto della mano. Ha ragione. Lasciamo che le pecorelle con le croci celtiche pascolino libere. In fondo, sempre di croci si tratta.
Crisi d’astinenza
Luigi Olivieri, ex onorevole, ex promotore dell’Ape centrista a sinistra e plenipotenziario rendenero, ha dichiarato di “mettersi a disposizione” per la propria Comunità di valle. Perché questa falsa modestia da umile “servitore del popolo”? La crisi d’astinenza da potere è una malattia. Parliamone, senza timore.