Il braccio operativo di Grillo in Trentino
Chi sono e cosa propongono i 140 iscritti al MeetUp trentino.
Dal blog di Beppe Grillo è facile accedere ad uno spazio chiamato MeetUp. Si tratta di un sito pensato per far incontrare, dialogare e confrontare tra loro persone interessate a un certo argomento. E’ attraverso questo mezzo, semplice ma efficace, che il comico genovese ha potuto gestire, organizzare e sfruttare al meglio l’enorme potenziale di una struttura articolata, che si snoda su tutta la penisola italiana e non solo.
Anche Trento ha il suo MeetUp, base virtuale per far incontrare e conoscere tra loro i "grilli trentini". I quali, con il passare del tempo, hanno saputo andare oltre i dibattiti sulla rete informatica, dando vita ad una serie di iniziative sul territorio. Oltre, ovviamente, a permettere lo svolgimento del V-Day anche in Trentino: 2.000 firme raccolte dai ragazzi del MeetUp solo nel capoluogo, 3.500 in tutto il Trentino. Numeri che danno l’idea dell’enorme sviluppo conosciuto da un gruppo nato quasi per scherzo e che, a distanza di due anni, può ormai vantare una struttura di grande efficacia.
E’ Francesco Ghensi, uno dei principali coordinatori del MeetUp di Trento, che ci spiega meglio le modalità di azione e sviluppo: "Il MeetUp è un gruppo spontaneo di cittadini senza legami politici di alcun tipo che si incontrano con la volontà di cambiare le cose o almeno di provarci; è uno strumento utile per aggregarci, veicolare informazioni, scambiare opinioni e soprattutto per organizzare iniziative ed eventi nella vita reale".
Non si tratta però di una comunità solo virtuale...
"No. Alcuni dei 140 iscritti al MeetUp si sono conosciuti anche fisicamente: ci troviamo, parliamo...".
Cosa vi unisce?
"Pensieri e volontà comuni, l’ammirazione per l’impegno di Grillo, la voglia di diffondere le nostre idee e fare sentire la nostra voce, evitando di criticare in maniera sterile. Siamo comunque un gruppo eterogeneo; proveniamo da diverse classi sociali, diversi background culturali, diverse provenienze. In comune abbiamo per lo più l’età, mediamente piuttosto bassa: dai venti ai quarant’anni".
Da quanto tempo siete operativi?
"Il MeetUp di Trento nasce due anni fa, ma solo da febbraio di quest’anno abbiano iniziato a mobilitarci in forme più attive. Ad esempio, oltre al V-Day, abbiamo aderito all’appello di Nimby trentino per lo stralcio del progetto sull’inceneritore e abbiamo contribuito all’organizzazione della prima Massa Critica di Trento (sabato 22 settembre). Siamo a favore di una mobilità alternativa, nel rispetto dell’ambiente, e ci battiamo per una città più vivibile e a misura di bambino".
Avete un’idea precisa di come dovrebbe essere la società?
"Siamo per una partecipazione più diretta della gente nella vita politica. La nostra non è antipolitica; al contrario, vogliamo contribuire a migliorare la politica. Cerchiamo soluzioni alternative, migliori di quelle imposte da una ‘casta’ che sembra non avere più orecchie, tempo e interesse ad ascoltare gli elettori".
Inutile dunque chiedervi se aderite a qualche orientamento politico preciso...
"Il MeetUp non è né di destra né di sinistra. Nessun partito ci rappresenta e il nostro valore più alto è la libertà. Non dobbiamo niente a nessuno, non possiamo subire ricatti perché siamo liberi. E con la nostra totale indipendenza e libertà ci muoveremo per smascherare l’economia, la politica, l’informazione. Fra le nostre scelte c’è anche quella radicale della non violenza".
Quale margine di autonomia avete rispetto a Grillo?
"Di Grillo condividiamo il modo di pensare. Proponiamo discussioni, ma diamo anche vita ad iniziative che riguardano in modo specifico Trento e la sua provincia. Beppe ha lanciato l’input fondamentale, esponendosi a facili critiche. Ora sta a noi svilupparci: la svolta arriverà nel momento in cui caleranno le luci della ribalta che ci stanno investendo. Solo allora capiremo quanta strada possiamo davvero fare".
Quindi vi impegnerete direttamente nel Progetto liste civiche a cui ora Grillo vuole dar vita?
"In una recente riunione abbiamo deciso di non presentarci a nessuna elezione e di non appoggiare alcun candidato. La proposta di Grillo è provocatoria, sta ad ogni singolo MeetUp valutare in autonomia e noi per il momento preferiamo impegnarci in altro modo. Non ha senso andare ad amministrare la res publica senza un progetto chiaro e condiviso. Tuttavia, non escludiamo che in futuro una lista civica possa esser presa in considerazione, essendo uno strumento democratico di partecipazione che in altre realtà ha dato ottimi risultati".