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Grandi opere e grandi disastri

Quali sono le priorità per il nostro paese? Bucare le montagne per arrivare più velocemente in Europa o mettere in sicurezza il territorio?

Luigi Francesco Traverso
Dissesto idrogeologico

Leggo spesso e con molta attenzione le notizie relative alle grandi opere infrastrutturali delle quali il nostro Bel Paese ha bisogno. Leggo di difesa a spada tratta per la realizzazione di opere faraoniche che saranno le uniche che ci permetteranno come dicono i sapienti: “di non essere tagliati fuori dall’Europa”. Sembra quasi che se non si bucano le Alpi per far arrivare la gente da Kiev a Parigi in treno velocemente tutto ci crollerà addosso, così come si vuole attribuire la colpa della crisi di Genova al crollo del ponte Morandi ed alla mancata realizzazione del terzo Valico Ferroviario Genova-Tortona.

Ma chi difende queste opere è veramente convinto che le priorità in questo nostro Paese siano quelle? Ma questa gente si rende conto di come siamo messi?

Ma questa gente è a conoscenza che molte scuole pubbliche non hanno sicurezza antisismica, così come tantissimi edifici pubblici?

Ma lo sanno che siamo pieni di amianto e le bonifiche stanno a zero? Ma lo sanno che abbiamo una situazione di reti fognarie e depuratori che fanno piangere e che abbiamo troppi acquedotti che sono dei colabrodo? Ma lo sanno che ci sono migliaia di discariche abusive di materiali inquinanti che debbono essere bonificate?

Ma questi personaggi conoscono le condizioni dei pendolari e di come siamo messi con le ferrovie regionali ed anche interregionali? Ma lo sanno che ci sono ferrovie che fanno ridere o piangere e si continua a dire che non ci sono i soldi per elettrificare o per fare il secondo binario? Ma lo sanno che ci sono servizi sostitutivi del treno con mezzi gommati perché mancano i macchinisti ed il personale viaggiante? Ma questi signori lo sanno che ci sono opere incompiute per miliardi buttate da una parte e mai utilizzate?

Ma questi signori sanno che ci sono stati una serie di eventi sismici per i quali è stato fatto poco e nulla? Quanta gente è ancora in baracca?

Ho incontrato recentemente delle persone che hanno perso il lavoro e che non riescono a trovarne uno. Ma questi signori, anche qui in Trentino lo sanno quanti disoccupati ci sono che potrebbero da ieri essere occupati per il recupero dei danni che il territorio trentino ha subito con il recente tornado?

Ma servono solo i buchi per le ferrovie ad alta velocità o alta capacità per dare lavoro? Questa gente la vogliono mandare nei cantieri della ferrovia?

Ma la gente che frequenta le nostre valli ci viene per vedere i boschi distrutti o verrà ancora a trovarci, portando ricchezza se questi luoghi verranno al meglio ed in fretta recuperati (anche e soprattutto nell’interesse della natura) ed il territorio sarà nuovamente reso fruibile e riacquisterà la sua bellezza?

Le grandi opere sono, a mio modo di vedere, tutte queste opere. Bisognerebbe smetterla di trattare solo i massimi sistemi e calarci sulle cose che potrebbero rendere la vita migliore per tutti ed il nostro territorio più sicuro. Utopia.

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