Dall’inquinamento alle alluvioni
Preoccupazione per il completamento della Valdastico, nonché della realizzazione di una terza corsia nell’A22
Con le alluvioni e gli schianti di inizio novembre il cambiamento climatico ha presentato al Trentino un primo e assai pesante conto. Che il clima sia cambiato ce lo indica già il mitissimo autunno. Me lo conferma l’intervista rilasciata dal prof. Dino Zardi, docente di Fisica dell’atmosfera presso la nostra Università. La temperatura del mare, molto superiore al normale, produce piogge intense, venti violentissimi e trombe d’aria, con le logiche conseguenze. Spaventa il fatto che non ci troviamo di fronte a fenomeni passeggeri, ma ad una condizione destinata ad accompagnarci negli anni a venire.
Il riscaldamento globale, ci ricorda il prof. Zardi, è frutto dell’effetto serra, cioè del progressivo aumento della concentrazione nell’atmosfera di anidride carbonica e altri gas. A questo aumento contribuisce in misura rilevante il traffico automobilistico. Per tale ragione in Germania, primo paese produttore di automobili, si stanno adottando severe misure restrittive, quali il bando al gasolio e la chiusura al traffico automobilistico delle città.
Per tale motivo mi causano timore e preoccupazione, anche se non sorpresa, le recenti dichiarazioni del nuovo presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che ha precipitosamente dichiarato la assoluta priorità del completamento della Valdastico, alias Pi.Ru.Bi., nonché della realizzazione di una terza corsia nell’A22.
Nuove strade portano sempre con sé nuovo traffico, in questo caso in misura assai rilevante, e il nuovo traffico porterà inevitabilmente ad un deciso aumento di anidride carbonica in atmosfera. Quanto al costo finanziario delle nuove opere, esso sarà assai rilevante.
Pongo quindi una domanda al presidente Fugatti: come pensa di fare fronte al cambiamento climatico?