La scampagnata
Diciamo subito che il viaggio se lo sono pagato di tasca propria. Magari qualcuno potrebbe sofisticare sul fatto che i quattro consiglieri provinciali in vacanza alle Canarie erano appena tornati al lavoro dopo le ferie di fine anno, ma è noto che l’assenteismo è un problema solo per i normali lavoratori.
Presentiamo ora i partecipanti alla scampagnata. Capo comitiva era Giacomo Bezzi, che nel lontano arcipelago ha lungamente vissuto e gestisce interessi immobiliari. Di lui, protagonista innumerevoli volte di questa rubrica, non diremo altro. Poi il presidente del PATT Walter Kaswalder, dell’ala ruspante del partito, quello che propose, sull’esempio di Veneto e Lombardia, di rifiutare l’accoglienza ai richiedenti asilo. Poi un più anonimo pattino, Luca Giuliani. E infine la multiforme Manuela Bottamedi, militante dell’UPT fino al 2011, passata nel 2012 al Movimento 5 Stelle per il quale entrò nel 2013 in Consiglio Provinciale, passata nel 2014 al Gruppo Misto e nel gennaio 2015 approdata nel PATT.
Scopo del viaggio? Il cronista del Trentino ipotizza più o meno ironicamente: “Che si tratti di un tentativo di Bezzi di convincere l’ala più movimentista del PATT, negli ultimi tempi critica nei confronti del loro stesso presidente della Provincia? O forse Bezzi ha in mente di coinvolgere i colleghi consiglieri in qualche business immobiliare?”.
Ma la Bottamedi non si nasconde: “Giacomo ci ha invitato e siamo andati a vedere se le Canarie è davvero un posto dove trasferirsi quando si va in pensione”. Poi però corregge il tiro: “Siamo riusciti a coniugare una brevissima vacanza tra amici con un viaggio-visita molto stimolante e interessante sotto ogni profilo politico e professionale. Le Canarie non sono solo un paradiso turistico, ma anche l’autonomia speciale più forte in Europa”. E Kaswalder, di fronte a prevedibili critiche, conferma: “Dobbiamo ringraziare Bezzi perché conosce politici di alto livello alle Canarie, che ci hanno spiegato come funziona la loro autonomia e devo dire che hanno un buon presidente e una buona amministrazione autonomista. Basti dire che hanno l’Iva al 7%, non hanno disoccupazione né criminalità. Poi, nei supermercati costa tutto la metà rispetto a noi e le strade sono pulitissime. Abbiamo molto da imparare in Trentino e ho già qualche idea da proporre in occasione della discussione del terzo statuto di autonomia”. In ogni caso - precisa il presidente del PATT - “è dal 2000 che non faccio vacanze e sono tra i consiglieri con le percentuali più alte di presenza in commissione e in Consiglio”. E conclude rassicurando gli elettori: “Io comunque non intendo comprare casa né trasferirmi alle Canarie”.
Anche la Bottamedi è (politicamente) entusiasta dell’arcipelago: “Hanno un’autonomia integrale che funziona benissimo - scrive su Facebook -. Tutta da copiare. Statuto speciale dal 1982. Disoccupazione praticamente assente, no extracomunitari, tasse al minimo, economia che gira, sistema sanitario al top. Studieremo il modello e porteremo proposte concrete che vanno in quella direzione”.
Svegli, i nostri consiglieri: hanno capito tutto in due giorni!
Ad offuscare gli entusiasmi arriva però l’intervento di un italiano, un astrofisico da tempo residente a La Palma, dove lavora al Telescopio Nazionale Galileo. La sua analisi è impietosa: la disoccupazione è al 30%, tra le più alte della Spagna, e i giovani se ne vanno. Agricoltura e allevamento sono stati affossati dalle multinazionali (monocultura della banana), sicché il 90% dei prodotti agroalimentari vengono importati. E anche la criminalità non scherza: “Una settimana fa, proprio qui a La Palma sono stati scoperti 300 kg di cocaína destinati allo smercio in Europa e proprio ieri a Tenerife é stato assassinato un uomo fracassandogli il cranio e a pugnalate”. Dopo aver invitato i consiglieri trentini “qui da me a La Palma per presentargli extracomunitari da tutti i continenti, quanti ne vogliono”, il nostro concittadino offusca perfino le meraviglie autonomistiche delle Canarie. Il locale partito autonomista “negli ultimi dieci anni non ha fatto che precipitare in caduta libera. Basti pensare che in quest’isola è stato addirittura messo da parte attraverso un’alleanza tra destra (PP) e sinistra (PSOE), una sorta di compromesso storico”!
Quindi - conclude lo scienziato - “riferendomi in particolare al conclamato ottimismo della signora Bottamedi, meglio che il modello autonomista canario di cui parla se lo studi in modo approfondito”.
Chissà chi ha ragione.
Ma almeno per trascorrerci gli anni della pensione, a cui già pensa, previdente, la 46enne Manuela Bottamedi, le Canarie si confermano un’ottima scelta.