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Delocalizzare in casa propria

Le meraviglie delle stampanti in 3 dimensioni. Da “La Voce delle Voci”, mensile di Napoli.

La rivoluzione delle stampanti che realizzano oggetti è iniziata. Ho passato gli ultimi tre giorni a stupirmi per i prodigi delle stampanti 3D e dopo estatiche ricerche sulla rete mi sono attaccato al telefono e ho cercato di saperne di più.

Credevo che la stampa in 3 dimensioni fosse ancora una tecnologia carissima e invece scopro che già vendono stampanti 3D da assemblare a 750 euro, a 1.000 le compri già assemblate. E ci sono modelli per fabbricare oggetti piccoli a 300 euro! Il materiale è ancora un po’ costoso (sui 30-40 euro per una matassa di materiale plastico), ma l’aspetto formidabile di questa tecnologia è che, partendo da un disegno tridimensionale dentro il computer (in Autocad o simili), la stampante inizia a sovrapporre strati su strati di polvere auto-agglutinante, mentre lascia gli spazi vuoti all’interno dell’oggetti; si ottengono così prodotti già pronti all’uso. Ad esempio, hanno realizzato un grosso orologio già montato, cioè, non stampando i pezzi uno per volta e poi montandoli. Si può stampare in vari tipi di plastica (elastica, rigida, biodegradabile, eterna), in simil legno, ceramica o pietra, oppure in metalli composti da polvere di metalli e resine. Alcuni procedimenti richiedono una successiva cottura, mentre altri producono subito l’oggetto finito. Ci sono sistemi che permettono addirittura di stampare in metallo, fondendo con un raggio laser gli strati di polvere di acciaio (o di titanio, oro, argento, bronzo) uno sull’altro.

Una cosa incredibile. Tanto per spiegarsi, sono riusciti a stampare addirittura fucili e pistole funzionanti (in questo caso stampando pezzo per pezzo, perché gli spazi tra i diversi componenti sono troppo sottili per le stampanti attuali).

La stampa laser a 3D è insomma già una realtà e in alcuni campi, come le protesi dentali, i prodotti che si ottengono sono migliori per precisione e solidità (nel settore dentale si usano polimeri che diventano durissimi se esposti a luci di una data frequenza).

Si tratta di un settore dove le possibilità sono potenzialmente immense, una nuova frontiera. E ne sono talmente convinto che stiamo programmando, a partire da maggio, una serie di corsi tematici professionali per persone che vogliono approfittare di questa occasione (per informazioni scrivi a info@alcatraz.it).

In particolare mi ha affascinato il progetto di costruire la prima casa stampandola in tre dimensioni. Due tra i gruppi più premiati a livello internazionale che stanno lavorando in questa direzione sono WASProject e Monolite. Massimo Moretti, di WASProject, mi ha raccontato che producendo e vendendo stampanti di piccole dimensioni, riescono a finanziare la costruzione di una stampante alta 10 metri, capace di costruire una casa in argilla (vedi sito e video). Un progetto che potrebbe avere applicazioni straordinarie nelle zone colpite da disastri naturali.

Ho poi parlato con Enrico Dini, fondatore di Monolite, che ha brevettato un sistema per stampare in sabbia: grazie a un velo di liquido agglutinante (atossico) e a sottili strati di sabbia emessi da una stampante gigantesca, i granelli di sabbia si saldano e diventano a tutti gli effetti pietra monolitica. E Dini ha costruito con questo nuovo materiale una enorme scultura.

Un’altra persona che sto cercando di contattare è Markus Kaiser, che è un pazzo scatenato. Il pezzo centrale della sua macchina è una lente speciale (lente di Fresnel, costa sui 250 euro), capace di concentrare il sole con un raggio che raggiunge i 3500 gradi! Questa lente è fissata a un braccio meccanico che ubbidisce agli ordini di un computer in cui è racchiuso il disegno dell’oggetto da fabbricare.

Sotto la lente si stende uno strato di sabbia che il raggio scioglie letteralmente: vetro liquido. Il braccio meccanico muove la lente, così il raggio si sposta creando un disegno di sabbia fusa. Poi si distribuisce sul primo strato di sabbia un secondo strato e la lente fonde anche questo che si salda col primo. E così via. Dopo qualche decina di strati otteniamo un vaso o un vassoio; volendo, anche una casa di vetro.

La stampa 3D è una colossale rivoluzione. I prezzi sono ancora alti ma le tecnologie, viste le energie e i denari che si stanno investendo, faranno certamente grandi progressi in pochissimo tempo. Praticamente in futuro non sarà più conveniente comprare molti degli oggetti che oggi vengono dalla Cina e simili. Te li farai direttamente a casa tua!

I capitalisti hanno fatto i furbi delocalizzando la produzione nei paradisi salariali e ora si pigliano il contrappasso, perché i consumatori delocalizzano a casa loro le fabbriche cinesi.

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