Innocenzi e le Poste
Cosa ha fatto Innocenzi per le Poste del Trentino? Ci interroghiamo infatti sull’ impegno dell’ ex sottosegretario alle comunicazioni per risolvere il problema della chiusura e della riduzione degli uffici montani e della riorganizzazione e riconversione del personale del Centro smistamento di Spini di Gardolo.
Da un politico impegnato in prima persona sul territorio, il sindacato delle poste si aspettava qualcosa di più.
Troppe volte Innocenzi ha dichiarato il suo personale interessamento per scongiurare le conseguenze della chiusura delle sedi periferiche delle Poste e l’impegno per la prosecuzione dell’attività senza riduzioni di personale del Centro di Gardolo.
Ad oggi però non si conosce alcun risultato concreto, né tanto meno esiste documentazione in tal senso. Tante le parole e le promesse, ma i lavoratori si interrogano, e chiedono fatti.
La Cisl, insieme a Cgil e Uil, da sempre è impegnata per il mantenimento del centro di Gardolo, cercando di individuare nuove lavorazioni che giustifichino il personale applicato.
Attualmente si sta tentando di proporre a Poste Spa di portare a Trento nuove lavorazioni, tra cui quelle dette in tempo remoto.
Si tratta cioè di un sistema a terminale che permette di lavorare la corrispondenza presente materialmente in un altro centro nazionale. Questo significa uno snellimento del lavoro nei Centri di grandi dimensioni ed il mantenimento a Trento degli attuali livelli occupazionali.
Per quanto riguarda la questione degli uffici di montagna, la Cisl chiede che il gruppo di lavoro già attivato con la Provincia diventi maggiormente operativo, convocando le organizzazioni sindacli non escludendole come vorrebbe invece l’azienda. Questo si chiama impegno concreto, non fumosi intenti, poiché i lavoratori chiedono risposte.
E allora, caro Innocenzi, ci spieghi effettivamente quanto da lei fatto per le Poste trentine, così da dare continuità al lavoro da Lei svolto nel corso del Suo mandato istituzionale.
Giovanni Tascino,
segretario regionale della Slp-Cisl.