Il sogno infranto
Miss Italia: quest’anno non ce l’abbiamo fatta.
Miss Italia e Festival di Sanremo sono da sempre – televisivamente parlando – delle manifestazioni ingessate, per di più stiracchiate, negli ultimi anni, fino a tarda notte e trascinate per troppe serate. Trasmissioni sfiancanti, senza neppure l’attrattiva – discutibile quanto si voglia - del trash dichiarato.
Non quest’anno, però, non per Miss Italia. Un assaggio della prima serata comparso su Blob (la famosa incazzatura di Loretta Goggi con Mike Bongiorno) mi ha indotto a seguire con qualche attenzione le trasmissioni successive, nonché le cronache dei quotidiani locali che seguivano l’avventura delle quattro concorrenti regionali.
Non me ne sono pentito: lo spettacolo in TV è stato in diverse occasioni uno spasso, fra le annoiate distrazioni (e peggio) dell’83enne conduttore e le sguaiate smanie di protagonismo della sua collega, che riemersa in video dopo anni di silenzio, è riuscita in poche ore a incrinare una meritata fama di professionista dello spettacolo. Poi i dibattiti se e come inquadrare il culo delle concorrenti, e peccato che a presiedere la giuria non ci fosse, come previsto, Emilio Fede. "Puntata lunga e noiosa – scrive l’Adige - condita dagli inciampi di Mike Bongiorno soccorso dalla debordante Loretta Goggi e dalla badante ex valletta Susanna Messaggio. Agghiaccianti i quiz alle miss e ridicolo, una volta di più, il televoto". E ancora: "La giuria convoca una conferenza stampa per chiarire la posizione circa la richiesta di Guillermo Mariotto che aveva manifestato l’interesse a vedere anche il fondoschiena delle miss: ‘Non faremo mai un concorso volgare’ ribatte Patrizia Mirigliani. Ma Mariotto insiste: ‘Premierò il miglior ‘lato B’ e sfilerà per Gattinoni’.
I giornali, ancora in preda alla sindrome Claudia Andreatti, hanno seguito l’evento molto seriamente. E dalla loro lettura ho capito una cosa forse non nuova, ma che quest’anno è emersa in maniera prepotente: le candidate al titolo – chi più, chi meno – fanno campagna elettorale.
Per Miss Trentino-Alto Adige, ad esempio, si è data da fare la famosa tennista Mara Santangelo, la quale "Ciao a tutti – ha scritto in una mail indirizzata ad amici e conoscenti – Il 20 settembre inizia Miss Italia e mia cugina sarà presente. Vi invito a votarla...". Seguono istruzioni, numeri telefonici da chiamare e tutto. Più in grande, il comune di Cavalese ha affisso dei manifesti, cercando di "sensibilizzare i trentini per il televoto".
E, soprattutto, sui giornali sono comparsi dei costosi annunci a colori: mezza pagina sull’Adige, e sul Trentino un quarto di pagina e un box in prima
La candidata – vi si legge - è "l’unica minorenne delle nostre rappresentanti... Dopo la vittoria di Claudia l’anno scorso, quest’anno il nome su cui puntare è quello di Giulia Vinante, una miss dai capelli lunghi, atleta affermata, solare e con la marcia in più di aver preso l’avventura di Miss Italia nel modo giusto, quello della competizione senza stress e senza mete da raggiungere ad ogni costo".
Ma le cose vanno male; al momento decisivo "la Miss è tesa... Il suo sorriso è stanco e le casca anche la fascia di Miss... Poi si esibisce nell’interpretazione di un balletto ispirato a Madonna. Ma il pubblico e la giuria la bocciano". E lei, che "deve frequentare il quinto anno del Liceo linguistico, ma vorrebbe sfilare e recitare" dovrà ripartire da capo.
Altre due concorrenti regionali vengono quindi escluse dal concorso, e a questo punto la situazione si fa critica: L’Adige denuncia: "La regione, che lo scorso anno non solo aveva vinto il titolo nazionale, ma anche conquistato la fascia di Miss Dermogella e quella di Miss Ragazza Moderna ed aveva piazzato una bolzanina fra le prime 20, rischiava di non essere rappresentata fra le prime 50 bellezze nazionali".
Per fortuna è rimasta in gioco Francesca Ciullo, una ragazza eccezionale: lei si limita a definirsi "solare" (anche Giulia lo era: "Sono semplice e solare" si era descritta al cronista dell’Adige), ma parenti, amici e conoscenti vari si scatenano in una profluvie di aggettivi: tranquilla, impegnata, matura, simpatica, naturale, determinata, brava, dolce, timida, molto umile.
Anche lei ha avuto la sua campagna elettorale, con "distribuzione di poster, manifesti e biglietti che hanno tappezzato non solo Albiano, ma tutta la Piana Rotaliana, alberghi di Salsomaggiore e Caorle".
Subito dopo anche Francesca è eliminata, ma il Trentino si e ci consola: "Resta fra le 30 più belle d’Italia". E racconta di un ritorno trionfale al paese, con banda e maxischermo.