Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Un sindaco non di tutti

Alessandro Giacomini

Sabato 3 settembre sarà una data storica per il Trentino, si celebrerà la prima unione civile Gay. Purtroppo, però, Patrik e Giorgio non potranno sposarsi, se intenzionati a farlo davanti alla più alta carica comunale a Borgo Valsugana, perché il sindaco Fabio Dalledonne non intende celebrare le unioni omosessuali: “Io scelgo secondo le mie personali credenze religiose e per le mie valutazioni etico morali” - ha dichiarato.

Ma il sindaco non può rifiutarsi di celebrare un’unione civile, si tratta di omissione di atti d’ufficio: celebrare il rito civile previsto per le coppie dello stesso sesso, è un obbligo di legge, che non ammette obiezione di coscienza, come forse avrebbe voluto il sindaco di Borgo. Non può rifiutare di celebrare le unioni civili, perché decadrebbe dalla carica immediatamente e il comune verrebbe commissariato, come previsto dall’art. 328 del codice penale.

È pur vero che c’è la possibilità di delegare la pratica ad un suo delegato, anche se dubito che il sindaco di Borgo lo faccia, dopo le sue dichiarazioni.

Patrik e Giorgio dovranno quindi rivolgersi ad altri comuni trentini, oppure attendere la nuova amministrazione dopo il periodo di commissariamento, ma ciò facendo dovranno posticipare la data della loro unione.

In attesa del fatidico giorno, consiglio ai cittadini trentini ligi nel difendere i diritti fondamentali di boicottare il paese di Borgo Valsugana, scelta forte ma coraggiosa, che forse servirà a sensibilizzare certe persone prive del senso di responsabilità morale.

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.