La Mitteleuropaische Chor und Barockorchester (alla Chiesa Arcipretale di S. Marco); la Budapest Symphony Orchestra (all'Auditorium di Trento, purtroppo) e la Tafelmusik (a Villa Lagarina).
Entusiasmante, ipnotica interpretazione di Alessio Bax del Rach 3 di Raichmaninov all'Auditorium di Trento. Note non positive invece per il resto della serata...
Le esibizioni trentine di Anna Kravtchenko e di Alexander Romanovski, entrambi vincitori del Busoni, ed entrambi allievi del maestro ucraino Leonid Margarius. Il quale, trasferitosi a Rovereto, sta dando vita a una scuola di piano di altissimo livello.
Una giovanissima pianista greca nella rivisitazione con il pianoforte attuale di opere classiche: lettura filologica o utilizzo delle maggiori prestazioni strumentali?
Entusiasmo di pubblico alla Filarmonica di Trento per l'emozionante interpretazione di Gospel, Spiritual, e colonne sonore cinematografiche del duo Roberta Carlini (voce) e Lorenza Anderle (pianoforte).
In concomitanza con la mostra "Tutti a nanna. Il sonno degli esseri viventi" al Museo Tridentino di Scienze Naturali, le delicate pagine di alcuni Lieder ottocenteschi sulla notte e il sogno, interpretati dalla voce del soprano Cristina Miatello e dal pianoforte di Stefano Fogliardi.
Il nuovo direttore dell'orchestra Haydn, il salisburghese Gustav Kuhn presenta il suo programma e propone tre sinfonie di Mozart: interpretazione intensa eppur equilibrata, una produzione culturale che si preannuncia entusiasmante.
Nell'ambito delle celebrazioni del grande arcivescovo del '600, una preziosa edizione di cinque salmi composti da Pietro Lappi per Lodron, eseguiti nella Chiesa voluta dallo stesso. Un bell'esempio di recupero di storia e cultura.
Al Castello del Buonconsiglio la mostra sulla storia del pianoforte, con concerti eseguiti sugli strumenti antichi: un'iniziativa raffinata, con un inatteso successo di pubblico.
Una trentina di appuntamenti su Mozart in venti giorni: concerti, spettacoli teatrali, conferenze. Su tutti, il pianista Aleksej Ljubimov, le conferenze cinematografiche e il pastiche teatrale sul Don Giovanni.
Il concorso internazionale di musica antica, quest'anno si è concentrato su uno strumento, il violino barocco. Il risultato, di assoluto prestigio, è stato una meritoria ed emozionante rivalutazione di un repertorio antico altrimenti desueto.
Il Kammer Konzert di Alban Berg: un ascolto doloroso e piacevole, un rovello continuo della mente e dell'orecchio, un'esperienza che lascia spossati, in un'esecuzione impeccabile.
Nonostante l'impegno dell'ottimo Benedetti Michelangeli, un'orchestra Haydn insolitamente sciatta, si esibisce in una serata complessivamente deludente.
Grande successo di pubblico (anche giovane!) per il programma nazional-popolare dell'Orchestra Haydn: la prima e quinta di Beethoven sotto l'energica direzione di Gustav Kuhn.
Memorabile esecuzione nella chiesa di S. Francesco Saverio a Trento del lavoro di Haydn, grazie alla direzione di Davide Lorenzato, che ha saputo magistralmente assemblare solisti, orchestrali e soprattutto coristi.
La Haydn chiude il ciclo delle sinfonie di Beethoven (e la stagione) con l'opera più classica: la mitica Nona. Diretta da Gustav Kuhn in maniera entusiasmante.
La classica formazione del quartetto all'interno della musica del '900: questo il tema, ambizioso e stimolante svolto dall'Arditti, celeberrimo e, alla Filarmonica di Trento, all'altezza della fama.
Commistione di tradizione (le percussioni delle tablas indiane) e innovazione (tonalità interpretate da un mixer audio) classico (Mozart) e contemporaneo (una prima assoluta) gli italiani del Quintetto Bibiena e l'anglo-indiano BC Manjunath.