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QT n. 22, 24 dicembre 2004 Monitor

La Kravtchenko per il Sudan

Concerto della grande interprete (Busoni nel '92) per una scuola in Sudan.

Federico Scarfì

Nel Sud del Sudan, ci sono un milione di bambini in età scolare, il 75% dei quali non ha accesso all’istruzione scolastica. Per questo motivo l’associazione trentina di volontariato EDUS ha organizzato, con il sostegno dell’azienda di telecomunicazioni Alpikom, un concerto di beneficenza per la ristrutturazione e lo sviluppo di una scuola elementare di St. Kizito, in Sudan.

Anna Kravtchenko.

Il concerto, tenutosi mercoledì 15 dicembre all’Auditorium S. Chiara, ha visto protagonista la pianista ucraina Anna Kravtchenko, già nota al pubblico trentino oltre che per le sue straordinarie doti interpretative (è stata vincitrice del concorso "Busoni" nel 1992), per la sua attenzione e sensibilità ad iniziative umanitarie.

La prima parte del concerto è stata caratterizzata dalla libertà sapientemente misurata con la quale l’artista ha condotto le Sonate op. 110 e op. 109 di Beethoven, alternando all’inebriante brillantezza dei tempi veloci, l’espressività patetica dei movimenti lenti dilatati ed enfatizzati in ogni piccolo inciso melodico. In queste due composizioni, fanalini di coda della produzione sonatistica beethoveniana, sono emerse così l’ispirazione rarefatta e misteriosa, la drammaticità e la raffinata contabilità, tipiche della più nobile espressione "romantica".

Seconda parte tutta russa. Nella Suite di tre brani tratta dal balletto Romeo e Giulietta di Prokof’ev, e trascritta per pianoforte dallo stesso autore, la Kravtchenko ha entusiasmato il pubblico con grande vivacità ed incisività, rendendo al pianoforte la ricchezza dei timbri orchestrali e la nettezza dei piani sonori, le brusche modulazioni e le repentine impennate virtuosistiche. Il concerto si è concluso con la Sonata n. 2 di Rachmaninov, densa nella scrittura di stampo post-romantico.

Grazie dunque ad Anna Kravtchenko, che mentre ci ha condotti col fiato sospeso attraverso due secoli di storia musicale, al contempo ha dato il suo generoso contributo ad alleviare una delle tante situazioni di sofferenza e di ingiustizia del mondo d’oggi.

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