Pergine Spettacolo Aperto:la strada della progettualità
Da alcuni anni "Pergine Spettacolo Aperto" percorre una via difficile, poco praticata ma sicuramente coraggiosa e originale. PSA non è il solito festival-rassegna, ma un festival-laboratorio, che trova il suo momento centrale e creativo nell’attività dei laboratori in cui un centinaio di giovani professionisti provenienti da tutto il mondo mettono in scena gli spettacoli.
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Per il trentennale della manifestazione PSA propone un percorso più "progettuale" e meno eterogeneo rispetto agli anni passati. Filo conduttore sono le Vie d’Oriente, in cui c’è spazio per le produzioni lirico-teatral-musicali targate PSA ma anche per spettacoli ospiti (così li chiamano) con artisti di chiara fama e ottima qualità, come Mauro Pagani e Massimo Ranieri con la Boban Markovic Orkestra.
Tra le produzioni segnaliamo "Cose turche", commedia liberamente ispirata alle due opere di Rossini "L’Italiana in Algeri" e "Il turco in Italia". Con questo allestimento sperimentale, a cui collaborano i laboratori di PSA e gli attori dell’ATIR di Milano, si cerca una via per rendere la lirica meno seriosa e più accessibile al pubblico.
Altra produzione interessante è il "Progetto Hiroshima". Il 6 agosto ricorre il sessantesimo anniversario del bombardamento sulla città giapponese e PSA propone un evento articolato in due appuntamenti in cui si mescolano musica, canti, danza, recitazione e video. Altro spettacolo legato al Giappone è il concerto del Kiyoshi Nagata Ensemble, gruppo che mescola il suono dei monumentali tamburi taiko con le arti marziali e la danza.