La passione civica, i diktat, le giravolte, il giudizio dei cittadini. Le vicende delle elezioni roveretane: cosa ci insegnano, e da cosa si può ripartire.
Il voto elettronico: pregi e difetti di un sistema già sperimentato, l’8 maggio scorso, da 7.000 elettori in 5 Comuni trentini. Il timore (e gli antidoti) dei brogli informatici.
Qualche scetticismo sulla rilevanza dei programmi a fini elettorali. Cosa allora dovrebbe contare? La cultura, la storia di una coalizione; e soprattutto i risultati.
Finita nel grottesco la ricerca dei diesse dei candidati al Parlamento: ridicolizzate le (pseudo) primarie, silurato l'onorevole uscente (e meritevole) Kessler, violentata la logica e le stesse convenienze di partito. E tutto perché il segretario...
A confronto Giuseppe Detomas (Unione) e Giacomo Santini (Forza Italia), che si affrontano nel solo collegio senatoriale veramente in bilico, quello della Valsugana.
Le tasse e quale società si vuole: due temi strettamente correlati, affrontati solo con vergognose furbizie (dalla destra) o ambigue timidezze (dalla sinistra).
La metà degli italiani ha votato Berlusconi. Come mai? Il voto irrazionale e un esempio storico, il referendum monarchia-repubblica: ma con un perdente di ben altra levatura...
Come la Cdl pareggia alla Camera, vince al Senato ma perde le elezioni. Un caso da manuale: tutti i trucchetti escogitati per limitare i danni di una prevista sonora sconfitta, si rivoltano contro i (troppo) furbi ideatori.
La mezza sconfitta dell’(invincibile?) centro-sinistra trentino e il suo nuovo, difficoltoso rapporto con il territorio. La mezza vittoria del centro-destra, e il suo problematico rapporto tra traino nazionale (ma Berlusconi è anche un handycap) e realtà locale.
L'Unione trentina, egemone in tutti gli ambiti sociali, vince per un risicato 0,4%. Come mai? Le due politiche della giunta provinciale, innovazione in città, contributi nelle valli. Risultato: disagio sociale, un modello di sviluppo obsoleto, il sistema di potere che entra in crisi.
Evasione e lavoro dequalificato, oppure cultura e tecnologia? L’antitesi che spiega l’avanzata del centro-destra, e indica l’alternativa, in un’intervista al senatore Giorgio Tonini (Ulivo).
La storia di una chimera politica, rimasta tale per 15 anni. E ora, sarà la volta buona? E’ auspicabile, soprattutto in Trentino: fra 2 anni si vota. E anche a destra sembra organizzarsi - finalmente - un “partito dei moderati”...
Elezioni a Innsbruck: Hilde Zach perde le elezioni, ma vince le trattative. E intanto si approfondisce il buco dei conti dei grandi impianti olimpionici.
Il referendum abrogativo (di alcuni punti decisivi) della legge elettorale: come può essere una mobilitazione per il sempre auspicato rinnovamento della politica.
Dai Codici Etici in soffitta, alle candidature dei voltagabbana, alla riconferma di tutti i notabili: il Trentino politico si distingue per l'assenza di ogni novità.
Che succede se il Partito Democratico lascia uno spazio libero a sinistra? Ci si divide per occuparlo, ovviamente. Cronaca semiseria di un tragicomico vizio antico.
La doppia anomalia della politica italiana: Berlusconi politico improbabile; il centro-sinistra con il segretario-disoccupato che è persona diversa dal premier (cui fa le scarpe). Ma ora si può sperare in un'evoluzione, in quanto...
Due passi per la Trento degli immigrati, dentro e fuori da kebaberie e call center gestiti da nordafricani e pakistani, bastano per farsi un’idea di come le comunità straniere stiano vivendo questo momento di campagna elettorale, fra aspettative, speranze e disillusioni. E a trarre qualche provvisoria conclusione: attento, centrosinistra, perchè...
Il professore è davanti alla televisione. Arrivano le prime proiezioni. La destra affarista e leghista sta allungando minuto dopo minuto. Possibile? Il professore non vuole cedere al pessimismo...
Diciamolo, la sinistra ha perso perchè ha governato male: su fisco, economia, giustizia, istruzione, infrastrutture, ambiente, non ha saputo trasmettere alla nazione una direzione di marcia. I limiti delle capacità e della cultura di governo, l’abbandono dei luoghi di lavoro, il distacco dai ceti popolari. La lunga lista degli errori e le possibili nuove prospettive.
Paura dell’immigrazione, ostilità verso la classe politica, difesa del tessuto industriale del nord, interclassismo e un carattere popolare. Queste le carte giocate da Bossi.
Il responsabile del “marcio” in Comune candidato a Sindaco del PD. Quando la politica se ne infischia dei risultati e bada solo alle alleanze interne. Per fortuna sembrano all’opera alcuni anticorpi.
La malaurbanistica, l’edilizia popolare, i grandi progetti, la sudditanza alla Provincia, la laicità, la moschea: dibattito con i candidati a sindaco Morandini (PdL) e Merler (Liste civiche).
Il prosindaco Andreatta, favorito, non partecipa...