Enzo Marzo, Le voci del padrone. Bari, Dedalo, 2005, pp.221, 15.
Democrazia, pubblica opinione ed effettiva possibilità di diffondere il proprio pensiero.
Ancora la stampa locale alle prese con la notizia della Miss: una disarmante Caporetto culturale. Comprensiva di una piccola ignobile campagna contro chi dissente.
La nuova direzione di Pierangelo Giovanetti: un progetto anche industriale, coraggioso e decisamente interessante. Un primo rapporto con il potere locale lucido e indipendente. Ma al contempo, un irrompere nel giornale della destra religiosa. E’ una strada proficua?
Viaggio tra i giornalisti in agitazione: i timori per un’informazione ridotta a merce, un lavoro precarizzato, e un rapporto con editori attenti solo ai bilanci (che peraltro sono floridi). Abbiamo provato a parlare anche con questi, che però hanno declinato. Qualche idea per una via d’uscita.
La nostra provincia è sotto le grinfie di Satana. Il Trentino se n’è accorto e ci allerta, mentre L’Adige e il Corriere tacciono. Distrazione? Complicità?
La riscrittura in chiave contadina della Bibbia della pur benemerita Arca Azzurra Teatro non convince. Al di là della stucchevole ricerca dello scandalo (da parte della stampa locale) per un seno nudo.
Motivazioni e finalità di un giornale molto rinnovato, una voce libera adeguata al Trentino del 2000. E il nuovo assetto economico-organizzativo, in cui sarà centrale il rapporto attivo con i lettori.
Margherita Cogo è giuridicamente prosciolta perchè falsificare una fotocopia non è reato, e truffare i Ds che non querelano, nemmeno. Ma politicamente è colpevolissima, e così il partito che, pur sapendo, l’ha proposta e promossa.
Ma se nel Pd c’è qualche segnale di risveglio etico, preoccupa l’insieme della politica e dei media: che prima di sganciarla quando ormai indifendibile, l’assessora sbianchettatrice la hanno difesa ad oltranza
Allegato a “Vita Trentina” e ad altri periodici diocesani italiani è uscito un opuscolo sfacciatamente pro-nucleare. Ricca pubblicità o mossa politica?
Vita Trentina, le chiese vuote, la secolarizzazione, i nuovi media; e i lettori che calano e invecchiano. Ha senso oggi un giornale della Curia?
Al settimanale un nuovo direttore, di transizione dicono. Lui però a innovare vuole provarci.