Il problema della democrazia all'interno dei partiti: e il caso clamoroso della Lega Nord, partito teocratico a livello nazionale, e feudale in campo locale.
Spinta dalla necessità (l'Ulivo paralizzato dai dorotei) la sinistra trentina cerca di unirsi e di crescere. Con la convinzione di avere le risposte giuste per il Trentino e di poter essere un esempio per il nord Italia. Ci riusciranno?
Lista dell'Ulivo, Area laico-socialista, Cosa Bianca, Sinistra Federata... I vari tentativi di aggregare la galassia ulivista, tra piccole ambizioni e grandi prospettive. E ancora tanta confusione sui contenuti.
L'Ulivo e la sinistra dopo la vittoria di Dellai nel Ppi. Assieme a Valduga, a Grandi, oscurati dalla grancassa sul supersindaco. In queste condizioni, si può essere riformatori? A sinistra rispondono che...
I neo-centristi tentano di riesumare la Dc dorotea. Fanno il loro mestiere, il problema è l'Ulivo (e Dellai) di cui non si scorge il progetto modernizzatore.
Dopo Tarcisio Grandi, Dellai imbarca tutto il sottobosco democristiano. E attacca le riforme della sinistra. La quale oscilla tra patetica sudditanza, voglia di non vedere, necessità di reagire. Il problema è che...
Scongiurata la riforma Bondi, evitato il rischio mortale della programmazione, prosegue trionfalmente la distribuzione di soldi a pioggia. Per restaurare chiese e altro.
L'esaurirsi dell'ulivo trentino: causa motivi contingenti (l'infausto coordinatore Giuseppe Zorzi) e di fondo (il problema, mai affrontato, del doroteismo come prassi di governo).
E' stato governato male il Trentino? Sì. Chi è responsabile? Nessuno. Per non urtare i possibili alleati, sia la sinistra che la destra si appiattiscono sul centro doroteo.