Sindaci e elezioni comunali nella lunga transizione post-democristiana: liste frammentate, fragili candidature di bandiera, agganci ai poteri forti; ma anche idee condivise, programmi stimolanti. Il caso di Rovereto.
Le elezioni in Fassa: le intimidazioni ai candidati, gli impianti sciistici come tema dominante, l’assenza delle tematiche sociali. Nella valle col più basso indice di scolarità del Trentino.
Gli autoritratti che i nuovi sindaci danno di se stessi nelle interviste del giorno dopo: confusione nell'orientamento politico, carente interesse per la trasparenza ecc. Speriamo sia solo carenza di comunicazione...
L’Ulivo ha dei candidati eccellenti: ma si chiamano Kessler e Piccoli. Retroscena, calcoli e intrighi della resurrezione (provvisoria?) del centrosinistra.
La laicità perduta: i grotteschi travestimenti, gli insultanti integralismi di candidati alla ricerca del voto cattolico. Ma i laici (i non credenti e i cattolici non-integralisti), quelli non votano?
Boato (Ulivo-Girasole) e Zenatti (Casa delle Libertà-An): scontro su Autonomia, Regione, ruolo di Rovereto. E un’inaspettata convergenza (quanto reale?) sui temi ambientali.
Dibattito tra Giovanni Kessler (Ulivo-Ds) e Renzo Gubert (Casa delle LIbertà-Cdu). Temi: meno tasse e meno Stato sociale? Pubblico o privato? “Fuori dalle balle” gli immigrati?
Centro-sinistra, Berlusconi, mafia e questione morale. Con Marco Travaglio un'assemblea elettorale, che spiega perchè il centro-sinistra doveva vincere, e perchè invece ha perso.
Come e perchè il centro-sinistra è riuscito a perdere in Italia, ma a vincere in Trentino. Viaggio tra i vincitori: l’alleanza con la Svp, il riequilibrio a favore della sinistra, il crollo della coalizione (e della Margherita) dove si è voluto imporre l’affarismo. E ora?
Centro-sinistra: a pochi giorni dalla vittoria la Giunta provinciale è di nuovo in fibrillazione. Come si può andare avanti? Nella sinistra ci sono due scuole di pensiero...
Centro-destra: dopo la (meritata) sconfitta locale si dà la colpa alla stampa e agli avversari cattivi. C'è anche chi cerca di ragionare...
"Riformisti" e Costruire Comunità convergono nei Ds, come forse anche dipietristi e cossuttiani. Un cartello elettorale senza una linea politica, che lascerà carta bianca a Dellai.
Il ritorno di Mario Malossini: nell'immediato posizione furbetta ed autolesionistica sulle vicende passate; nel medio periodo, leadership politica nel centro-destra.
Dellai entra di prepotenza nelle questioni interne alla lista dei DS: che dopo un primo scatto d’orgoglio si fanno umiliare e accettano il ruolo di satelliti. I retroscena, le motivazioni, le conseguenze di una riuscita operazione di colonizzazione politica.
Gli spot elettorali: tutti uguali e disastrosi. Quando si vuol vendere un politico come un formaggino, ma non si ha il coraggio di andare fino in fondo.
Privatizzazioni, enti pubblici, lavoro flessibile, tipo di sviluppo: le grandi scelte del Trentino dopo le elezioni. Confronto con imprenditori, sindacato e i due maggiori candidati a presidente (o meglio uno; l’altro - Lorenzo Dellai - non ci sta).
Una campagna elettorale all'insegna dell'autogol. Dai visitors nazionali del centro-destra, alla moglie di Malossini, alle arroganze della nomenklatura del centro-sinistra: una piccola antologia, rivelatrice di una cultura politica inadeguata.
Il grande successo della Margherita, come e perchè. E il bivio che si trova ora di fronte Lorenzo Dellai: gestire il potere alla dorotea o cercare di passare alla storia? Qui sia la sinistra che la destra potrebbero giocare un ruolo. Invece...
I Ds allo sbando, tra perdita di identità, voglia di rivincite, ipotesi di politica propositiva. La Margherita senza capacità egemoniche: né sugli alleati, né sulla pubblica opinione. Il varo della nuova Giunta dimostra che Dellai, se vorrà solo essere l’ennesimo doroteo, non avrà vita facile.
Politica più chiara, polarizzazione delle formazioni, varo immediato della Giunta Provinciale: alla prova dei fatti, questi gli effetti della nuova legge elettorale. Positivi. Accanto a alcune cose da rivedere...
I conflitti interni e le prospettive di Alleanza Nazionale, prima e dopo l’ultima abiura di Fini del fascismo: l'eredità storica, i personalismi, il rapporto con Forza Italia.
Il rafforzamento delle capacità di governo, doveroso ma senza contrappesi; il prevalere delle fedeltà al leader rispetto ai programmi; le eccessive risorse in mano al pubblico. Le dinamiche per cui il Trentino viene governato da un nuovo notabilato.
Elezioni comunali: quanto pesano i sindaci-podestà ora assessori provinciali; le crepe nella Casa dei Trentini; il perdurante disorientamento della sinistra.
Ruolo e identità della città, rapporti con Trento, urbanistica, crisi dell’industria, mobilità... I temi di fondo oggi di Rovereto in due interviste parallele a Bruno Ballaradini e Guglielmo Valduga (mentre il sindaco Maffei dà forfait).
Il ruolo del capoluogo, l’incremento demografico, i continui pasticci urbanistici. I nuovi problemi di una città (ora) troppo attrattiva, in un confronto tra i candidati Pacher, Coppola, Zampiccoli.
Sconfitta al primo turno, la sinistra di fronte al dilemma del ballottaggio: coerentemente non appoggiare il sindaco Maffei (Margherita) "nemico" e "incapace", o votarlo secondo gli ordini superiori, "per il bene della coalizione"?
Il risultato delle elezioni comunali: la sconfitta degli apparati, la performance del buonismo di Pacher e, sottotraccia, una nuova inquietudine sociale.
Il centrosinistra trentino scosso dalla sconfitta roveretana: forse urge ridisegnare un’alleanza poco produttiva. La Margherita inizia a pensarci, i Ds invece...