Mons.Rogger: le responsabilità del connubio Chiesa-Dc nello stravolgere l'istituto regionale. Un intervento sulla storia di ieri che deve servire anche oggi.
Sul settimanale diocesano un invito insolito e attualissimo: vescovo Sartori, sei vecchio e ammalato, non ce la fai, dimettiti! Da dove nasce questa richiesta, e perché non verrà accolta.
Nuovo vescovo di Trento, mons. Luigi Bressan.
Dopo l'episcopato di Sartori, la diocesi di Trento ha bisogno di una "raddrizzata": e dal Vaticano hanno mandato un diplomatico di carriera.
In un Trentino in cui i preti sono sempre meno, in cui diminuiscono i battezzati, la Chiesa cerca un nuovo ruolo. Finalmente oltre il controllo della sessualità.
l "caso" don Farina: vissuto con grande intensità da una parte di fedeli, minimizzato - al di là del verosimile - dalla Curia. E c'è chi pone il problema: il vescovo Bressan ha una qualche "linea" pastorale?
La Chiesa, trentina e non, e la sua crisi, alla luce della recente intervista critica di Mons. Rogger. Don Piero Rattin, parroco di Piedicastello: la piaga più grave della Chiesa è l’acquiescenza al potere.
Chiesa e religione, dal referendum sull’aborto a quello sulla fecondazione assistita. Passando per i collateralismi, la repressione interna, la perdita di autorevolezza.
La strigliata del vescovo ai politici: è un suo diritto. Però pensi, innanzitutto, a casa propria. Come mai tiene segreti i documenti sulla (chiacchieratissima) nascita della sua finanziaria?
La comunità dei fedeli e l’istituzione ecclesiale nella nuova società secolarizzata, con i seminari deserti
e i cristiani sempre più minoranza. Le nostalgie del tempo che fu, la scorciatoia dell’autoritarismo interno, la ricerca di un nuovo patto trono-altare magari fondato sul conflitto con l’Islam. Oppure l’attualizzazione dei difficili principi evangelici: povertà, perdono, solidarietà...
Dal contrasto con il vescovo Bressan a quello con la vicepresidente Cogo, passando per la questione morale: le ultime settimane travagliate di Lorenzo Dellai, stranamente in difficoltà nel dibattito politico. Un presidente troppo stretto tra le esigenze e aspettative della società, un ruolo riformatore che non decolla, una pratica politica che genera solo diffidenze.
Intervista a mons. Iginio Rogger, storico e già uomo chiave nella Curia trentina. I punti critici della storia della Chiesa trentina, da Adalpreto, all’eccidio degli ebrei, al vergognoso culto del Simonino, il Concilio, la nascita dell’Università, l’insegnamento della religione, l’odierno confronto con le altre fedi: visti con la cultura di un uomo che conserva la visione conciliare. Fino ai giorni nostri: “Questo papa non lo capisco, tutto quello che diciamo è relativo”.
Preti ormai over 70 e over 80; fedeli formalmente ossequienti ma che improntano la vita secondo proprie scelte; uno strisciante allontanamento dalla Chiesa. Che invece sembra in tutt’altre cose occupata.
Alcune comunità ecclesiali trentine si interrogano; altre aspettano la crociata; altre si rassegnano...
Gli affari e gli interessi di ISA, il braccio finanziario della Curia trentina. Dallo stretto legame con le principali banche armate, agli investimenti immobiliari speculativi in riva all’Adige. Fino ai grandi business del futuro, inutili per la collettività e dannosi per l’ambiente: inceneritore e Tunnel del Brennero.
Vita Trentina, le chiese vuote, la secolarizzazione, i nuovi media; e i lettori che calano e invecchiano. Ha senso oggi un giornale della Curia?
Al settimanale un nuovo direttore, di transizione dicono. Lui però a innovare vuole provarci.
I soldi, la sessuofobia, il fastidio verso l'Islam: gli aspetti più controversi di un episcopato che ha cercato di galleggiare scansando i problemi. Senza riuscirci.
Pier Giorgio Rauzi, spretato eppur credente nel profondo, intellettuale e docente, collaboratore di QT, anima del cattolicesimo critico trentino. Di quel movimento, ora, cosa è rimasto, quali i lasciti?
L’invito rivolto dal presidente Dorigatti al vescovo Tisi a parlare in Consiglio provinciale ha suscitato reazioni contrastanti. Vi proponiamo le considerazioni in proposito di due credenti e di un laico.
Come Domenica Primerano ha rivalutato un museo asfittico, e come una mostra sulla
persecuzione antisemita nella Trento del Quattrocento ha portato alla sua uscita.