Le riforme non sono più centrali, Dellai non va fatto arrabbiare, con il Patt bisogna accordarsi a tutti i costi... La pericolosa deriva dei Ds. Poi però...
Il pastrocchio trentino sulla legge per l’elezione diretta del sindaco è in vigore da ormai cinque anni. I danni che ha fatto, e quelli che farà. Se non si rimedia.
I lunghi mesi di trattative hanno segnato autonomisti e diessini. Da una parte Andreotti, dopo la sconfitta elettorale ottiene la rivincita al tavolo delle trattative, e poi butta tutto alle ortiche.
Dall’altra i Democratici di Sinistra, aspramente divisi su Dellai (leader o alleato?); e quindi su se stessi.
In effetti i due partiti...
Promozione dei fedeli, pasticci amministrativi, promesse a destra e a manca, le troppe furbizie che vengono al pettine. E soprattutto assenza di un chiaro disegno di governo. Nella giunta Dellai c’è già chi pensa che...
Il mediocre “pensiero unico”, la “politica debole” - tanta tattica e pochi contenuti - alimentati dai successi elettorali della Margherita. E dall’altra parte i punti attorno a cui aggregare una politica riformista.
Fallito il tentativo della scorsa legislatura, stavolta, per arrivare al maggioritario, si prova a modificare lo Statuto. Ma riecco le resistenze, dentro e fuori la maggioranza regionale...
Scontro nei Ds: il segretario Albergoni perde la fiducia dei maggiorenti, ma viene salvato dalla base. Il punto vero è la mancanza di strategia, e ora anche di una guida. Ma per il congresso di ottobre...
Berlusconi vince, i berlusconiani trentini perdono. Forse pesa un’opposizione da sfasciacarrozze nella forma (il leader sembra Erminio Boso), e poverissima nella sostanza (non si disturbano i rapporti di Dellai con i poteri forti).
Le bussole ideali non mancano alla sinistra. Eppure, dall’aeroporto di Mattarello agli incontri con i sindaci, sembra emergere una sudditanza verso i poteri forti, le corporazioni, i vecchi modelli di sviluppo.
La grande tradizione, la perdurante attualità del movimento socialista e la sua banalizzazione in microscopiche formazioni destinate a una stentata sopravvivenza.
Anche a Trento, come a Bologna e Roma: la sinistra è al potere, ma per fare cosa? L’abbandono dei progetti riformatori, la coscienza che così ci si perde.
Il partito è in stato confusionale. Ed ha un problema grande come una casa: quali rapporti con il centrismo politico (cioè Dellai) e sociale (il mix di contributi e clientele)? Ma di questo non si osa discutere.
Franzinelli e Andreotti si contendono la segreteria delle stelle alpine. Entrambi sono responsabili della caduta verticale del partito. E da questa contesa ci si può aspettare che...
I Democratici di Prodi e Di Pietro - come spesso le nuove formazioni nazionali - stentano a trovare a livello locale personale politico adeguato. I Democratici trentini, tra personaggi discussi e vecchie volpi.
Nasce una nuova area nella Margherita. Con una visione etica della politica innanzitutto. E su aeroporto, inceneritore, nomine per gli amici, consulenze per Prg di Trento, entra subito in contrasto con i dellaiani doc. E così, al congresso del Ppi...
Un’assemblea in una frazione degradata e dimenticata. Dopo Interporto, scalo Filzi, sovrappasso, arriva l’inceneritore: tanta rabbia ma soprattutto disillusione.
Trento, incominciano le manovre attorno al nuovo Prg. L'amministrazione intende nominare come consulenti tre tecnici non graditi al partito del mattone. E allora...
Val Jumela, legge sul commercio, privatizzazioni, cablatura del Trentino: questioni cruciali, su cui Dellai tenta di imporsi. Senza un progetto, secondo le proprie convenzienze. La sinistra inizia ad opporsi. Ed allora...
Uno stillicidio di illeciti politici, una delegittimazione continua degli organismi tecnici: i motivi per cui l’azione di Dellai sulla Jumela è da considerarsi eversiva nei confronti degli assessori e della struttura provinciale.
Da Bolzano e da Innsbruck i dati (disastrosi) sui due aeroporti locali. Ma gli affarismi dellaiani non se ne curano. Solo che questa volta i cittadini possono farsi sentire.
Sindaci e elezioni comunali nella lunga transizione post-democristiana: liste frammentate, fragili candidature di bandiera, agganci ai poteri forti; ma anche idee condivise, programmi stimolanti. Il caso di Rovereto.
Dopo il terremoto elettorale: il governo di Roma, i problemi di Dellai, il rilancio di Bondi, le avanches del centro-destra. La politica oggi: chi parla di Margherite, Girasoli, ribaltoni; e chi invece propone, per l’Italia e per il Trentino...
Caso Jumela e simili: come la Provincia contravviene alle leggi e chiama i funzionari a disapplicarle. Dove va a finire la legittimazione morale del centrosinistra?
Gli autoritratti che i nuovi sindaci danno di se stessi nelle interviste del giorno dopo: confusione nell'orientamento politico, carente interesse per la trasparenza ecc. Speriamo sia solo carenza di comunicazione...
Per la Pi.Ru.Bi. e la Jumela è disposto a giocarsi tutto. Ma sulla realizzazione del programma di Giunta frena. L’altra faccia di Dellai, quella di cui nessuno parla.
La Giunta Dellai, paralizzata da veti e contraddizioni, è inesistente. E la sinistra punta i piedi: ma solo per bloccare le idiozie; che non si facciano le cose giuste sembra non interessare.
Là dove la politica dorotea singhiozza e affonda, arriva a far giustizia l’angelo sterminatore dell’economia di mercato. Con risultati a dir poco sorprendenti.
Dalla Jumela in poi, la frana di credibilità del centro-sinistra. Tra le aggressive lobby di Dellai e le inutili verifiche della sinistra; che cerca di arginare i danni con l’antica arte del rinvio. La giunta è ormai morta, i bei programmi ibernati.
“Attenti, ci sono le elezioni” la triste frase di quando la politica diventa propaganda. E nel nome delle elezioni, gli equivoci abbracci nel centrosinistra trentino.
Approvato il collegamento Pinzolo-Campiglio: con la sinistra ormai insignificante, Dellai prosegue imperterrito: governare significa soddisfare le lobby.
Mario Malossini eletto presidente della Compagnia delle Opere: un rientro sulla scena clamoroso, che glissa sulle due sentenze definitive (corruzione e ricettazione). Eppure un ritorno fragile...
Il consigliere regionale dei Democratici di Sinistra Vincenzo Passerini ci ha chiesto di pubblicare il testo di un suo intervento al coordinamento DS-Rete-Solidarietà del 13 ottobre scorso. Aderiamo volentieri a questa richiesta.