Troppe e troppo ascoltate le tendenze minimizzatrici: anche in Trentino
è partito il ritornello “la mafia non esiste”. Ecco invece quello che dicono
le carte processuali
Tra relatori dell’Antimafia, parenti degli imputati, colletti bianchi indagati e Carabinieri disturbatori; ma anche accorate riflessioni autocritiche. Resoconto di una movimentata e positiva serata.
Le condanne pronunciate il 19 dicembre dal Tribunale di Trento e la nomina del nuovo Commissario al Comune di Lona Lases fanno sperare in un futuro più legale e sereno.
A Trento don Ciotti sprona ad essere “cittadini responsabili”, in valle c’è chi addirittura nega che “Perfido” si sia concluso con delle condanne.
Gli esiti di un’ordinanza buonista e del boicottaggio dell’informazione.
Alle elezioni raggiunto il quorum. Ma contro il pressante sostegno di tutte le istituzioni alla lista che ripropone il vecchio, il 46% della popolazione segue le indicazioni del CLP
Le reazioni all’infiltrazione mafiosa, alla luce del sondaggio a Lona di QT\Libera, e del dibattito sul conformismo di valle a seguito del romanzo “Il predatore
Giulio Carini, gestore dei rapporti mafia-autorità: archiviato. Bertuzzi, cavatore in contatto con i picchiatori: dimenticato. Il processo alla locale ‘ndranghetista riguarda solo i calabresi brutti, sporchi e cattivi.