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Da Telecom a Wind, come per magia

E inoltre: sciopero della spesa, vaccino antinfluenzale, sughi cancerogeni, black out, cani pericolosi.

Wind. Molti utenti dei servizi telefonici di Telecom, in particolare della zona di Rovereto, ci hanno segnalato di essere stati contattati da Wind Telecomunicazioni per sapere se fossero interessati ai loro servizi telefonici. A seguito di dette comunicazioni, aventi apparentemente un mero scopo pubblicitario, gli utenti in questione, pur non avendo mai né dichiarato di voler stipulare un nuovo contratto con Wind, né avendo richiesto il distacco del servizio da Telecom, si sono visti indebitamente recapitare la bolletta telefonica della Wind, in luogo di quella Telecom sulla base di una fantomatica conclusione di un contratto con Wind, entrambe circostanze mai avvenute.

Abbiamo parlato con i responsabili nazionali della Federconsumatori e abbiamo saputo che tale situazione riguarda tutta Italia. Ci siamo allora rivolti alla direzione di Wind, che si è impegnata:

- ad attivare una procedura operativa immediata per rendere più trasparente ed agevole il disconoscimento dei contratti (tale disconoscimento è quasi impossibile da parte del call-center 155, e anche qualora ci si riesca dopo varie lungaggini quali raccomandate, telefonate, fax, i tempi di attesa per il ripristino della linea telefonica col vecchio gestore sono lunghi e inoltre c’è da pagare il riallaccio con Telecom);

- a provvedere loro stessi sia a pagare per conto degli utenti che vogliano recedere dal contratto con Wind le spese di riallaccio con Telecom, sia a non richiedere il pagamento delle fatture per il traffico effettuato dagli utenti nel periodo dell’attivazione del fantomatico contratto.

Per qualsiasi ulteriore informazione su tale vertenza ci si può rivolgere alla sede di Trento della Federconsumatori in Via Muredei 8.

Lo sciopero della spesa del 16 settembre. P. C. di Trento vuole avere qualche informazione dettagliata circa lo sciopero della spesa del 16 settembre scorso. A livello provinciale si è trattato del primo sciopero del genere e malgrado abbia riscosso una discreta partecipazione bisogna anche dire che l’informazione ai consumatori è stata piuttosto approssimativa: diversi cittadini si sono infatti rivolti ai supermercati per chiedere se quel giorno erano aperti, convinti che lo sciopero fosse dei commercianti! Inoltre molte associazioni sia dei consumatori, sia di categoria hanno sì dato la propria adesione allo sciopero, ma in piazza si sono presentati solo Codacons, Federconsumatori e Cgil.

A livello nazionale un sondaggio, commissionato dalla Rai a Renato Mannheimer (non di parte dunque), ha evidenziato che allo sciopero della spesa del 16 settembre ha aderito circa il 71 % della popolazione. In conseguenza di ciò l’Intesa dei consumatori ha formulato diverse richieste al Governo; la prima è l’istituzione di una Commissione Parlamentare di inchiesta sul prezzo della benzina, la quale ha una doppia velocità: rapidissima a salire e lentissima nello scendere in relazione a fattori esterni, primo fra tutti la rivalutazione dell’euro sul dollaro. Lo scopo di tale inchiesta sarà quello di accertare l’entità e l’esatta destinazione dei profitti indebiti delle compagnie petrolifere a spese dei cittadini. Se le altre richieste, illustrate dall’Intesa dei consumatori in occasione dello sciopero della spesa, non saranno inserite nella Finanziaria con misure idonee a calmierare l’emergenza prezzi ed a risarcire con bonus e "fiscal drag" la perdita di 2.800 euro del potere di acquisto delle famiglie, verranno messe in cantiere dalle associazioni dei consumatori ulteriori e clamorose iniziative di contrasto agli infiniti rincari, che comprendono anche i ventilati ed in alcuni casi (autobus, rifiuti) già deliberati aumenti tariffari.

Vaccini influenzali. M.T.P. di Rovereto vuole avere notizie sul vaccino antinfluenzale, del quale giornali e televisioni si stanno occupando da giorni.Il Codacons è nettamente contrario (già lo scorso anno ne abbiamo parlato) alla vaccinazione di massa, che va ad unico vantaggio delle industrie farmaceutiche.

Il vaccino, che l’anno scorso si rivelò anche sbagliato, deve essere somministrato solo alle categorie indicate dal Ministero della salute. Denunceremo quindi per procurato allarme chi propaganderà la vaccinazione di massa, terrorizzando i cittadini con il rischio Sars.

E’ stato anche affermato che la vaccinazione antinfluenzale è assolutamente innocua. Ciò non è del tutto esatto, in quanto si consiglia di non effettuarla alle donne nei primi tre mesi di gravidanza e alle persone che hanno allergia verso le uova (la coltura dei virus inattivi avviene nelle uova). Ricordiamo inoltre che negli anni ‘70 e ‘90 negli USA furono segnalati decine di casi di una potenzialmente grave (anche fatale) infiammazione acuta di numerosi nervi (polinevrite acuta o sindrome di Guillain-Barrè) nel corso appunto di una massiccia campagna di vaccinazione antinfluenzale.

Organismi geneticamente modificati. B. D. di Trento ci chiede se risponde al vero che la Chiesa sia favorevole agli OGM. Stando alla conferenza del dott. Val Gidnings, tenutasi presso l’aula Master del " Pontificio Ateneo Regina Apostolorum " di Roma il 23 settembre scorso, sembra proprio che il Vaticano sia a favore degli OGM.

Infatti alla presenza dei rappresentanti dell’Università Cattolica, dell’ambasciatore americano presso la Santa Sede e dei rappresentanti delle associazioni scettiche circa l’uso degli OGM, si è assistito ad un apprezzamento degli organismi geneticamente modificati a nostro parere inaccettabile, specie nell’ottica della Chiesa, la quale dovrebbe tutelare gli esseri umani anche sotto il profilo della salute. Nel convegno poi non hanno avuto risposte convincenti le richieste di delucidazioni ed i dubbi sollevati circa i pericoli per la salute umana, i rischi di inquinamento ambientale e i costi che dovrebbe sostenere la nostra produzione agricola per passare agli OGM.

Peperoncino cancerogeno. La sig.ra P. M. R. di Rovereto vuole avere qualche informazione più precisa circa il cosiddetto "peperoncino cancerogeno" che sarebbe presente in alcune confezioni di sughi. In effetti è stato predisposto dalla Procura di Torino il sequestro per la Star del "Granpesto siciliano Tigullio", trovato positivo circa l’additivo "Sudan 1" (per capirci il peperoncino considerato cancerogeno), per la Cirio del "Gransugo all’arrabbiata", ed anche la Barilla è stata richiamata dalla Procura torinese.

Senza eccessivi allarmismi, consigliamo comunque di prestare attenzione ed evitare, finché le indagini della Magistratura non saranno ultimate, l’uso dei gransughi già pronti e confezionati contenenti il pericoloso additivo "Sudan 1".

Black Out. A proposito del black out che ha colpito il nostro Paese alla fine di settembre il sig. Z. C. di Trento vuole sapere se come cittadino può ritenersi danneggiato per la mancanza del servizio di energia elettrica e chiedere il risarcimento del danno.

Sui siti delle quattro associazioni dell’Intesa (Adoc-Adusbef-Codacons-Federconsumatori ) è disponibile il modulo per chiedere alla società di distribuzione dell’energia elettrica territorialmente competente il rimborso di 25,82 euro per il disservizio che ha provocato il distacco prolungato della corrente. In base infatti alle delibere dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas n. 201/99 e 220/02, in casi come quello avvenuto domenica 28 settembre, è previsto un indennizzo automatico a favore dell’utenza, direttamente accreditato in bolletta. Proprio per agevolare i consumatori e far ottenere agli utenti quanto gli spetta di diritto, le associazioni mettono a disposizione di tutti questo modello, scaricabile gratuitamente dai citati siti internet.

Cani pericolosi. Ci preme tornare su un argomento che abbiamo trattato sul numero scorso, in quanto è stata accolta dal Ministero della Sanità la richiesta avanzata dall’Intesa dei consumatori di modificare l’elenco dei cani pericolosi.

Chiediamo però altre modifiche, in particolare l’eliminazione dell’assicurazione obbligatoria: non solo perché il problema principale è prevenire le aggressioni più che risarcire chi le riceve, ma anche perché, come già detto, a nostro parere guinzaglio e museruola sono più che sufficienti. L’assicurazione obbligatoria è inoltre un inutile regalo alle già ricche compagnie di assicurazione, stimato in 200 milioni di euro.

Ribadiamo infine che, a fronte di un aumento della domanda di polizze, si avrebbe un’immediata speculazione che si ripercuoterebbe sia sui padroni delle razze inserite nell’elenco, sia sui premi di chi è già assicurato con una polizza che includa la copertura del cane. Il problema riguarda 1.800.000 famiglie!

La nostra opposizione all’obbligatorietà dell’assicurazione è data anche dalla considerazione che il numero delle aggressioni non ha un rilievo statistico tale da rendere necessaria l’assicurazione. Nella trasmissione televisiva "Porta a Porta" il ministro Sirchia ha denunciato 70.000 morsicature l’anno, ma si è dimenticato di dire che nella gran parte dei casi si tratta di morsi dati ai padroni stessi dei cani e che invece l’assicurazione prevista nell’ordinanza riguarda la responsabilità civile per danni contro terzi.

In conclusione, se il problema è quello di prevenire, è necessario introdurre l’obbligo del patentino per chi detiene le razze previste nell’elenco e non certo quello dell’assicurazione.