Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca
QT n. 10, ottobre 2012 Servizi

LaVis, lo scandalo è ufficiale

Il vertice nel registro degli indagati, è un sistema di connivenze che inizia ad essere smascherato: i controllori, il Commissario, gli assessori, Dellai..

Con la notizia dell’iscrizione di Fausto Peratoner (direttore, anzi boss della LaVis degli anni d’oro) e di Cesare Andermarcher (suo vice) nel registro degli indagati, a fare compagnia all’allora presidente Roberto Giacomoni, lo scandalo della Cantina LaVis è ora ufficiale.

Dei molteplici aspetti potenzialmente criminali da noi ripetutamente segnalati e denunciati, e poi portati all’attenzione della magistratura da un esposto di soci ed ex-soci, la Procura della Repubblica si è, per ora, concentrata su un’ipotesi di reato: ostacolo all’esercizio della vigilanza, per non aver trascritto nei bilanci, né trasmesso ai revisori della cooperazione, la fideiussione di 12,2 milioni a favore di Isa al tempo dell’acquisto di Casa Girelli.

I nostri lettori ricorderanno la disdicevole vicenda: nel 2005, per comperare Casa Girelli, la triade alla guida della LaVis, invece di chiedere soldi alle banche o ai soci (l’interesse allora era attorno al 3%), aveva stipulato un patto leonino con la finanziaria del vescovo, ricevendo 8 milioni, e impegnandosi a restituirne 12,2 dopo 5 anni, all’interesse del 9%. Il senso della cosa? Nessuno, se non trasferire soldi dai contadini al vescovo.

Un vero esproprio. E appunto la natura predatoria dell’accordo imponeva alcune cautele: da una parte Isa provvedeva a blindarlo attraverso una fideiussione, con cui Giacomoni in quanto presidente impegnava LaVis al pagamento. Dall’altra tutti gli attori tenevano segreto il patto della vergogna e la conseguente fideiussione: Isa non li menzionava al suo cda, né li iscriveva a bilancio; Giacomoni-Peratoner-Andermarcher facevano lo stesso, nulla dicevano ai soci, nulla al cda, niente scrivevano in bilancio, nulla trasmettevano ai revisori. Ma questo è reato.

Per il quale sono ora risibili le difese degli indagati: “Non era mio compito trasmettere atti”. “Io mi occupavo di fare e vendere vino”. “È stato solo un disguido”. Si è trattato di un patto scellerato, sottoscritto contro l’interesse dei soci, che doveva rimanere segreto, a costo di taroccare i bilanci e aggirare i controlli.

Proprio la rilevanza del fatto comporta altri possibili coinvolgimenti. Anzitutto Isa: non vale anche per la potente finanziaria l’obbligo di veridicità dei documenti sociali? Non è che anche per lei sia reato aver nascosto la fideiussione (per quanto a credito invece che a debito), non averla menzionata nei bilanci e ai propri organi di controllo?

Poi gli altri organismi che in questi anni hanno spulciato le carte della LaVis, col compito di verificarne l’autenticità (e magari proteggere gli interessi dei soci). Quando nel giugno 2010 Giacomoni, dovendo di lì a pochi mesi pagare i 12 milioni a Isa, tirava fuori dai cassetti la fideiussione, cosa facevano gli organi di controllo? Segnalavano l’evidente reato alla Procura? Lo faceva la vigilanza cooperativa? Lo faceva l’Ufficio cooperazione della Pat?

E il Commissario? Quando poi, il 1° settembre, Marco Zanoni veniva messo a capo della LaVis, perché non denunciava alla Procura l’occultamento della fideiussione? Essendo pubblico ufficiale, non era obbligato a farlo? E perché, al contrario, oltre ad affrettarsi a riconoscere il debito così malamente contratto con Isa, invece di accompagnare Peratoner e Andermarcher in tribunale, li confermava ai vertici di LaVis e Casa Girelli?

Per ora la Procura si è limitata a ipotizzare il reato di ostacolo alla vigilanza da parte di Giacomoni-Peratoner-Andermarcher; non è però detto che nel corso dell’iter giudiziario, non emergano altre responsabilità. Come quelle, clamorose, relative ai milioni svaniti all’estero.

Ricordiamo i fatti relativi alla società americana Fine Wine International: di proprietà al 100% di Casa Girelli prima, di LaVis poi, con Peratoner e Andermarcher nel cda. Con Peratoner che con il cappello della LaVis inviava milioni di bottiglie in America, e che poi, con il cappello FWI, non pagava. Questo per uno, due, tre, cinque anni; mai il Peratoner lavisano chiedeva indietro i soldi al Peratoner americano. Poi arrivava il Commissario, che si teneva al vertice commerciale il Peratoner lavisano senza chiedergli cosa combinasse in America, anzi munificamente lo amnistiava, rinunciando (li dichiarava “crediti inesigibili”) a ben 7 milioni di crediti mai onorati. Non basta: passato un anno, il Commissario riprende a spedire bottiglie in America, naturalmente a FWI (con a capo ancora Peratoner?).

E i controllori?

Adriano Dalpez, presidente della Camera di Commercio, e il suo Segretario generale nonchè Commissario, Marco Zanoni.

Insomma, un verminaio. Di cui la Procura ha scoperchiato una parte. Altro potrà forse individuare il prosieguo dell’iter giudiziario. Altro ancora eventuali richieste di responsabilità civile (cioè risarcimenti) avviate dai soci depredati.

Però già ora il sistema LaVis è smascherato. La pretesa di poter giocare coi soldi dei contadini, devolverli a Isa, nascondere gli atti contabili, creare allegramente buchi in bilancio convinti dell’onnipotenza della protezione politica, si è rivelata un drammatico azzardo. Il gioco è arrivato al punto di ignorare contemporaneamente i limiti posti dall’etica e dall’economia: Dellai ci finanzia e protegge, dei controllori ce ne possiamo fregare, tanto la stampa se ne sta buona a cuccia, Schelfi è dei nostri, e i soci stiano zitti. Ma la realtà ha poi imposto i suoi diritti: i buchi in bilancio prima, la denuncia di un piccolo giornale poi, l’azione legale di soci non acquiescenti e infine l’intervento della magistratura, hanno scoperchiato il pentolone.

Ponendo tutta una serie di interrogativi, basilari per il Trentino. Anzitutto sui controlli: forse tardi, comunque la vigilanza cooperativa il pessimo andazzo della Cantina lo ha rilevato, passando al presidente Diego Schelfi le relative, allarmate informazioni. Schelfi invece non ha fatto una piega: anzi, ha pubblicamente appoggiato una dirigenza che andava come minimo rimossa, se non accompagnata in Tribunale. E d’altronde era difficile aspettarsi altro da uno che, oltre al vertice della cooperazione, era anche al vertice di Isa, e che dalla spoliazione dei contadini ha anche guadagnato personalmente (5.143 euro abbiamo calcolato, poca cosa per un manager, ma indicativi del conflitto d’interessi, e in che direzione viene risolto).

Poi l’Ufficio controlli dell’assessorato provinciale alla cooperazione: se i colleghi di via Segantini si sono comunque dati da fare, in piazza Dante si è invece dormito, ci si è accontentati di documentazioni vistosamente e vergognosamente incomplete, e si è comunque avallato tutto. Il che pone seri dubbi sulla serietà di un’istituzione che, quando è pressata dal potere politico, semplicemente non adempie ai propri compiti. Anzi, funge da alibi: i vari assessori, Mellarini e Panizza, hanno a loro volta supportato la dirigenza della LaVis, e di fronte alle contestazioni (nostre e di qualche socio, sfociate anche in due interrogazioni in Consiglio Provinciali, da parte del Pd e di Idv) hanno ufficialmente risposto, nell’aula di piazza Dante: i nostri uffici ci dicono che va tutto bene, cosa volete?

A questo punto delle due l’una: o Mellarini e Panizza ammettono di aver influito politicamente sull’operato degli uffici, oppure dichiarano di essere stati da essi (conniventi oppure semplicemente pigri, appurino con un’indagine) fuorviati; nel qual caso dovrebbero prendere le decisioni conseguenti.

Vogliamo invece scommettere che i due faranno finta di niente? Che i controllori dormienti verranno lasciati ai loro sonni tranquilli? Ma scusi, assessore Panizza, che si riempie sempre la bocca di Autonomia, si rende conto verso quale baratro di credibilità delle nostre istituzioni portano queste connivenze?

Il fatto è che il pesce puzza per la testa. In questo caso la politica, ossia, oltre agli assessori, Lorenzo Dellai. Il Presidente infatti era notoriamente il padrino della LaVis e della sua dirigenza, cui mai ha fatto mancare il proprio appoggio, con promesse scandite in assemblea di fronte a centinaia di soci altrimenti perplessi. E questo è il punto più dolente: l’appoggio insistito a una realtà economica e ad una dirigenza discutibile, fa montare la testa a persone evidentemente non all’altezza, intimidisce i controllori, inquina le dinamiche economiche e sociali. Il fatto che ancora oggi, come testimonia il nostro blog, una parte consistente di contadini lavisani pensino che sia meglio non contraddire gli uomini di Dellai perché “lui se vuole può salvarci” indica il degrado economico, culturale e sociale indotto da queste contiguità tra il presidente e alcune realtà imprenditoriali (che poi finiscono con l’uscire dalle logiche dell’economia; accenniamo qui solo di sfuggita al caso della Zini costruzioni, dei reciproci favori tra l’azienda e Dellai - vedi QT dell’11 ottobre 2008 - e del successivo fallimento).

Il Commissario nell’angolo

Fausto Peratoner

Infine il Commissario. Che come primo atto avrebbe dovuto, da pubblico ufficiale, individuare ed eventualmente denunciare le omissioni e i possibili reati dei precedenti amministratori. Invece non fa niente di tutto questo, anzi conferma ai vertici Peratoner e Andermarcher. E contro chi gli contesta questo modo di agire (Questotrentino) avvia una causa civile, chiedendo 480.000 euro di danni.

Proprio l’atto di citazione di Zanoni è prezioso per capirne la pretestuosità dei ragionamenti e l’assoluta inadeguatezza al ruolo. Infatti Zanoni si indigna (al punto da chiedere munifici risarcimenti) perché gli contestiamo la nomina ai vertici di Peratoner e Andermarcher cui “alcuna responsabilità è stata mai accertata giudizialmente né ravvisate nemmeno dall’ente deputato al controllo delle cooperative (PAT)”. Insomma, dal momento che gli ex amministratori non sono sotto processo, io posso promuoverli, e denuncio chi osa criticarmi. Ma, di grazia, Zanoni lo sa che il primo che deve verificare la correttezza degli amministratori della società che commissaria, è proprio lui? E che non può trincerarsi dietro le dormite che si fanno gli uffici provinciali, e men che meno dietro un supposto non intervento della magistratura (che invece fatalmente ha i suoi tempi) che, se del caso, dovrebbe essere proprio lui a sollecitare? Insomma, il nostro non ha alcuna consapevolezza di quale è il suo ruolo.

E adesso? Ora che la Procura ha individuato, dietro altre sollecitazioni, responsabilità di Peratoner e Andermarcher, continuerà a tenerli a capo della società che hanno sfasciato?

In realtà Zanoni ha ben altri problemi. Nelle sue strategie, scaduto il primo settembre da Commissario (peraltro pluriprorogato da Dellai, che per permettergli di stare alla LaVis aveva anche fatto modificare, ad personam, i termini di legge), si era fatto nominare Amministratore Delegato con amplissimi poteri; e contemporaneamente doveva rimanere nel ruolo di Segretario generale alla Camera di Commercio.

Solo che alla Camera non ne potevano più: la sovrapposizione di ruoli (l’uomo è anche vicepresidente di Trentino Marketing, i politici quando individuano la pedina giusta la piazzano ovunque, che poi non ce la possa fare fisicamente a lavorare ovunque non importa, quel che conta è che faccia passare le direttive suggerite) era ormai insostenibile, a iniziare dal punto di vista giuridico, un conflitto di interessi non più mascherabile. La sovrapposizione era pesante anche dal punto di vista pratico, la Camera di fatto era senza Segretario e il caratteraccio dell’arrogante burocrate aveva guastato tutta una serie di rapporti, a iniziare da quelli con il Presidente Adriano Dalpez. A questo punto l’ennesima richiesta di Zanoni di continuare sia alla LaVis, sia alla Camera aveva trovato accoglienza gelida. Al punto da respingere sia le pressioni di Panizza, che quelle del Presidente della Cooperazione Diego Schelfi, e persino quelle di Dellai. Quando si arrivava a votare, dopo un animato confronto tra Dalpez e Schelfi, quest’ultimo (che sta trascinando la cooperazione sempre più in basso) rimaneva isolato, solo contro tutti a votare pro Zanoni. Il quale veniva posto di fronte a un aut aut: devi scegliere, o la Camera, o la Cantina.

A questo punto, da Marco Zanoni, che in questi mesi tanto ha brigato per presentare le magnifiche sorti e progressive della LaVis da lui diretta, che ha pilotato assemblee di contadini per modificare lo statuto e farsi eleggere Amministratore delegato, dall’orgogliosissimo Zanoni dal mento altezzoso, cosa ci si sarebbe aspettati? Che sbattesse la porta della Camera di Commercio: ingrati, dopo anni che ho lavorato per voi, mi trattate così? Ma andate a quel paese!

E invece no, Zanoni traccheggia. Prova ancora, col cappello in mano, a chiedere alla Camera un’ulteriore proroga del doppio incarico. Poi prende tempo, dieci giorni, che poi diventano trenta, per decidere.

L’indecisione è rivelatrice. Evidentemente alle sorti della LaVis non ci crede neppure lui: il rientro dai debiti attraverso le dismissioni è solo sulla carta; l’inchiesta giudiziaria ha scoperchiato il verminaio della gestione precedente con cui lui si è posto in continuità; la corte di consulenti che si è portato dietro costa ed ha prodotto nei fatti un azzardato spostamento di centralità produttiva, dai 5 milioni di bottiglie pregiate della LaVis ai 40 di vini a basso costo e incerto rendimento di Casa Girelli; tutto questo ha provocato un rovinoso crollo dell’immagine della LaVis presso l’enologia nazionale; il supporto di Dellai ormai alle ultime settimane alla guida della Pat, non è più così incisivo come si è visto nelle votazioni alla Camera, e in ogni caso è in scadenza; la stampa ha fiutato l’aria e non gli è più incondizionatamente a favore; i contadini per un po’ li puoi anche intortare, ma poi mettono mano ai forconi.

D’altronde, se abbandona LaVis dopo tante magniloquenti promesse, Zanoni fa la figura del venditore di padelle, e ritornare ora, in tale veste, alla Camera di Commercio, dove è ufficialmente detestato, sarebbe una disfatta. L’unica soluzione può essere ancora Dellai, che come un Lombardo o una Polverini gli procuri negli ultimi giorni un secondo incarico presso qualche società della Pat, dove riparare in caso di resa dei conti alla LaVis. Ma non è facile neanche per il Presidente, sarebbe l’ennesima schifezza in fatto di nomine, degna appunto del Lazio o della Sicilia; un tema su cui oggi in tanti sono giustamente sensibili.

Ormai i nodi stanno venendo al pettine.

Parole chiave:

Articoli attinenti

In altri numeri:
LaVis: chi l’ha affossata e perché
Cantina LaVis: un pessimo segnale
Mirco Cattani
LaVis, da cooperativa a signoria
LaVis, il disastro sociale
LaVis, l’irresponsabile azzardo
Zanoni, la querela boomerang
LaVis, il Tribunale, la PAT

Commenti (402)

Concordo

Nemmeno io voterò PD con PAnizza ... dopo che va a Roma farà in modo di salvare ancora la Lavis ???
Deve solo vergognarsi ... dov'è la trasparenza ... cosa ha fatto panizza?
- soldi alle bande
- soldi ai trentini nel mondo
ma per favore ... quando doveva prendere posizione non lo ha mai fatto!!
A sto punto mi tocca votare veramente per Grillo!

lodovico

Assolutamente in sintonia con 400 panizza : con un capolista così non si può votare pd

PANIZZA

se qualcuno avesse voglia di fare un tuffo nel passato, magari prima di andare a votare, si rilegga la risposta di PANIZZA all'interrogazione n. 3708 del 09/11/11 del PD sulla gestione CANTINA LA VIS.
Vale al pena soprattutto ora che le indagini della Procura hanno fatto emergere più di un dubbio sull'operato "CORRETTO" del TRIO... sempre difeso dal PANIZZA.
MEMORIA CORTA ?
quanta fretta di FUGGIRE DAL TRENTINO del fedele PANIZZA, forse .. sente puzza di indagini e verità scomode che potrebbero smentirlo e magari dimostrare che CHI AVREBBE DOVUTO VIGILARE NON POTEVA NON SAPERE ?
spiace perchè con un capolista come il PANIZZA, non si può votare il PD !

ISA OMISSIS

il TRENTINO DI OGGI ... con un coraggio inusual, dedica poche righe all'archiviazione dell'inchiesta su QT,...ma per non perdere il vizio del servizio al potere ... parlando del finanziamento a tassi USURAI .. convenuto con un "FINANZIATORE" si dimentica di scrivere che il finanziatore fu ISA SPA.
NOn sarà mica perchè ISA è azionista della società editrice del Trentino ?
che pena questi giornali della serva !

w i maialini

Il maiale più grasso non occorre che lo cercate in giro, men che meno in macelleria perche li in azienda fanno a gara a chi mangia di più......Quando costui avrà mangiato tutto quello che c'è da mangiare mangerà anche voi, sempre più denutriti e in miseria ma fedeli, ehhhh già già !!

2000

2000 e passa anni fa il popolo decise di salvare Barabba....ad oggi non é cambiato granché , il buco della Lavis lo state accreditando agli ex soci , bravi cristiani ! Certo chi vuole capire ....non deve , chi vuole sapere é da eliminare , allora visto che siete così sicuri di ciò che dite chiedete i verbali di assemblee o di qualche consiglio ...eppoi vedrete ! Se parlate solo per partito preso, non sono gli ex soci a raccontarsela ,ma forse c' é altro , e se siamo tanto civili e democratici ,il comportamento di trattenersi l ' autofinanziamento e raccontare tante balle in giro , prodi ,onesti e corretti soci e gestori della Lavis ,forse di onesto e corretto c' é poco ...io civilmente la chiamerei appropriazione indebita !! Vi piace accendere cause ...ma non sapete risolvere i problemi, tanto ....soci pagate voi ! Guardate la voce spese legali sul bel vostro bilancio , e a quest'ora al posto di continuare a torturare gente che lavora avreste solo di guadagnato, ma valli a capire sti intelligenti....avanti popolo votate Barabba !

x zampognaro

Vi consiglio di cambiare contabili... mi sa non sanno niente di contabilità e forse i vostri conti sono tutti fasulli ... ahahahahahahah

x zampognaro

giustissimo... la lavis non fallira e voi soci pagehrete i DEBITI verso gli ex soci... GIUSTO ?
quale è il problema... forza mettete mano al portafoglio ... che aspettate e... pagate.
diversamente come dite voi.. tempo al tempo e vi porteranno via anche le casette e vi lasceranno in braghe di tela
ciao ciao soci della Lavis

x Zampognaro

sono con te al 100%!!!
Basta sparlare di Lavis! Noi soci ci stiamo mettendo tutta l'energia e i soldi per il rilancio! Giusto che il pubblico ci aiuti un po' dopo aver dato lease.back a destra e a manca ad aziende che poi chiudono.
La cantina non chiuderà!! Alla faccia di chi ci vuole male! Sia a Nord sia a SUD!!
Per gli ex soci dico basta ! Ve ne siete andati e dove state state bene? Allora basta!!

zampognaro

Non dannatevi l'anima cari invidiosi. La La Vis non fallirà e andrà avanti garantendo una remunerazione invidiabile alle uve conferitevi, tempo al tempo. E voi scissionisti invidiosi basta, lo dico per il vostro bene, ricordatevi che il fegato è uno solo, mangiato quello so cazzi amari. tranquillizzatevi e vedrete che se farete i bravi , prima o poi alla la Vis vi riprenderanno.......e io sarò felice d'ammazzare il maiale più grosso per festeggiare il ritorno del figliol prodigo..salutammmmo !!!!

x 390

Le banche non finanziano la LaVis dove ha preso queste notizie di seconda mano.. c'è una moratoria imposta agli istituti di credito dalla PAT e dal fatto che LaVis non aveva i soldi per onorere i debiti; inoltre ISA i soldi se li è presi indietro (se credeva in Zanoni rifinanziava il gruppo LaVis) il gruppo finanziario che aveva una partecipazione in Cesarini Sforza tra rifinanziare l'investimento e andarsene ha scelto la seconda strada; nuova finanza la LaVis non ne ha avuta dalle banche.
Le banche continuano a ritirare le rate di mutui e gli interessi (enormi) su tali investimenti.
Ma dove vive chi le racconta queste favole.
l'AD da commissario ha anche chiesto soldi alle banche ricevendo in cambio picche.....

Non sono banche

ma Casse Rurali! Cooperative gestite dalle stesse persone che gestiscono la lavis! Non proprio le stesse persone, chiaro, ma il giro e' sempre quello!

basta dire

sciocchezze e sparare numeri a caso. Nonostante i vari commenti e le indagini, le banche continuano a finanziare la Lavis. credo che se questi organi che normalmente non guardano in faccia nessuno e ti analizzano i bilanci, non trovano nulla di sconveniente significa che non c'è.
Si diceva che Lavis dovesse fallire nel 2011 ma non è avvenuto. Si dice che non può andare avanti ma procede nella produzione e a quanto dicono gli operai di Lavis alla Girelli stanno lavorando anche i sabati!
E' ora di finirla di dare contro alla Cantina!!

Www

L' ignoranza regna sovrana....e quel che é più grave é che si sentono nel giusto !!! O son tutte obbedienti scimmiette ...ai posteri l'ardua sentenza....

per 387

NON C'E' PEGGIOR CIECO DI CHI NON VUOL VEDERE Questo per mè è la foto della base sociale della coop Lavis ma' forse sono masochisti bhoo?!?!?!

ma quelli del CDA

Io non so come quelli del CdA possano stare tranquilli. Negli ultimi 3 anni la dirigenza LaVis si è mangiata una cifra dal conto economico (lasciando perdere svalutazioni, minus valenze, ecc) spropositata che è riassumibile in questi numeri: Meno soldi ai soci per circa 20 euro/qtl per 500.000 qtl in tre anni circa 10.000.000 di euro più i soldi delle vendite di tutto il comparto di Novaledo 4.500.000 euro più la vendita di maso Franch 8.970.000 euro, per un totale di 23.470.000 euro che partendo dal monte debitorio iniziale di circa 96.000.000 dovrebbe aver fatto scendere il debito a 72.000.000….. invece il debito è abbondantemente sopra gli 80.000.000 di euro; significa che la LaVis non riesce e non riuscirà a remunerare le uve dei soci per i prossimi 2-3 anni più di 65-70 euro/qtl reali il resto saranno escamotage.
Ma dove hanno bruciato 24.000.000 di euro dei quali circa 12.000.000 dei soci ed ex soci e i rimanenti della PAT?
Non ho considerato le rate già ricevute del terreno di Viale Verona altrimenti la pillola diventava una supposta di diametro spropositato.
Forse le perdite per 700.000 euro di Poggio Morino in 3 anni; le perdite di 1.500.000 in 3 anni di Basilica Cafaggio; più le perdite di 200.000 di Cesarini Sforza in 3 anni stanno logorando la capacità della LaVis di creare utile (anche qui sorvolo sulla copertura di perdite di CAGI e FWI).
UN DISASTRO COME SI FA A NON VEDERE CHE ZANONI NON E’ ADATTO.

Per Pacher

Se Pacher fa Pacher, cioè niente, è gia sufficiente perche cosi (non) facendo la LAvis salta nel giro di un anno. La Girelli alla Cavit, la Lavis a Mezzocorona e i soci a lavorare nella cantina Veronese di ZAnoni per sanare i debiti fatti negli ultimi tre anni.

per Pacher

Mi permetta... senza essere offensivo... ma credo che Lei non abbia capito granchè della situazione Lavis . Secondo Lei dovrebbe essere Pacher che sistema le cose ? Pacher che è famoso proprio per essere un non-decisionista ? Pacher che , si dice , non muove foglia senza che Dellai voglia ? Secondo Lei Pacher avrebbe il coraggio di sconfessare il lavoro fatto dal suo capo Dellai in questi anni ? Eh già, perchè lo sanno tutti che il vero comandante della Lavis attualmente è Dellai , che quindi è responsabile anche di tutto quello che non è per niente chiaro ( e che non sarà mai chiaro , si è già intuito ) , per essere gentili e non rischiare querele aggiuntive a Questotrentino . I vari Zanoni , Ercolino , Rappo, Paolazzi , Campostrini , e tutti gli altri ... credo che Lei sappia chi li ha messi in Lavis... o è tornato ieri da un viaggio spaziale durato un paio d'anni e quindi si è perso questi eventi ? E Lei adesso aupicherebbe che il vice di Dellai , nonchè suo amicone , vada contro il lavoro oscuro fatto da Dellai stesso in questi 2 anni . Questa si che è fantascienza pura , suvvia siamo seri e non spariamo boiate ...

Pacher!

E' solo lui che può scoperchiare il verminaio e dare una svolta. Partendo subito dicendo al suo assessore mellarini che allo incontro con la l'avviso i cui parla oggi il Corriere e' cosa buona e giusta non andarci! Si e' dato del coraggio cozzio per cui anche pacher con uno sforzo può farcela. Forza Ale!

Concordo

con il post precedente. Se nemmeno il parere contrario dei revisori è riuscito a dare una scossa ai soci, alla Federcoop, e vari assessori competenti significa che l'AD e il CDA hanno le spalle coperte. Il dubbio riguarda semmai le banche e i vari creditori. Chi farebbe credito ad una aziende i cui bilanci suscitano - a dir poco - perplessità. Siccome il debito della LAvis è nelle Casse Rurali (guarda caso della stessa famiglia della cantina...) non vorrete che lavino i panni sporchi in pubblico??? Si farà qualche alchimia di bilancio in modo da sistemare tutto!!!
Il problema è la credibilità sul territorio nazionale... tutti e dico tutti ne parlano male... soprattutto per via delle scelte fatte in questi ultimi 2 anni!!!

@ ma allora ?

Vi chiedete se è un fatto gravissimo o insignificante ? A me sembra che i revisori abbiano detto che nel bilancio non va bene niente . Quindi sembrerebbe gravissimo . AD, presidente e CDA hanno però risposto ai revisori qualcosa del tipo '' non siete capaci di fare le revisioni correttamente , e anche se fosse che i bilanci non sono a posto fatevi i c...i vostri '' Quindi loro hanno derubricato la cosa come fatto insignificante . Mi sembra che non ci sia stata presa di posizione da parte di nessuno ( politica o vertici della federazione ) , il carrozzone LAVIS sta andando avanti come prima quindi opto per l'ipotesi che effettivamente non interessi a nessuno che i conti non sono a posto , e che perciò la cosa sia considerata di scarsa importanza . Faccio anche fatica a prevedere qualche conseguenza futura per la LAVIS , andrà tutto nel dimenticatoio e finirà a tarallucci e vino come le altre volte . Meglio per loro, molto peggio per la coperazione che perde l'ennesima occasione per riguadagnare credibilità!

Fatto gravissimo

E lo sanno quelli del cda che scrivono a dellai perché intervenga su cozzio! Ma dellai e' impegnato a roma e così non interverrà! Povero cda solo soletto!

ma allora?

Ma allora, a parte le chiacchiere spesso inutili di questi commenti , c'è qualcuno che sa dire se il fatto che i revisori abbiano '' bocciato'' il bilancio della Lavis è una cosa importante ? Secondo alcuni è un fatto gravissimo, per altri è un particolare insignificante ... quale è la verità ?

Invidia ?

Caro invidioso é per quello che l'agritur del signor direttore che all'inizio non faceva parte del progetto Valle di Cembra ...e poi improvvisamente si fa una variazione del piano ,e si inserisce la sua richiesta....e. Con che agevolazioni ! (che poi é Valle di Cembra li ?)Forza commenta ....e la Provincia che dice .....

Ma mi faccia

il piacere.......! Ci credono tutti......! Se però ci crede Lei, certo non ci fa una bella figura ma che dire: contento Lei, contenti tutti.....

invidiosi#2

guardi che nei palazzi della PAT (assessorato all'agricoltura) si sapeva da almeno 1 anno che i 2 manager erano a tempo. L'unica cosa è stata la rimozione soft per non pompare la situazione spinosa attraverso i giornali. Quindi, ben prima che intervenisse la magistratura!

Rimossi?

Certo che gli ha rimossi. Due anni dopo e solo perché e' intervenuta la magistratura!

invidiosi

parlate e scrivete... ma finora la linea adottata da Zanoni è corretta. Ha rimosso gli ex amministratori (certo in modo soft..ma cosa vi aspettavate..) sta dismettendo alcuni asset e sta rilanciando la cantina.
Che altro pretendete... i soldi che servono ce li stiamo mettendo noi soci!

unex

per 361
MezzaCorona all'assemblea del 22/12/12 ha consegnato 2 opuscoli rilegati rosso brillante: il bilancio della cooperativa chiuso al 31/08/12 e il bilancio consolidato completi di revisione collegio sindacale e revisione Federazione Coop Trentine sicuramente "false" perchè impeccabili.
- LaVis non si dovrebbe considerare una cooperativa ma semplicemente una "sede politica" dove fanno del vino.
La cultura della menzogna, dell'odio seminato in questi anni (compresi i 2 ultimi) ha portato al non rispetto delle persone, delle famiglie delle aziende agricole.
Partendo del REINTEGRO PASSIVITA' imposte dal sig. Zanoni Marco (non dico commissario finchè qualcuno non mi spiega dove e come si è adoperato come tale) e applaudite dai soci, mettendo aziende a € 20 al q.le d'improvviso (06/2011-12/2011) mentre i soci beneficiavano del ns PRESTITO 8% per le 5 annate precedenti circa € 40 al q.le calcolati su un valore pre-CRACK di €100!
Alla LaVis serviva un uomo VERO quindi non nominato dalla politica!
Per il momento basta così...ma è solo l'inizio di un lungo racconto.

Wanna Marchi

Scusa ma per la Lavis ci vuole Vanna Marchi....é l'unica che riuscirebbe vendere un prodotto di qualità ....con grandi fregature dietro !!!!! Mister Zanoni forse sta aspettando che esca....forza tribunali ,procure e finanzieri aiutatelo !!!!

Mago Otelma

Ultime notizie sullo staff della Lavis !!!! é stato ingaggiato il MAGO OTELMA come consulente di mister NASO LUNGO !! Compito principale dell'ultimo arrivato in famiglia ipnotizzare i soci, imbrogliarli e derubarli, cosa già riuscita bene fino a adesso, ma alla perfezione non c'è limite !!!Il suo compenso sarà maggiore se farà apparire veri conti falsi!! Ma, pensandoci bene, queste cose già succedono alla Lavis, quindi perchè assumere OTELMA ??????

MA TANTO

paga la PAT!!!
e' su questo che si fonda tutto l'operato di Zanoni. Si sa solo che non si vuole ammetterlo. I soci ci sperano anche se non lo ammettono pubblicamente.
Zanoni deve aver avuto ampie rassicurazioni in merito altrimenti non avrebbe accettato l'incarico di AD ed avrebbe aperto gli armadi. Si sa che Lavis aveva messo in vendita Casa Girelli nel 2011... e ora mi dite che è una azienda che produce utile da capogiro?? Ma dove vivete...andate a verificare i conti! ci sarà un motivo per cui i revisori NON hanno dato parere positivo al bilancio dopo anni di assoluto consenso... ???
Anche i revisori hanno aperto gli occhi ??!! Ma forse sono stati costretti a farlo in quanto se lo firmavano sarebbero stati ritenuti responsabili penalmente... Si vocifera che sia intervenuto lo stesso Schelfi per "ungere" un po' gli ingranaggi del controllo e renderlo più morbido... ma nemmeno lui se l'è sentita di firmare ....
Non è corretto che siano i cittadini a pagare perchè i soci non hanno vigilato a dovere.. e non può il socio chiamarsi fuori. Egli è responsabile sia quando le cose vanno bene sia quando le cose vanno male!!
E' il socio che vota e che elegge i consiglieri... e' il socio che viene remunerato quando le cose vanno bene e deve essere il socio a pagare quando le cose vanno male...
Se LAvis è quasi fallita parte della colpa è dei soci... perchè le voci/dubbi che le cose non andavano bene circolavano già nel 2004 ma siccome Peratoner continuava a pagare l'uva a peso d'oro, nessuno si azzardava a chiedere lumi!!!
Adesso Mellarini, Dellai e Panizza devono raccattare voti x Roma e faranno l'impossibile per salvare Lavis a discapito dei servizi quali scuola e sanita'. Il particolare interesse personale che vince sul quello della comunità... Altro che le dichiarazioni fatte sul mensile della PAT!!
che tristezza!!! che fallimento!!
I maggiori gruppi vinicoli hanno tutti i manager che sono NON trentini... e tutti gli universitari? e l'ISMAA e la Trento School of Managment e la Trentino Marketing?? Mi viene da pensare che i cervelli pensanti dei giovani trentini abbiano dovuto espatriare per potersi affermare in quanto il nepotismo regna sovrano!!

PER 365


L'AD paga con i soldi dei soci dei "super consulenti" di MARKETTTTTING e COMMMMMUNICATION che gli hanno insegnato che non si dice "il parco giochi chiude alle 7.00 , meglio dire
"siamo aperti fino alle 7.00."
qualcuno lo chiama pensiero positivo, io penso che non abbia rispetto delle fatiche dei soci e della loro intelligenza... che come ha scritto qualcuno ... NON SI STUDIA !!!

frqanz

...se GIrelli non è mai riuscita a vendere vino trentino all'estero forse ci sarà un motivo. Per chi ancora ci spera fatevi un giro nei supermercati di qualche capitale europea o anche fuori...il Trentino non sanno neanche dovè!!!!

macosavuoiproporre

Ma cosa vuoi proporre se non ti vengono spiegati nemmeno i dati sui quali fare delle analisi e delle proposte... mi fai ridere.
L'AD aveva detto che il piano industriale per spostare CAGI veniva spiegato e illustrato in assemblee specifiche da chi lo aveva realizzato per "far capire cosa si fara e con che costi". Io assemblee informative su questo non le ho viste solo il costo complessivo dell'operazione, non so se tu o altri sapete qualcosa di più (io non credo e tra poco i lavori iniziano). Nelle assemblee si parla di organizzazione di reti di vendita di riordino del personale da almeno 2 anni ... a dimenticato di "Focalizzare Girelli più su prodotti trentini" me lo spieghi cosa vuol dire: compriamo vino trentino per imbottigliarlo e venderlo? (poco probabile) compriamo vino veneto e lo imbottigliamo come trentino? (può darsi!!) secondo me sono parole al vento.
Le parole pesano non c'è niente da fare e prima di proporre uno dovrebbe capire cosa si sta facendo.
Se uno propone senza conoscere dati e situazione reale fa solo la figura del cretino, credimi sarebbe sufficiente capire cosa vogliono fare LORO o VOI.

per 365 dimenticavo

nel 2006 la lavis era in sofferenza di 56 miloni eppure pagavano e nessuno si lamentava, perchè ? Perchè , non ti offendere, fino a che pagavano, nessuno verificava e a nessuno importava nulla. Si è vero, potrai dire che nemmeno ai dipendenti importava nulla, con la differenza però che siete voi i padroni della cantina e non i dipendenti !

per 365

Non posso dire che Zanoni possa scagliare la prima pietra, non dico che sarà facile. Ne usciremo solo se i soci vigileranno e faranno proposte, nessuno ha la bacchetta magica, se hai idee scrivile , se non sei d'accordo scrivilo, mettilo nero su bianco e invialo alla La Vis. Da troppi anni i soci si lamentano nelle " caneve" e poi in assemblea scena muta. Se veramente ci credi mettici del tuo. Idee ce ne sono tante per la verità, anche di buone, la parte difficile è farsi ascoltare, fatelo e farete del bene alla vostra e nostra azienda. Non voglio parlar male della Mezzacorona, li i soci si autofinanziano il debito, ricevono azioni che non verranno mai remunerate, non sono indicizzate, eppure i soci rimangono, hanno una mentalità diversa, si lamentano anche li ma lo fanno nei posti giusti, leggi i blog del Trentino e vedrai che anche li le cose non vanno bene....però vanno

Che discorsi

Discorsi inutili ... guardiamo in faccia la LaVis su cui in questo blog si scive è dal 1984 che conosco Giacomoni e per 20 anni mi ha detto che prima o poi Mezzacorona falliva ... dopo il quasi crak del 2010 pensavo che il clima con volti nuovi e AD/commissario nuovo potessero cambiare e invece niente è rimasto tutto come prima per accontentare i soci gli dicono che prima o poi gli altri falliranno. La VERITA' devono dire e basta dirci (sono un socio e non un ex) quanto tempo ci vuole e quale prospettiva a la LaVis ... invece raccontano quello che vogliono in tutte e 3 le ore d'assemblea l'AD non ha mai detto che il bilancio chiude in perdita di 7 mln di euro che il valore dei beni che abbiamo non è quello che c'è scritto a bilancio, ne tanto meno quali saranno tempi e costi del trasferimento di CAGI e la copertura finanziaria del lavoro.
Dice che LaVis è in recupero che si vende e che i debiti sono calati ma restiamo sempre in sofferenza sia con 96 che con 76 mln di euro .

gran farabut

Tutti i mali vengono dalla La Vis, l'unica mela mercia è la La Vis, pensate che cancellando La Vis dalla faccia della terra tutto il mondo si risollevi, lo spread va a zero, magari schiatta anceh Silvio.
Ma se voi soci dissidenti ormai ve ne siete andati, cosa cazzo volete, non ditemi che state facendo i paladini della giustizia. Godetevi i soldi che vi danno le altre cantine, godete fin che dura. Fino a quando vi davano un sacco di soldi si potevano fare accordi anche con Riina. Lo sappiamo , hanno sbagliato al vertice, ora, con molta fatica altri stanno tentando di dare sostentamento a molte famiglie, vi disturba ? Vi rende più poveri ? O avete paura che , magari con un miracolo, tra qualche anno alla La Vis paghino più che dove siete andati ?
L'unico modo per uscirne è sotterrare l'ascia di guerra, meglio , fondiamole tutte . Ripsrtismo come Trentino, ne tre poli ne due , solo uno Vino Trentino. Allora forse avremmo qualche speranza, altrimenti ci sarà sempre una La Vis dietro l'angolo.

gran farabut

Il Presidente della Mezzacorona siede al vertice della commissione in Federazione. Vi sembra normale che sieda in quel posto ? Non c'è un " leggero " conflitto d'interesse ? Li sai tutto, in quella commissione sai i clienti e i prezzi che fai ai clienti ( si parla di vino logicamente), in verità è una gran porcata, cosa ? Il mondo cooperativo e la politica, ci ficco anche quanti scrivono su questo bolg per odio, per le proprie tasche , per fregare il prossimo pensando di arricchire il prprio patrimonio. Cambiamo tutto e per sicurezza gettiamo anche il bambino...con l'acqua sporca

Mahhh

Zanoni non riesce a trovare i soldi per mandare avanti la baracca, non restituisce l'autofinanziamento non remunerato di 5 anni fa degli ex-soci per dare 71 euro ai soci rimasti altrimenti ne dava meno di 70.
CAGI va in positivo per le plus-valenze dei terreni e del magazzino di Novaledo altrimenti sarebbe sopra di pochissimo e comunque non in modo sufficiente per pagarsi il trasferimento a LaVis (che verrà pagato dai soci e dai cittadini).
L'AD non è la persona giusta per risollevare le sorti della cantina non riesce a portare a termine le dismissioni in modo accettabile, le vendite non riescono a coprire il costo del denaro.
Mezzacorona a molti più debiti della LaVis non gode di moratorie e liquida i soci a prezzi decenti.
Il problema non sono i debiti, gli ex-soci o Salvati (i cui interventi sono inutili quanto noiosi) il problema è che Zanoni non è in grado di guidare la macchina.

per 349 3 350

non vedo perchè vi affannate tanto. Mi pare che altre " cooperative" non fanno certificare il bilancio dalla Federazione , vedi Mezzacorona. Vorrà pur dir qualche cosa se il colosso tanto decanto come Corazzata non si fida dei servi di Schelfi, non si fida o deve nascondersi dietro a revisori compiacenti ? Spazio alle critiche

Consiglio gratuito

Il veronese ad si affida ad avvocati veronesi per i quali va tutto bene. Ai consiglieri che rispondono di quello che fanno consiglierei di affidarsi a un legale trentino perché dica loro se e cosa rischiano dopo la relazione di cozzio! Un parere che avrà un costo ma, credetemi, sono soldi spesi bene!

TERZO POLO ?

TERZO POLO del vino regionale , come dichiarato sul Trentino dell'altro giorno ? Forse volevano dire TERZO MONDO ma si sono sbagliati heheheheheheh!!!!

Il Magnifico

e' un semplice cittadino e il buon pacher conta meno di niente ma e' persona onesta e non troverà soldi per chi non li merita. Resta mellarini che segue el suo particulare e della cantina si interessa in misura inversamente proporzionale allo interesse della magistratura! Il veronese tornerà nelle sue terre e gli amministratori la vis perderanno le loro!

soldi soldi soldi

Hanno trovato i soldi per il Muse ...volete che il Magnifico non trovi una decina di milioni per mandare avanti la Cantina? Per questo l'AD gli ha scritto... altro che per lamentarsi dei revisore che "finalmente" hanno fatto il loro dovere (si rischia grosso e nessuno vuole firmare qualcosa di non conforme o forse falso..).
I soci, forse non tutti, ma la maggiorparte si, sperano che questi soldi arrivino copiosi e salvino il giocattolino Cantina!!!
E' veramente assurdo che nessuno provi a fermare questo scempio.
Bravi i giornalisti di QT!

Provocazione

Ormai sono anni che si parla dello scandalo Lavis! I politici di turno prima decantano il territorio e i vini di eccellenza... poi tacciono o addirittura cambiano idea quando l'AD dichiara che i Cagi sostiene l'intera organizzazione e che guadagna alla grande...
A questo punto non vedo perchè i soldi pubblici debbano finire a Lavis... che si arraggino ad andare avanti e vediamo se sono così bravi!
Non credo che si arriverà mai a scoprire i segreti che si celano all'interno dei bilanci di Lavis-Ethica-UWI-FWI-Cafaggio ecc..

Salvati

ha il coraggio della verità e la forza dei numeri dalla sua! Ma come spesso accade la speranza dei miracoli per noi italiani supera la certezza dei fatti! Forza Nicola!

Assemblea

Mi farebbe piacere conoscere come sono andati i fatti dell'assemblea da Nicola Salvati, che giudico persona seria e preparata, nonchè bersaglio di soci ottusi e paraculo di Zanoni.Credete, mettersi in prima fila contro un esercito di disperati speranzosi del miracolo del messia Zanoni merita rispetto, quindi una sua versione della commedia andata in atto venerdì sarebbe gradita!!

alex

UN AUGURIO PER IL 2013, con l'ironia indispensabile per andare avanti;
dal vangelo secondo Matteo 22.21
"date a Cesare quel che è di Cesare... "
... FORZA GIUDICI !
in Italia, non ci restano che loro dopo il fallimento della politica
... FORZA GUARDIA DI FINANZA !
... FORZA TRENTINI ONESTI !
Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.