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QT n. 9, settembre 2020 Seconda cover

Comunali: un test per orientarsi

Quale candidato sindaco è più vicino alle vostre idee? Un test per i lettori.

In occasione delle ultime elezioni provinciali del 2018 proponemmo un test che permetteva ai lettori di verificare la loro maggiore o minore vicinanza, da un punto di vista politico, ai vari candidati in lizza per il ruolo di Governatore. Il grande apprezzamento per questa iniziativa, che aveva portato oltre 7.000 elettori ad eseguire il test, ci ha invogliato a ripetere l’iniziativa in occasione delle prossime elezioni comunali. Abbiamo quindi sottoposto ai diversi candidati sindaci di Trento e Rovereto una serie di domande su temi piuttosto divisivi e tali da illustrare la loro idea della futura città, rispettivamente Trento e Rovereto. Le risposte sono riportate nelle tabelle in basso.

Il test con le medesime domande è ora disponibile al link comunali.questotrentino.it. Completandolo, ogni lettore potrà facilmente indicare i candidati che gli sono più vicini, e in particolare il sindaco che più lo rappresenta.

A titolo di esempio, nella rappresentazione nella pagina seguente mostriamo il risultato di un ipotetico sondaggio. Con immediatezza è così possibile visualizzare la distanza di ogni candidato rispetto al centro, dove è simbolicamente posizionato chi ha eseguito il test.

Nelle pagine seguenti riportiamo poi un nostro commento sulle risposte dei candidati a sindaco.

Le risposte dei candidati a sindaco di Trento

Comune di Trento
12345678910111213141516
Martini Carmen3112323233-1-33333
Bruno Franco1-3-33323-3-22122-3-3-3
Ianeselli Franco-2-111233331-1-21321
Pantano Giuliano-2-23-2-1323321-22333
Zanetti Silvia21-2-1333231-2112-2-2
Merler Andrea-2-1-21323-1111-1-11-1-2
Carli Marcello-1-112333311-21-2212
Degasperi Filippo1-3-31333-133-1-3-1111
  1. La funivia Trento-Vason va realizzata comunque, anche solo con soldi pubblici.
  2. L’ente pubblico deve intervenire nel quartiere delle Albere, acquistando almeno parte degli alloggi invenduti.
  3. Il Centro Sociale Bruno è una realtà importante: il Comune deve farsi carico di trovargli una sede.
  4. Il Comune di Trento deve istituire una pattuglia che multi chi schiamazza dopo la mezzanotte.
  5. Deve essere aumentata la determinazione nel reprimere lo spaccio.
  6. Deve essere aumentata la determinazione nel reprimere gli affitti in nero.
  7. I locali del centro storico devono essere facilitati nell’allestire spettacoli e concerti in serata fino a ore ragionevoli.
  8. Il Comune di Trento deve favorire l’espressione della libertà di culto, se la Comunità Islamica ha i fondi per costruirsi una moschea, deve poterlo fare.
  9. Il Comune di Trento deve dare priorità alla mobilità leggera e pubblica: meno parcheggi vicino al centro, più corsie riservate a biciclette ed autobus.
  10. Trento e Rovereto devono collaborare ma rimanere realtà urbane distinte: no a nuovi insediamenti nell’area di Calliano.
  11. Se per mancanza di fondi bisognerà ridurre i festival in città, il Festival dello Sport dovrà essere salvaguardato rispetto a quello dell’Economia.
  12. Per favorire la residenza di giovani coppie, si potranno aumentare gli indici di edificabilità in collina.
  13. L’interporto di Spini sarà una forte fonte di inquinamento: i Tir internazionali vanno messi su rotaia, ma partendo dalla pianura, non da una città alpina.
  14. Il Comune di Trento deve aumentare i servizi dedicati all’accoglienza ed al sostegno sociale.
  15. Il Comune di Trento deve garantire l’iscrizione anagrafica delle persone senza fissa dimora (cosiddetta “residenza fittizia”), riducendo i tempi di permanenza attualmente richiesti.
  16. Per limitare l’inquinamento in città, sul tratto urbano dell’A22 il limite di velocità va portato a 100 km/h.

Trento: destra e sinistra

L’immenso Signor G., ormai molti anni fa, si domandava: “Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra?”.

Provando a inscatolare le posizioni dei candidati sindaci dentro le gabbie delle domande con risposte fisse, ci siamo chiesti anche noi: cos’è di destra a Trento? E cosa di sinistra?

Proviamo a fissare un primo paletto. Pubblico, ci pare, è di sinistra. Privato è, per eccellenza, di destra. O no?

Ma poi c’è l’altra variabile: i soldi pubblici devono andare a foraggiare avventure, o peggio, speculazioni private?

Le risposte degli otto candidati sindaci di Trento a prima vista sembrano spiazzanti: su soldi pubblici per la funivia del Bondone e sull’eventuale acquisto pubblico dell’invenduto alle Albere sono contrari sia Ianeselli e Pantano, candidati della sinistra, che Andrea Merler, portabandiera della destra trentina, e perfino Marcello Carli, terzo incomodo in partita che magari non si sente di destra, ma di sicuro non è uomo della sinistra.

Ma forse su questi punti è cresciuta una sensibilità diffusa: non confondiamo i pubblici denari e i carrozzoni in perdita come può essere la funivia, o speculazioni edilizie abortite; e i politici (tranne la grillina Martini e l’indecifrabile Zanetti) si adeguano, almeno in campagna elettorale.

In linea con le loro supposte posizioni politiche è invece la risposta sul dare una casa al Centro Sociale Bruno. A sinistra il Bruno si salva, a destra non c’è verso. Eccezione che spicca è Carli, anche lui favorevole a dare uno spazio pubblico al Bruno.

Un altro assunto - che i nostri candidati subito smentiscono - è che sui temi securitari la destra reprime, mentre la sinistra è buonista.

A parte l’ovvietà di voler reprimere lo spaccio (dove solo il candidato di Rifondazione si dice contrario), sulle multe a chi schiamazza a tarda notte i contrari sono Pantano - prevedibile - ma anche Silvia Zanetti, mentre tutti gli altri intendono mettere un alt alle baraonde. Però la tutela della tranquillità dei residenti non è assoluta: tutti approvano gli spettacoli all’aperto nel centro, “almeno fino ad ore ragionevoli”. E chi vuole andare a dormire alle 9 di sera si trasferisca in periferia.

C’è l’unanimità anche sul perseguire chi affitta in nero. E qui ci permettiamo una digressione.

Fino a pochi anni or sono su un tema fiscale forse ci sarebbero state altre posizioni, di sicuro qualcuno avrebbe azzardato dei distinguo. Questa odierna risposta corale invece ci fa sperare che i candidati siano sensibili ad un sentire diffuso: le tasse vanno pagate. Magari solo perché “prima o poi ti beccano” (Franco Bruno).

E poi c’è la moschea. Qui le posizioni “ideologiche” sono rispettate: sinistra favorevole, centro (Carli) pure, e destra contraria, insieme con l’ex-grillino Degasperi. C’è l’eccezione di Silvia Zanetti, che è favorevole purché tutte le norme siano rispettate (di nuovo: Silvia, che cosa ci fai a destra?).

Un’altra quasi unanimità è “meno automobili, più autobus per tutti”. Ma questa, più che una scelta di posizione politica, è una necessità per la vivibilità della città.

Unanime anche la risposta sui rapporti fra Trento e Rovereto. Con tante sfumature, ma tutti le vogliono distinte.

E se dovessimo fare la dura scelta tra salvare il Festival dell’Economia o quello dello Sport?

La maggioranza dei candidati salva il Festival dell’Economia (con la solita Zanetti: anche lei propende per una scelta che possiamo tendenzialmente considerare di sinistra). Contrari i duri e puri: Merler, Franco Bruno, ma anche Giuliano Pantano (di troppa economia si muore: su questo siamo d’accordo con il candidato di Rifondazione).

Passiamo all’ambiente. Tre domande: dobbiamo cementificare la collina? Dobbiamo far crescere l’Interporto e i suoi tir inquinanti? Dobbiamo limitare la velocità sull’A22 (per diminuire l’inquinamento)?

Sul cemento in collina è Merler ad essere “fuori posto”: contrario, nonostante che a destra solitamente il cemento sia un must.

Il no ad un grande Interporto viene da sinistra (assieme alla solita Zanetti). Solo sui limiti di velocità in autostrada le posizioni appaiono “pulite”: sinistra e destra si dividono come prevedibile.

Infine due domande spinose: quanto largheggiare con l’accoglienza (leggi immigrati) e con i permessi di residenza (leggi barboni).

Rincuorante vedere che tutti, a parte Franco Bruno, sono di manica larga (ci piace sognare che ciò risponda ad un sentire diffuso. Ma è un sogno). Mentre sulle residenze fittizie destra e sinistra riprendono il loro posto.

Da ultimo il Movimento 5 stelle e il suo spin-off, Onda Civica. Carmen Martini risponde in sintonia con la sinistra praticamente sempre.

Filippo Degasperi invece ondivaga: vota con la sinistra sui temi ambientali, ma va a destra sulla moschea e sul centro Bruno, ad esempio.

Le risposte dei candidati a sindaco di Rovereto

Comune di Rovereto
123456789101112
Zenatti Marco3-1-133-3-33-2-12-2
Canestrini Gloria32232-3-332-2-32
Valduga Francesco22-33-2-3-322-221
Dalbosco Alessandro1-1133-3-211-211
Zambelli Andrea32-232-1-3-2-2-2-3-3
  1. Rovereto deve recuperare dignità, basta con la subalternità rispetto a Trento.
  2. Trento e Rovereto devono collaborare ma rimanere realtà urbane distinte: per esempio, no a nuovi insediamenti nell’area di Calliano.
  3. La città deve puntare ai 50.000 abitanti.
  4. Il Mart deve essere attrattivo in quanto luogo di elaborazione e divulgazione della cultura, non perché mero contenitore di opere, o peggio, palcoscenico di personalità eccentriche ed egocentriche.
  5. La tangenziale ovest non serve: meglio interrare l’attuale SS 12.
  6. La Valdastico con uscita a Rovereto sud darebbe un forte impulso a industria e turismo, il paesaggio è secondario.
  7. Gli altri Comuni della Vallagarina sono restii a riconoscere in Rovereto il centro di un sistema: lasciamoli nel loro brodo.
  8. Il Comune di Rovereto deve aumentare i servizi dedicati all’accoglienza ed al sostegno sociale.
  9. Il Comune di Rovereto deve garantire l’iscrizione anagrafica delle persone senza fissa dimora (cosiddetta “residenza fittizia”), riducendo i tempi di permanenza attualmente richiesti.
  10. Business Innovation Center, Distretto Tecnologico, Progetto Manifattura sono risultate iniziative sterili. Occorre puntare di più sulla piccola impresa tradizionale.
  11. Sono tanti gli edifici abbandonati e fatiscenti (fabbriche, scuole dismesse ecc): è inutile recuperarli, vanno abbattuti.
  12. Per limitare l’inquinamento in città, sul tratto urbano dell’A22 il limite di velocità va portato a 100 km/h.

La roveretanità

Abbiamo constatato una sostanziale convergenza, con qualche eccezione, su caratteristiche e identità di Rovereto. Tutti i candidati concordano sulla necessità di “recuperare dignità rispetto a Trento” (anche se Francesco Valduga, commentando la domanda, sottolinea che non vede il problema: la città ha già la sua dignità. Ma poi, a livello di propaganda, evidentemente ritiene di doversi accodare alle lamentazioni); vogliono mantenere (con flebili contrarietà di Zenatti e Dalbosco) la discontinuità urbanistica con Trento; non vogliono (con l’eccezione di Canestrini) una città da 50.000 abitanti; intendono, tutti, proseguire nella scommessa della città dell’innovazione, continuando a supportare le relative iniziative; e così pure nessuno di loro intende isolare la città dal resto della Vallagarina.

E non basta ancora: è unanimemente contrarissimo il giudizio da una parte sul Mart stile Sgarbi, dall’altra sulla PiRuBi: due scelte della giunta Fugatti con le quali evidentemente l’identità della città confligge in toto, e che forse a Piazza Dante farebbero bene a ripensare.

A ricordare che le distinzioni fra destra e sinistra non sono fasulle, tornano – come a Trento – le domande sui permessi di residenza ai senza fissa dimora, e il limite ecologico alla velocità in autostrada: la sinistra e il grillino (Valduga, Canestrini, Dalbosco) sono favorevoli, mentre la destra (Zenatti e Zambelli) non è d’accordo.