Il futuro della scuola trentina parte anche dalla riabilitazione di un vescovo ucciso in battaglia, santo forse fasullo, sicuramente emblema dell'invadenza del clero.
La Chiesa ha sempre fatto più politica che carità. Il problema non è di metodo, ma di merito, la visione retrogada di un’istituzione impaurita e nostalgica.
La nuova invadenza clericale, la divaricazione tra i valori “cattolici” e quelli laici, che conseguenze sta avendo sulla politica? Taglierà alla base l’Ulivo? Saboterà la convergenza tra la cultura di sinistra e quella cattolica? Dibattito a più voci, tra studiosi e politici credenti e non credenti.
Un romanzo dello scrittore sudtirolese che sollecita ricordi sulla dura formazione nei seminari. "Un esistenza nel sacco d’un gatto affogato" scrive Zoderer; l'analoga, aspra esperienza di chi scrive, e una breve bibliografia di alcuni altri testi autobiografici sull'argomento.
Ed è lì che bisogna guardare, altrimenti non si capisce nulla. A colloquio col giornalista Paolo Rumiz. Da L’altrapagina, mensile di Città di Castello.
Intervista a mons. Iginio Rogger, storico e già uomo chiave nella Curia trentina. I punti critici della storia della Chiesa trentina, da Adalpreto, all’eccidio degli ebrei, al vergognoso culto del Simonino, il Concilio, la nascita dell’Università, l’insegnamento della religione, l’odierno confronto con le altre fedi: visti con la cultura di un uomo che conserva la visione conciliare. Fino ai giorni nostri: “Questo papa non lo capisco, tutto quello che diciamo è relativo”.
Eroismi, parate militari, intolleranze; e soprattutto l'incredibile antisemitismo (accusa agli ebrei di omicidio di bambini!!!) attorno al caso del Simonino. A volte i mostri ritornano...
Il leit-motiv delle agenzie culturali: il Trentino è sempre stato tutto conservatore e cattolico, disciplinatamente ossequiente a un potere lungimirante. Ma questo non è un dato storico, è una favola, anzi, una manipolazione. Per di più pericolosa, nell’attuale società interculturale. Chi la propaga, per quali motivi, chi dovrebbe opporsi e non lo fa.
L'anima del Trentino come identità tirolese, centralità della famiglia e valori tradizionali: questo sembra il nuovo progetto di Lorenzo Dellai. Per andare dove?
Preti ormai over 70 e over 80; fedeli formalmente ossequienti ma che improntano la vita secondo proprie scelte; uno strisciante allontanamento dalla Chiesa. Che invece sembra in tutt’altre cose occupata.
Alcune comunità ecclesiali trentine si interrogano; altre aspettano la crociata; altre si rassegnano...
Mons. Stenico è gay o no? Non è questo il punto... Il fatto è che la vicenda getta un’ombra sinistra sull'aria che si respira nei Sacri Palazzi, ove davvero l’omosessualità sembra essere un problema molto sentito o addirittura un pretesto per vendette trasversali.
La contrapposizione (funesta) tra laici e cattolici e quella (doverosa) tra laici e clericali: le tematiche della nuova associazione "Laici per i diritti civili".
La libertà non più valore fondante dell'occidente; l'egoismo assunto a dogma, l'altruismo a colpa. I disarmanti approdi del rifiuto della solidarietà agli islamici deprivati dei loro (o nostri?) diritti.
Viaggio dentro le parrocchie per capire come vivono i nuovi discepoli di Cristo.
Il 6% dei preti ha un’età tra i 25 e 34 anni. Una minoranza con un’identità in transizione che oscilla tra voglia di svecchiare una Chiesa che non sa parlare alla gente e residui di tradizione.
Allegato a “Vita Trentina” e ad altri periodici diocesani italiani è uscito un opuscolo sfacciatamente pro-nucleare. Ricca pubblicità o mossa politica?
Vita Trentina, le chiese vuote, la secolarizzazione, i nuovi media; e i lettori che calano e invecchiano. Ha senso oggi un giornale della Curia?
Al settimanale un nuovo direttore, di transizione dicono. Lui però a innovare vuole provarci.