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Destino cinico e baro

Elezioni: le scuse del giorno dopo

Prima

Cercheranno di fare in qualche modo i brogli, cercheranno di annullare le schede di Vita. I presidenti di seggio – sono sempre gli stessi - sono tutti con la tessera del PD in tasca e purtroppo gli scrutatori, tutti giovani e inesperti, si fideranno e obbediranno a questi presidenti di seggio – ripeto, del PD – che faranno di tutto per annullare le schede di Vita... Evitiamo i brogli, perché ci saranno e annulleranno le schede di Vita.

Consigliere regionale ex M5S del Lazio e candidato di Vita

Gli ostacoli contro di noi sono stati enormi: siamo stati totalmente censurati dalla stampa e nessuno ci ha invitati nei talk televisivi, ignorati dai giornali e dai telegiornali.

Antonio Ingroia, candidato di Italia sovrana e popolare

Le liste anti agenda Draghi sono almeno cinque: Unione Popolare e Italia Sovrana e Popolare le principali, poi Partito Comunista Italiano (cui va riconosciuto il merito di presentare nella elezioni il glorioso simbolo del movimento comunista, la falce e martello), Italexit per l’Italia, Vita e altre minori. È responsabilità dei loro capi politici e promotori farle convergere a eleggere un Parlamento che la banda Mattarella-Draghi non riesca a usare come ufficio di registrazione delle decisioni dettate da USA-NATO e UE.

Combattere a modo nostro fino a vincere! Osare sognare!

Osare lottare per realizzare il nostro sogno! Osare vincere!

Nuovo Partito Comunista

Dopo

Il fuoco amico ha passato l’intera campagna elettorale a dire che eravamo presenti su pochi collegi e quindi era inutile votarci. Ora che i vari specchietti per le allodole che Lega e Fratelli d’Italia hanno usato per attrarre il voto cattolico sono stati impallinati (Pillon, Roccella, Picchi tutti fregati), carichi di rabbia si rivolgono verso il risultato del Partito della Famiglia, dimenticando di applicare il fattore del numero dei collegi in cui eravamo presenti che loro stessi segnalavano prima del voto, dimostrando così la totale malafede. Il PdF riparte dalle 56.739 croci sul simbolo ottenute ieri.

Mario Adinolfi, segretario del Partito della Famiglia

I tempi ristretti voluti dal sistema ci hanno messi all’angolo. Il simbolo di Italia Sovrana e Popolare era ai più sconosciuto, se avessimo avuto più tempo allora la situazione sarebbe stata ben diversa... La linea era giusta ma il contesto si è dimostrato ostico. Aggiungo le soddisfazioni contro Vespa, Mentana ed altri ectoplasmi del mainstream. Così come la scomparsa di Di Maio, Fico, Alboreto (col suo 0.1%) ma purtroppo il raggiro di Conte e dei suoi senza patria continua, il Paese continua ad esser guidato dall’esterno (la Meloni?), subirà la crisi, rischia la guerra atomica e forse mai si rialzerà.

Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista

Pur ostacolato dalla casta che ha riconosciuto la legittima esenzione alle firme solo in tre regioni (stessa norma, interpretazioni diverse) e pur con una totale censura mediatica (come se nemmeno esistesse) il Partito Animalista Italiano è riuscito ad eguagliare i risultati delle scorse europee. Alla luce di questi dati, anche se non è riuscito ad entrare, il Partito Animalista ha avuto una vittoria morale. Ci avete impedito di essere in tutte le regioni, perché sapete che gli animalisti sono sempre di più, e hanno sempre più potere in mano. Alle prossime elezioni europee, tra due anni, ci saremo. E stavolta è una certezza. E stavolta non avrete modo di metterci i bastoni tra le ruote. Noi non ci arrendiamo.Gli animali vinceranno.

Partito Animalista

Una lista unitaria, sarebbe andata ben oltre la somma matematica dei risultati. Ci sarebbe stato spazio per tutti! Oggi avremmo in parlamento Paragone, Frajese, Stramezzi, Puzzer, Rizzo, Toscano, Trombetta, Bianchi, Cunial, Barillari, Teodori, Adinolfi, Di Stefano e molti altri.

Simone Di Stefano, candidato di Alternativa per l'Italia

Abbiamo seminato e il nostro albero della VITA dovrà avere il suo tempo per crescere. La nostra comunità è il più grande dei risultati. Il nostro lavoro continua tra le persone coscienti, la rete ricostruirà la comunità e la politica. Dopo una breve pausa saremo pronti per ripartire di slancio nella giusta direzione e con nuova energia. Sempre occhi e cuore al cielo.

Sara Cunial, ex deputata M5S, candidata di Vita

Paragone e Italexit: l'unico uomo politico e l'unico partito che hanno avuto il coraggio di sfidare il potere guardandolo in faccia, senza paura e senza compromessi. Così abbiamo fatto e così faremo. Costi quel che costi.

Italexit

Dispiace per il collegio del senato di Trento e per Martina Loss.

Perché lo avete perso?

La legge ha senza dubbio penalizzato il voto popolare, perché i simboli sono diversi e gli elettori fanno più fatica.

Diego Binelli, candidato della Lega. L’Adige, 27 settembre