Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca
QT n. 11, novembre 2019 Trentagiorni

Ambientalisti: Tonina si dimetta

Alcuni provvedimenti presi dalla Giunta provinciale le hanno dato mano libera per decidere sulla fauna trentina, ma le associazioni insorgono e chiedono le dimissioni dell'assessore all'ambiente

Fin dall’avvio della giunta a guida leghista i rapporti con le associazioni ambientaliste si sono rivelati difficili. La decisione di abolire lo storico Comitato Faunistico aveva creato un primo terreno di scontro (è ancora pendente al TAR il ricorso delle associazioni contro tale decisione), aggravatosi poi con la scelta dell’assessora Zanotelli, che ha tra le sue competenze anche caccia, pesca e gestione della fauna selvatica, di disdire l’abituale serata al MUSE in cui ogni anno viene presentato il Rapporto sui grandi carnivori. La creazione dell’ennesimo tavolo di lavoro, chiamato Tavolo Faunistico, che nella mente dell’assessora dovrebbe rappresentare la sostituzione del Comitato Faunistico, non è stata apprezzata dalle diverse associazioni che, invitate a indicare i nominativi dei rispettivi rappresentanti a tale tavolo, hanno risposto all’unanimità con un “no, grazie”, evidenziando che, mentre il Comitato Faunistico abolito aveva potere deliberativo, il Tavolo avrà solo valore consultivo. Insomma, si è cercato di salvare le apparenze, ma la sostanza è che la Giunta vuole mano libera per decidere e gli ambientalisti, se proprio vogliono, potranno protestare.

A confermare una rottura ormai dichiarata vi è poi la petizione, recentemente lanciata on-line, in cui un gran numero di associazioni chiede le dimissioni dell’assessore Tonina, che, avendo le competenze per l’ambiente è considerato il diretto referente politico.

Le motivazioni che hanno portato a questa scelta sono molte e riteniamo interessante riportare per esteso il comunicato delle associazioni dove tali motivazioni sono elencate:

L’attuale Assessore all’Ambiente trentino da quando è in carica si è distinto per una incredibile serie di dichiarazioni ed azioni che poco o nulla hanno a che fare con la tutela ambientale. Dichiarazioni e azioni che vanno anzi nella direzione contraria, con un ulteriore sfruttamento economico dell’ambiente e della natura che è in contrasto con la tutela ambientale che l’assessore dovrebbe invece perseguire.

  • Ha promosso e sostenuto il Progetto Translagorai, definito addirittura “strategico”, che si propone la trasformazione delle malghe in ristoranti e la creazione di nuovi sentieri in aree protette, e quindi l’incremento turistico e infrastrutturale della Catena del Lagorai, uno dei pochi territori in Trentino rimasti ancora relativamente integri, protetto dalla rete di tutela ambientale Habitat Natura 2000 con ben 35 siti SIC (sito di interesse comunitario) su 57 dell’intera provincia.
  • Ha consentito e anzi promosso il concerto di disco-music in alta quota di Giorgio Moroder dentro il Parco Naturale Paneveggio - Pale di S. Martino, nonostante il parere contrario dell’ente Parco.
  • Ha consentito e sostenuto il raduno di 800 jeep a San Martino di Castrozza, dentro e a ridosso del Parco Naturale di Paneveggio-Pale di S. Martino, che ha provocato danni sulle strade forestali percorse dai fuoristrada.
  • Ha dichiarato orsi e lupi “incompatibili” con le attività dell’uomo (quindi da contenere o eliminare)
  • Ha approvato in deroga la costruzione di un nuovo capannone/cantina di quasi 10.000 mc. in area agricola di pregio ad Aldeno, nonostante 3 pareri negativi degli organi competenti.
  • Ha approvato l’espansione dell’area sciistica del Pradèl (Molveno) nel Parco Adamello-Brenta, con la costruzione di nuove piste e un nuovo bacino di innevamento.
  • Si è detto favorevole all’ampliamento del comprensorio sciistico della Funivie Campiglio spa, anche in zone comprese nel Parco Adamello-Brenta.
  • È sostenitore della ulteriore diffusione dell’agricoltura e dell’allevamento nei Parchi naturali.
  • Non ha fiatato sulla grave decisione della Giunta di abolire il consueto incontro annuale di presentazione della Provincia sulla situazione dei grandi carnivori, un apprezzato appuntamento che durava da oltre 10 anni come momento di informazione agli esperti, alla stampa e all’opinione pubblica.
  • Non ha fiatato sulla gravissima decisione della Giunta di abolire d’imperio il Comitato Faunistico, tavolo tecnico di confronto tra ente pubblico e associazioni animaliste/ambientaliste per la gestione faunistica.
  • Non ha fiatato sulla decisione della Giunta di interrompere la sperimentazione per regolamentazione del traffico sui Passi Dolomitici.
  • Ha proposto, dopo la tempesta Vaia, di destinare le zone boschive devastate a nuovi pascoli per l’allevamento, forse memore della sua esperienza di dipendente e poi direttore commerciale della Federazione Allevatori Trentini
  • È autore della pessima riforma sulla legge di Valutazione Impatto Ambientale (VIA): con la scusa di snellire le procedure ha di fatto estromesso le ASUC (Amministrazioni separate degli usi civici) e le associazioni ambientaliste/animaliste, ed ha allentato i vincoli di tutela ambientale con un testo incomprensibile e zeppo di rimandi a leggi precedenti.
  • Ha eluso sistematicamente il confronto con le associazioni ambientaliste/animaliste nei vari tavoli/cabine di regia, evitandone il coinvolgimento.
  • Come nuovo presidente della fondazione Dolomiti UNESCO ha espresso in numerose dichiarazioni la volontà di “valorizzare” le Dolomiti dal punto di vista commerciale, relegando la tutela ambientale a elemento subalterno e marginale”.

Alcuni giorni fa l’assessore Tonina, intervenendo alla conferenza sui cambiamenti climatici a cui ha partecipato anche il noto esperto Luca Mercalli, ha concluso dichiarando: “L’ambiente è la nostra casa e deve essere la nostra priorità. Dobbiamo adottare comportamenti in tal senso”.

Difficile credere questa dichiarazione dopo avere letto l’elenco riportato sopra. Insomma, a quanto pare, si parla bene e si razzola male. Non una grande novità.