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QT n. 1, gennaio 2013 Monitor: Libri

Sulla Transmongolica

Viaggiare nello spazio come viaggiare nel tempo. Portogruaro, Ediciclo, 2012, pp. 224, euro 15.

C’è un passo del nuovo libro di viaggio di Mauro Buffa che esprime perfettamente la poetica di questo genere di scrittura, e lo spiega al lettore: “Tornato nella mia gher [tenda di feltro dei pastori mongoli], come ogni sera, apro il quaderno e scrivo un riassunto della giornata. È interessante rileggere queste righe a distanza di anni. La fotografia ci dice dove eravamo e come eravamo, ma solo la scrittura ci può dire cosa pensavamo e cosa provavamo in un certo momento”. È lo spirito con cui è stato scritto questo libro, ed anche il precedente “Sulla Transiberiana” (Ediciclo, 2010), libro molto fortunato che ha imposto all’attenzione dell’editoria nazionale Mauro Buffa (giornalista trentino, ex-redattore di QT, autore precedentemente di libri d’ispirazione giuridica) come penna di viaggio, in particolare di viaggio ferroviario. Anche questo ha una sua propria etica, esplicitata da un altro passo dedicato al passaggio della frontiera fra Mongolia a Cina: “È questo l’aspetto coinvolgente del viaggio via terra, l’essere mescolati alla gente del luogo e sentirsi parte di essa entrando nel paese di notte, attraverso un remoto confine nel deserto, su un vecchio treno”.

Quelli di Buffa non sono manuali turistici, e nemmeno di descrizione geografico-sociale (anche se, naturalmente, c’è anche questo). Sono proprio letteratura di viaggio, narrazione dell’avventura del viaggio, e di come un “io” occidentale impatta con territori tanto lontani, sia geograficamente quanto storicamente. Il viaggio - condotto assieme ad un gruppo di amici - inizia a Mosca, percorre il sud della Siberia occidentale, all’altezza di Irkustk devia a mezzogiorno per attraversare dall’alto in basso tutta la Mongolia che è il vero cuore del libro - concedendosi una lunga discesa dal treno, ed un giro in fuoristrada per i tratturi che sono le uniche vie di percorrenza della smisurata steppa mongola - ed infine entra in Cina per raggiungere Pechino. Sono tre mondi messi a confronto tramite il punto di vista del viaggiatore. La Siberia è già un luogo remoto - scandisce la narrazione il conto della distanza in km ed in fusi orario da Mosca - ma già con una sua stratificata storia di alcuni secoli, testimoniata dalla forma delle città di milioni di abitanti, distanti fra loro migliaia di chilometri, dal paesaggio che si osserva dal finestrino, e dai racconti delle persone che si incontrano per via. Nota universale un senso di perdita, un passato non amato ma costitutivo, che ha fondato una identità di colpo infrantasi.

La Mongolia invece è proprio un passato arcaico, in cui vige ancora il confronto con una natura incombente, padrona del diritto di vita e di morte. Ma è anche una capitale come Ulan Bator, che con il suo milione di abitanti raccoglie il 38% della popolazione di un paese grande 5 volte l’Italia. Una capitale che ha i due non invidiabili primati di essere la più fredda del mondo, e la seconda più inquinata. E poi viene la Cina, sede di una storia millenaria, iniziata quando da noi la storia era ancora di là da venire. Passato il deserto dei Gobi, il viaggiatore nota fertili coltivazioni percorse da canali irrigui: “Proprio in questa zona della Cina - spiega Buffa - così come nella mezzaluna fertile tra Turchia e Mesopotamia, oltre settemila anni avanti Cristo si sono sviluppate le prime forme di agricoltura”. Ma la Cina è anche il luogo oggi più tecnologico esistente al mondo. Pechino ricorda al viaggiatore il film di fantascienza “Blade Runner”, un formicaio umano: “Mentre i binari vanno moltiplicandosi rapidamente, compaiono, provenienti in senso opposto, dei lunghi treni bianchi, tanto moderni e aerodinamici da far sembrare il nostro un convoglio secondario che collega Pechino con qualche remota provincia. La sensazione di viaggiare su un treno internazionale proveniente da Mosca si è improvvisamente dissolta”. Già, qual è davvero il centro del mondo, in questo inizio di XXI secolo?

Venerdì 18 gennaio Mauro Buffa sarà a Rovereto, per presentare il suo libro alla Libreria Blulibri (piazza del Grano), alle 18.